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Mar31

CANONE RAI: PRONTO IL MODELLO PER DICHIARARE CHE NON SI HA LA TV

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CANONE RAI: PRONTO IL MODELLO PER DICHIARARE CHE NON SI HA LA TV

Si cominciano a delineare alcuni tasselli relativi al pagamento del canone di abbonamento della televisione nella bolletta elettrica.

Di certo si sa che:

tutto il nuovo impianto di riscossione è basato sul concetto di presunzione della detenzione di un apparecchio televisivo legato all'esistenza di un contratto di fornitura elettrica. Quindi tutti coloro che sono titolari di un’utenza elettrica sono ritenuti potenziali detentori di un apparecchio tv e quindi tenuti al pagamento dell’imposta.

Non pagherà chi:

-  non possiede un apparecchio televisivo

-  ha più di 75 anni ed ha un reddito basso

-  è proprietario di seconda casa, perché lo paga sulla prima.

In attesa del decreto, l’Agenzia delle Entrate ha approvato intanto il Modello di dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato.

 

COM’È COMPOSTO IL MODELLO DI DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA

La Dichiarazione sostitutiva risulta composta da due Quadri:

·         Quadro A per la dichiarazione sostitutiva di “non detenzione” dell’apparecchio televisivo

·         Quadro B per la dichiarazione sostituiva di presenza di altra utenza elettrica per l’addebito del canone.

 

A CHE COSA SERVE LA DICHIARAZIONE SOSTITUIVA

Serve al titolare di utenza elettrica (o all’erede in caso di utenza elettrica intestata ad un defunto) a dichiarare che non è tenuto al pagamento del canone perché:

1.   non detiene l’apparecchio televisivo - Quadro A

oppure perché:

2.   è presente un’altra utenza elettrica intestata ad altro componente della stessa famiglia anagrafica sulla quale addebitare il canone.  A questo proposito il dichiarante deve inserire nel Quadro B del Modello il codice fiscale del componente.

 

Il Quadro A e il Quadro B contengono anche una “Dichiarazione di variazione dei presupposti” che vanno compilati qualora essi vengano meno.

 

DOVE REPERIRE IL MODELLO DI DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA

Il modello può essere scaricato dal sito dell’Agenzia delle Entrate, dal sito del Ministero dell’Economia e dal sito della Rai.

 

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE

Il Modello, una volta scaricato e compilato, può essere inviato:

1.   per via telematica, grazie all’applicazione disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate utilizzando le credenziali Fisconline o Entratel

2.   attraverso gli intermediari su specifica delega del contribuente

3.   per posta con plico raccomandato senza busta, con allegata una fotocopia del documento di identità, indirizzato  a: Agenzia delle Entrate, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello Abbonamenti TV  - Casella Postale 22 – 10121 Torino

 

VALIDITÀ DELLA DICHIARAZIONE

·         1 anno

 

PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA E CONSEGUENZE SUL PAGAMENTO DEL CANONE

IN CASO DI DICHIARAZIONE SOSTITUIVA PER “NON DETENZIONE” DELL’APPARECCHIO (QUADRO A):

Il pagamento del canone per il 2016 non è dovuto se la Dichiarazione è inviata:

-  via posta dal 1° gennaio 2016 al 30 aprile 2016

-  via telematica entro il 10 maggio 2016;

Il pagamento del canone è dovuto solo per il secondo semestre 2016 (luglio-dicembre) se la Dichiarazione è inviata:

-  via posta dal 1° maggio 2016 al 30 giugno 2016

-  via telematica dall’11 maggio 2016 al 30 giugno 2016

Il pagamento del canone per il 2017 non è dovuto se la Dichiarazione è inviata:

-  via posta o via telematica dal 1° luglio 2016 al 31 gennaio 2017.

 

IN CASO DI DICHIARAZIONE DI ESISTENZA DI ALTRA UTENZA ELETTRICA PER L’ADDEBITO DEL CANONE (QUADRO B):

·         il canone non è dovuto per l’anno di presentazione della Dichiarazione.

 

IN CASO DI DICHIARAZIONE PER VARIAZIONE DEI PRESUPPOSTI (QUADRO A E B):

·         il canone non è dovuto a partire dal mese di presentazione della Dichiarazione.

 

CONSEGUENZE PENALI PER DICHIARAZIONI MENDACI

·         Fino a 2 anni di reclusione.


 

 
Mar31

RIPARTITI INCENTIVI PER TRASFORMARE AUTO A GPL E METANO: AFFRETTATEVI!

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RIPARTITI INCENTIVI PER TRASFORMARE AUTO A GPL E METANO: AFFRETTATEVI!

Sono tornati gli incentivi per trasformare la propria auto a benzina/diesel in un’auto a GPL o metano.

I nuovi incentivi sono frutto di un accordo tra il Ministero dell’Ambiente e 674 Comuni e saranno validi fino ad esaurimento dei fondi messi a disposizione che sono 1,8 mln di euro. Con questa cifra dovrebbero essere 4.500 i veicoli interessati dall’iniziativa “ICBI” (iniziativa carburanti a basso impatto), secondo una stima fatta dal Consorzio Ecogas.

Tipologia dei veicoli e importo dell’incentivo

 

·      veicoli Euro 2 e Euro 3 immatricolati dopo il 1/01/1997 appartenenti a persone fisiche o giuridiche con sede legale o operativa in uno dei comuni aderenti alla convenzione

Ø  incentivo: 500 euro per il Gpl: 650 euro per il metano (di cui 150 a carico dell’installatore)

 

·      veicoli commerciali inferiori a 3,5t di categoria da Euro2 in poi immatricolati dopo il 01/01/1997

Ø  incentivo (Bi-Fuel): 750 euro per il Gpl; 1.000euro per il metano

 

·      trasformazioni diesel/Gpl e diesel/metano con uso combinato dei due carburanti

Ø  incentivo (Dual-Fuel): 750 euro per il Gpl; 1.000euro per il metano

 

Come ottenere l’incentivo

·      Basta recarsi presso una delle officine di uno dei 674 Comuni aderenti alla convenzione

L’officina, dopo aver verificato la disponibilità dei fondi e aver ottenuto il codice di prenotazione, comunicherà il giorno di installazione dell’impianto.
Mar24

TASSI USURARI SU CONTO CORRENTE: BANCA RISARCISCE A CLIENTE DANNO NON PATRIMONIALE

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TASSI USURARI SU CONTO CORRENTE: BANCA RISARCISCE A CLIENTE DANNO NON PATRIMONIALE
l Tribunale di Padova con la sentenza n. 833/2016 ha accolto il ricorso presentato da un’impresa e da una persona fisica sui cui conti correnti per nove mesi la banca ha applicato dei tassi usurari. Così facendo l’impresa si è vista revocare gli affidamenti ed ha subito la segnalazione, illegittima, alla Centrale dei rischi. La società risultava in debito  nei confronti della banca, ma in realtà invece era in debito. Il Tribunale ha condannato la banca a risarcire il danno non patrimoniale calcolato come il doppio della cifra da restituire al correntista per i tassi usurari applicati.

 

 
Mar24

LE SCALE DI UN CONDOMINIO APPARTENGONO A TUTTI

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LE SCALE DI UN CONDOMINIO APPARTENGONO A TUTTI
Lo ha ribadito la Corte di Cassazione nella sentenza n. 4664/2016: le scale del palazzo appartengono a tutti i condomini fino all’ultimo gradino, anche quello che porta ad una proprietà privata. Pertanto non ne può essere vietato l’uso con barriere come cancelletti o porticine, a meno che non si dimostri con carte alla mano la proprietà della rampa di scale.

 

 
Mar24

MULTE: CON “STREET CONTROL” LEGITTIME SOLO SE NON SI È ALLA GUIDA

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MULTE: CON “STREET CONTROL” LEGITTIME SOLO SE NON SI È ALLA GUIDA

Il Ministero dei Trasporti ha legittimato l’uso dello “street control” la telecamera a bordo della macchina della Polizia in grado di elevare sanzioni a sraffica per divieto di sosta.

Il Ministero prevede però che il rilevamento dell’infrazione sia illegittimo solo se il conducente si trova a bordo della vettura. In tal caso, infatti, l’infrazione va contestata immediatamente.

Nel caso in cui invece il conducente non sia a bordo, gli agenti accertatori, una volta visionati i fotogrammi, devono compilare la multa e farla recapitare a casa dell’intestatario del veicolo via posta.

 

Come funziona lo “street control”

·         Si tratta di una videocamera in grado di fotografare le targhe dei veicoli in un raggio di 20 metri

·         Le foto vengono scaricate su un tablet in dotazione dell’agente che in tempo reale trasmette la targa alla banca dati della polizia locale

·         Oltre all’infrazione per divieto di sosta, lo “street control” è in grado di verificare se:

-  il veicolo è regolarmente assicurato

-  il veicolo è in regola con la revisione

-  il veicolo è rubato.

Mar14

COME STANARE LE TRUFFE: PRIMA REGOLA: NON CLICCARE SU QUEL LINK!

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COME STANARE LE TRUFFE: PRIMA REGOLA: NON CLICCARE SU QUEL LINK!

Il Gruppo Enel segnala l’ultima truffa arrivata via mail a molti consumatori.

 

Ecco come appare la mail

·         L’indirizzo: apparentemente sembra proprio quello di una società del gruppo Enel

·         L’oggetto: richiesta di pagamento per morosità di una fattura

·         Il testo della mail: invito a regolarizzare il pagamento di una fattura. All’interno si trova o un link o un allegato da scaricare che riporta ad un link che contiene un virus in grado di bloccare il computer.

 

L’obiettivo dei malfattori è di chiedere un riscatto alla vittima dell’attacco per ottenere lo sblocco del pc e la decifratura dei dati.

 

Ecco cosa fare

·         Non cliccare sui link presenti nella mail

·         Per verificare l’autenticità della richiesta, contattare l’azienda ai contatti messi a disposizione dall’azienda per i consumatori. Nel caso specifico di Enel, i numeri da chiamare sono:

 

numero verde 800 900 800 per Enel Servizio Elettrico

numero verde 800 900 860 per Enel Energia

 

IMPORTANTE: Ricordiamo che le aziende, come anche le banche o Poste non inviano mail con la richiesta di dati bancari o codici personali attraverso il click di link esterni.


Ofelia Oliva
Mar03

Firmata la convenzione tra Adiconsum Molise e professionisti del foro di Campobasso

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Firmata la convenzione tra Adiconsum Molise e professionisti del foro di Campobasso
Firmata la convenzione tra Adiconsum Molise e professionisti del  mossa dalla Cisl ed un team di legali del foro di Campobasso esperti in materia.
Il sovraindebitamento è la difficile condizione di coloro che non riescono a far fronte ai propri debiti con le loro attuali disponibilità economiche.
Sempre più spesso la situazione di morosità è determinata da cause non attribuibili al debitore.
Con la legge 27 gennaio 2012 n. 3 e successive modifiche, il legislatore ha introdotto un sistema per porre rimedio a tali situazioni di sovraindebitamento non soggette né assoggettabili a procedure concorsuali. Soggetti beneficiari sono, pertanto, i debitori definiti "non fallibili", che cosi possono accedere ad accordi di ristrutturazione o ad un piano del consumatore.
Eppure tale normativa, che consente di trovare degli strumenti alternativi per risolvere la questione di sovraindebitamento, non è sufficientemente conosciuta.
Con questo accordo «Adiconsum vuole dare ai cittadini l’opportunità di trovare una soluzione definitiva al problema del sovraindebitamento», spiega Monia Felice, presidente regionale Adiconsum Molise: «intendiamo fornire un concreto contributo alla risoluzione di problematiche relative alla morosità incolpevole, pertanto verrà offerta una prima consulenza gratuita a tutti gli associati Adiconsum che ne faranno richiesta».
Per ulteriori informazioni: www.adiconsum.molise.it
Mar03

Truffa settore energia

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Truffa settore energia
Enel ha provveduto ad informarci di una truffa che attiene il settore energia. Vengono inviate e-mail dal contenuto ingannevole da un indirizzo apparentemente riferito a una società del gruppo Enel, in dettaglio: il destinatario riceve una finta bolletta e viene invitato a regolarizzare una morosità sulla fornitura o a scaricare un allegato, che in realtà riporta ad un link contenente un virus informatico che blocca il contenuto del pc.
L’obiettivo è chiedere poi un riscatto alla vittima dell’attacco per ottenere lo sblocco del pc e la decifratura dei dati.
Enel è quindi del tutto estrane a ai fatti e la e-mail non è stata inviata né da società del Gruppo Enel, né da società da essa incaricate. Si tratta in realtà di un tentativo di raggiro, già in uso in altri settori (es. come quelli denunciati da aziende e istituti finanziari).
Enel rappresenta che le procedure aziendali non prevedono in alcun caso la richiesta di fornire o verificare dati bancari e/o codici personali attraverso link esterni e comunica di aver già informato le autorità competenti, richiesto la chiusura di tali siti.
Viale degli Ammiragli, 91 - Roma 00136 - Tel +39 06 4417021 - Fax +39 06 44170230
www.adiconsum.it - e-mail: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. - C.F. 96107650580
Invitiamo quindi a dare massima comunicazione alla notizia comunicata attraverso tutte le Sedi Adiconsum, informando i consumatori del meccanismo messo in atto a fini fraudolenti.
Tanto premesso, chiunque riceva una e-mail sospetta, non deve cliccare i link presenti all’interno dei testi e potrà verificare l’autenticità della richiesta attraverso i consueti canali di
contatto messi anche a tal fine a disposizione dei consumatori da parte dell’azienda: Punti Enel presenti sul territorio o i numeri verdi 800 900 800 per Enel Servizio Elettrico e 800 900
860 per Enel Energia.

Il Segretario Nazionale
Ofelia Oliva
Mar03

RICETTA ELETTRONICA: DAL 1° MARZO È REALTÀ, MA NON PER TUTTI I FARMACI

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RICETTA ELETTRONICA: DAL 1° MARZO È REALTÀ, MA NON PER TUTTI I FARMACI

Grande rivoluzione nelle ricette mediche. Dal 1° marzo, infatti, la ricetta sarà digitale. La rivoluzione è dovuta all’entrata in vigore del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 31 dicembre scorso.

Al posto della classica ricetta rossa, il medico ci consegnerà un promemoria (in formato A5) da consegnare in farmacia, sul quale compare il Numero di ricetta elettronica (Nre) associato al nostro codice fiscale, ma presto anche questo sparirà.

 

Farmaci per i quali servirà ancora la ricetta rossa

Dovranno essere prescritti ancora su ricetta rossa, non oltre il 31 dicembre 2017:

·         gli stupefacenti

·         l’ossigeno

·         le prescrizioni per erogazione diretta in continuità assistenziale

·         farmaci con piano terapeutico AIFA

 

Esami e visite su ricetta

Nei prossimi mesi, anche gli esami e le visite specialistiche verranno prescritte con la ricetta digitale.

 

Validità della ricetta digitale

La ricetta elettronica è valida su tutto il territorio nazionale. Ciò significa che i farmaci prescritti potranno essere ritirati presso qualsiasi farmacia pubblica o privata in qualsiasi regione della Penisola. Le farmacie, grazie al sistema della tessera sanitaria, applicheranno il ticket della regione di residenza dell’assistito.

Mar03

MA L’OLIO DI PALMA FA MALE ALLA SALUTE? RISPONDE L’ISS

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MA L’OLIO DI PALMA FA MALE ALLA SALUTE? RISPONDE L’ISS

L’Istituto Superiore di Sanità, su richiesta del Ministero della Salute, ha reso noto il parere sulle conseguenze dell’olio di palma sulla salute.

Nei mesi scorsi, infatti, tante erano state le polemiche suscitate dal progressivo massiccio uso di tale olio come ingrediente di prodotti dell’industria alimentare. L’allarme era dovuto all’elevata presenza degli acidi grassi saturi. Ma oltre a perplessità riguardanti il contenuto in acidi grassi, all’olio di palma si contestavano  anche le conseguenze negative sull’ambiente. Per fare spazio infatti alle coltivazioni di alberi di olio di palma si sono deforestate porzioni significative di foreste. Facendo perdere un patrimonio floro-faunistico importantissimo.

Di seguito i punti salienti del parere espresso dall’Istituto Superiore di Sanità:

Composizione dell’olio di palma

Contiene:

·         50% di acidi grassi saturi (acido palmitico)

·         40% acidi grassi monoinsaturi (acido oleico)

·         10% acidi grassi poliinsaturi (acido linoleico).

 

Effetti degli acidi grassi saturi

La letteratura scientifica non riporta conseguenze negative per la salute derivanti dall’uso dell’olio di palma. Quello che si sa è che un elevato consumo di acidi grassi saturi può aumentare il rischio di insorgenza di malattie cardio-vascolari.

 

Livelli raccomandati di assunzione di acidi grassi saturi

Non superiori al 10% delle calorie totali.

 

Conclusioni

L’Istituto Superiore si Sanità conclude il suo parere ribadendo la necessità di limitare il consumo degli acidi grassi saturi nella propria dieta e che al momento non esiste una correlazione tra eventuali patologie e consumo dell’olio di palma.

 

Certo è che nella nostra società, negli ultimi anni si è osservata una crescita delle importazioni dell’olio di palma che, sommata agli acidi grassi contenuti già in altri alimenti, non fa che innalzare il livello di assunzione di tali acidi.

CONSIGLIO: Si raccomanda di prestare particolare attenzione nelle etichette alla loro presenza e di limitarne quanto più possibile il consumo.

Feb19

PROBLEMI PER ACQUISTI ONLINE? RISOVILI ONLINE CON LA PIATTAFORMA EUROPEA ODR

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PROBLEMI PER ACQUISTI ONLINE? RISOVILI ONLINE CON LA PIATTAFORMA EUROPEA ODR

Gli acquisti online, e soprattutto i contenziosi che a volte insorgono tra consumatore e azienda, non sono più un problema. Lo scorso 15 febbraio, è, infatti, entrata in vigore la piattaforma ODR (Online Dispute Resolution), voluta dalla Commissione europea, per risolvere online tali controversie.

Che cos’è la piattaforma ODR

·         È uno sportello unico online dove poter comporre le vertenze insorte tra consumatore e impresa a causa di un acquisto on line.

Caratteristiche della piattaforma

·         L’accesso al sito della piattaforma ODR è ottimizzato per tutti i dispositivi mobili (smartphone e tablet)

·         La piattaforma è multilingue.

A cosa serve la piattaforma ODR

·         Tramite la piattaforma ODR il consumatore può presentare un reclamo, per un acquisto effettuato online, compilando l’apposito modulo

·         Il reclamo viene inoltrato agli organismi di risoluzione alternativa della controversia (ADR)

·         La conclusione della procedura avviene entro 90 gg..

 

Il ruolo del CEC Italia

Il Centro europeo consumatori Italia (CEC Italia, rete ECC-Net) è stato designato dall’Italia quale punto di contatto nazionale, per assistere le parti (consumatore, professionista e organismo ADR) durante tutta la procedura ed indirizzare il consumatore verso gli ulteriori mezzi di ricorso, laddove non sia possibile risolvere il reclamo attraverso la piattaforma ODR.

Per contattare il Centro Europeo Consumatori Italia è possibile chiamare:

·         dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 17 - tel. +39 0644238090

·         oppure inviare una e-mail: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.


In caso di problemi rivolgersi alle sedi Adiconsum.

Feb19

POLIZZE DORMIENTI: COME FARE PER AVERE I NUOVI RIMBORSI

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POLIZZE DORMIENTI: COME FARE PER AVERE I NUOVI RIMBORSI

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso noto che dal 23 aprile all’8 aprile 2016 è possibile chiedere il rimborso parziale di quelle polizze dormienti che sono andate in prescrizione prima del 1° aprile 2010.

 

Ecco l’elenco dei casi che hanno riaperto i rimborsi per i beneficiari:

·      eventi (ad es. la morte dell’assicurato) o scadenza della polizza dopo il 1° gennaio 2006

·      prescrizione della polizza prima del 1° aprile 2010

·      mancata liquidazione del capitale da parte della compagnia assicuratrice per polizza prescritta e trasferita al Fondo rapporti dormienti

·      nessun rimborso, anche parziale, da precedenti iniziative.

 

Istruzioni per la domanda di rimborso

Se rientrate in uno dei casi suesposti:

·      Consultare sul sito www.consap.it:

Ø  l’Avviso di rimborsabilità

Ø  il Modulo di domanda

Ø  il Modulo per ulteriori richiedenti

Ø  l’Attestazione di devoluzione

 

Importo del rimborso

·      Fino ad un max del 70% dell’importo della polizza devoluto dall’assicurazione/banca/intermediario finanziario al Fondo dei rapporti dormienti.

Per info, contattate la CONSAP SpA, la Concessionaria dei servizi assicurativi pubblici:

Ø  dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17 al n° 06 85796444
o inviate una mail a: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

 

 

In caso di problemi rivolgersi alle sedi Adiconsum.

Feb04

EDUCAZIONE FINANZIARIA: LEGGI IL VADEMECUM DEL BUON INVESTITORE

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EDUCAZIONE FINANZIARIA: LEGGI IL VADEMECUM DEL BUON INVESTITORE

È un dato di fatto: leggi, controlli e sanzioni, le “armi” classiche utilizzate dalle Autorità di vigilanza, non tutelano a 360 gradi i consumatori dalle truffe. L’”arma” vincente dei consumatori è l’informazione. Questo vale anche, e soprattutto, per il consumatore-investitore.

Un consumatore-investitore correttamente informato e consapevole dei propri diritti è in grado di valutare la qualità dei servizi/prodotti finanziari che gli vengono proposti. Ciò gli consentirà di ottenere risultati positivi non solo nella propria sfera personale, ma di andare ad impattare anche il mercato.

Risultati dal punto di vista personale

·         selezione delle migliori opportunità di investimento

·         gestione produttiva dei propri risparmi (guadagni)

Risultati che impattano sull’andamento del mercato

La selezione delle migliori opportunità comporta:

·         messa al bando delle forme meno competitive

·         esclusione delle forme fraudolente

·         sviluppo di un sistema finanziario più “sano”.

Ecco perché la Consob-Commissione nazionale per le società e la Borsa, ossia l’Autorità di vigilanza del sistema finanziario, ha dedicato uno dei tre portali del suo sito internet all’educazione finanziaria, nel quale compare ilVademecum per un corretto approccio agli investimenti finanziari da parte del consumatore-investitore.

 

Il Vademecum si articola in tre percorsi:

1.   apprendimento, con due sezioni: una sul sistema finanziario e una contenente la guida all’investimento

2.   operatività, suddiviso in tre sezioni: nozioni e strumenti, truffe ed abusivismi, forme di tutela

3.   approfondimento, che comprende studi dettagliati sulle tematiche affrontate  nei due percorsi, apprendimento e operatività.

Risparmiatori/investitori più consapevoli pretenderanno che le regole dettate a loro tutela vengano rispettate e segnaleranno la loro insufficiente o mancata osservanza alla Consob, quale Autorità di vigilanza, per attivare i controlli e le sanzioni del caso.

 
Per accedere al portale della Consob sull’educazione finanziaria, clicca qui
Feb04

FARMACI: SAI RICONOSCERE QUELLI DETRAIBILI? 3 COSE DA SAPERE

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FARMACI: SAI RICONOSCERE QUELLI DETRAIBILI? 3 COSE DA SAPERE

Non tutte le spese sanitarie saranno presenti nel nuovo 730 precompilato. Le spese sanitarie riguarderanno solo i farmaci veri e propri, ma non ad esempio alcuni farmaci da banco che pure sono detraibili (19%).

Ma come si riconosce un farmaco da un parafarmaco?

3 sono le cose da controllare:

1.   lo scontrino: esso riporta la dicitura “farmaco” o “parafarmaco”

2.   la confezione: ecco le sigle che indicano la detraibilità:

·         F.co: farmaco

·         Med.le: medicinale

·         Farmaci di fascia C

·         OTC (sta per “over the counter”): farmaco da banco

·         SOP: farmaco senza obbligo di prescrizione medica

·         Diciture varie: omeopatico, galenico, officinale, magistrale, preparazione, automedicazione, ecc..

3.   Il codice sulla confezione, che è rilasciato dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA):

·         codice AIC A0 per il farmaco

·         codice AIC A9 per il parafarmaco.

 

Risposte ad alcune FAQ

·         Gli integratori alimentari sono detraibili? NO, neanche se vengono prescritti dal medico

·         I prodotti fitoterapici sono detraibili? SÌ

·         I prodotti a base di erbe sono detraibili? NO, perché non sono approvati dall’AIFA

·         I prodotti galenici sono detraibili? SÌ, se preparati dal farmacista (fa fede lo scontrino “parlante”)

·         I dispositivi medici sono detraibili? SÌ, se sullo scontrino “parlante” risulta la dicitura “dispositivo medico/DM/IVD) e se il dispositivo è dotato di marcatura CE.


Gen17

Petizione a favore del mantenimento della Corte d’Appello di Campobasso

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Petizione a favore del mantenimento della Corte d’Appello di Campobasso

lo scorso dicembre, le Associazioni dei Consumatori ADICONSUM, ADOC, CONFCONSUMATORI, FEDERCONSUMATORI, MOVIMENTO CONSUMATORI, UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI, sempre attente alle istanze dei cittadini con l’obiettivo di informare, formare, difendere e rappresentare i consumatori nei contesti pubblici e privati, hanno aderito al Comitato Unitario per la salvaguardia della Corte D’Appello di Campobasso.

A tal fine le predette Associazioni hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per promuovere una petizione popolare e dare, così, voce a tutti quei cittadini interessati a non vedere svuotata la propria Regione di organismi e presìdi necessari alla sua sopravvivenza.

In allegato i moduli che chiediamo gentilmente di diffondere il più possibile per aiutarci a sostenere questa petizione.

Chiunque sia interessato a raccogliere le firme può successivamente trasmetterle direttamente ad Adiconsum Molise presso la sede della Cisl di Campobasso.

La paventata soppressione della Corte di Appello di Campobasso avrebbe effetti disastrosi per la comunità molisana, sotto il profilo sociale, economico e della sicurezza pubblica.

La soppressione comporterebbe automaticamente anche la cancellazione di altri Uffici giudiziari quali la Procura generale presso la Corte di Appello, la Procura distrettuale presso il Tribunale di Campobasso (e, con essa, gli apparati del Gico, dei Ros e dello Sco), il Tribunale e la Procura per i Minorenni (inclusi i connessi servizi sociali), il Tribunale di Sorveglianza e l'Avvocatura Distrettuale dello Stato, ecc., ma anche la successiva probabile soppressione di ulteriori Uffici giudiziari quali uno o più Tribunali del distretto, oltre che il Tar, la Corte dei Conti, la Procura presso la Corte dei Conti e le Commissioni Tributarie, nonché di Uffici paragiudiziari quali i Comandi regionali delle Forze dell'Ordine, la Questura e magari la stessa Prefettura di Campobasso.

Le soppressioni potrebbero comportare la successiva chiusura di altri Uffici pubblici istituiti su base regionale e/o provinciale, quali l'Agenzia delle Entrate, l'Inps, l'Inail, i Vigili del fuoco, ecc. .

Insomma, un perverso effetto domino, la cui inevitabile conseguenza sarebbe la drastica riduzione della popolazione determinata dai connessi trasferimenti di numerosissime famiglie di impiegati in altre sedi. Effetti dirompenti ci sarebbero su tutta l’economia regionale, con pesanti conseguenze per commercianti, imprenditori, liberi professionisti, ecc.

La soppressione della Corte di Appello e le successive soppressioni degli altri Uffici giudiziari o paragiudiziari comporterebbe inoltre la scomparsa di fondamentali presìdi di legalità nella nostra regione, che è terra confinante con quelle segnate dalla piaga della criminalità organizzata di stampo mafioso, col concreto e gravissimo pericolo della sua estensione anche nel nostro territorio.

Conseguenze nefaste ci sarebbero anche per l'Università del Molise, con un’efficiente facoltà di giurisprudenza. Inoltre Campobasso è sede di un importante Istituto penitenziario.

Infine, questo processo comporterebbe onerosissimi costi e disagi per le parti processuali, costrette a spostarsi in territori lontani. Si pensi poi ai minori che con le loro famiglie dovrebbero essere seguiti (e come potrebbero essere seguiti?) da Procure, Tribunali minorili e connessi servizi ubicati in zone lontane.

Tutto questo, senza alcun serio risparmio di spesa pubblica, perché il numero degli impiegati e dei giudici rimarrebbe lo stesso, mentre anzi bisognerebbe acquisire nuovi spazi nelle sedi accorpanti.

La verità è che i servizi essenziali, a partire da quello della Giustizia, che è il servizio che garantisce la tutela dei diritti e l'osservanza degli obblighi dei cittadini, debbono essere vicini al cittadino, perché il decentramento è un fondamentale principio-cardine (di rango anche costituzionale) di democrazia diffusa e di efficienza.

 

Un evento, promosso proprio per sensibilizzare al problema della soppressione della Corte d’Appello di Campobasso e di altri uffici, che non solo mira a coinvolgere emotivamente gli spettatori sui comuni valori delle nostre tradizioni, ma anche a richiamare l'attenzione sulla necessità di difendere la nostra terra ed i suoi presìdi,

è un concerto che avrà luogo dalle ore 20,30 di martedì 19 gennaio 2016 al Teatro “Savoia” di Campobasso.

L’evento sarà introdotto dall'Arcivescovo di Campobasso S.E. Mons. Giancarlo Bregantini e dal Magnifico Rettore dell'Università del Molise Prof. Gianmaria Palmieri.

Il concerto sarà visibile ovunque, da personal computer, tablet, smartphone, smartTV, collegandosi al sito www.questaterradevevivere.it , dove basterà semplicemente cliccare (immediatamente sotto al "conto alla rovescia") sull'apposito tasto "Guarda la diretta streaming" per accedere direttamente (dalle ore 20,30 in poi del 19 gennaio 2016) al Concerto del Teatro Savoia.

 

 

Monia Felice

Presidente Regionale Adiconsum Molise
via Ziccardi, 10 - Campobasso
Tel. +39 0874 478721 (lun/gio 16:00/18:00)
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