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Lug04

POLIZZE DORMIENTI: COME FARE PER SAPERE SE SI RIENTRA TRA I BENEFICIARI

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POLIZZE DORMIENTI: COME FARE PER SAPERE SE SI RIENTRA TRA I BENEFICIARI
Un mercato che vale 4 mln di euro

Tornano di nuovo alla ribalta le polizze dormienti, quelle polizze vita cioè il cui capitale maturato non è stato liquidato per vari motivi (decesso del contraente/assicurato, non conoscenza di essere beneficiari di una polizza, scadenza della polizza). Esso “dorme” per così dire nelle casse degli intermediari (banche, compagnie di assicurazione, ecc.) e, se non viene reclamato, dopo 10 anni l’intermediario lo trasferisce al Fondo Rapporti Dormienti, presso la Consap, la concessionaria dei Servizi Assicurativi Pubblici, che lo gestisce.

 

Si tratta di un mercato, secondo le stime fatte dall’IVASS, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, che vale circa 4 milioni di euro.

 

L’Ivass ha quindi messo a punto dei consigli per scoprire se la propria persona o un familiare risultino essere tra i beneficiari di una polizza vita. Due sono le vie da seguire:

1.   rivolgersi al Servizio ricerca coperture assicurative vita dell’ANIA, l’Associazione nazionale delle imprese di assicurazione. Oltre a fornire il nome della persona che si ritiene possa essere intestataria della polizza, è bene formulare tante richieste per quanti sono gli ipotetici beneficiari. Nel caso del decesso di un familiare padre di due figli, oltre alla moglie è bene presentare una richiesta di ricerca anche a nome di ciascun figlio

2.   rivolgersi all’intermediario assicurativo, alla banca o all’impresa di assicurazione di cui si serviva il familiare chiedendo informazioni sull’esistenza di una polizza a suo nome e i nomi degli eventuali beneficiari. Scarica  e stampa il Modulo di richiesta

 

Per ulteriori info, chiama il Contact Center dell’IVASS:

Numero Verde 800 486661

dal lunedì al venerdì

dalle 8.30 alle 14.30


 

May31

AUTO: PER CIRCOLARE BASTERÀ 1 DOCUMENTO

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AUTO: PER CIRCOLARE BASTERÀ 1 DOCUMENTO
Sostituirà certificato di proprietà e libretto di circolazione

Dal 1° luglio 2018, i documenti di circolazione per autoveicoli, motoveicoli e rimorchi passeranno da 2 a 1. È stato approvato, infatti, dal Consiglio dei Ministri il decreto che introduce il documento unico di circolazione. Esso sostituirà il certificato di proprietà del veicolo, di competenza dell’Aci e il libretto di circolazione prodotto dalla motorizzazione civile.

 

Al documento unico di circolazione corrisponderà una tariffa unica. Speriamo che ciò comporti una riduzione delle spese per gli automobilisti e non un aumento.

 

Le carte di circolazione rilasciate anteriormente all’entrata in vigore del decreto e quelle rilasciate entro il 1° luglio 2018 rimarranno valide.


 

May31

DOMICILIAZIONE BANCARIA: BANCA DEVE RIMBORSARE CONSUMATORE SE AUTORIZZA ADDEBITO PUR IN PRESENZA DI REVOCA

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DOMICILIAZIONE BANCARIA: BANCA DEVE RIMBORSARE CONSUMATORE SE AUTORIZZA ADDEBITO PUR IN PRESENZA DI REVOCA

La domiciliazione bancaria è una prassi molto diffusa tra chi possiede un conto corrente, perché consente di risparmiare tempo e anche denaro (di solito infatti è gratuita) nel pagamento delle utenze domestiche. Inoltre, l’autorizzazione dell’addebito sul conto corrente riduce significativamente il rischio di dimenticare di pagare le bollette. Ma ecco che cosa è successo ad un consumatore, associato all’Adiconsum di Verona, che ha revocato l’autorizzazione di addebito alla propria banca relativamente alla bolletta del telefono.

 

Sebbene la banca riconoscesse la revoca della domiciliazione bancaria, la compagnia telefonica attivava autonomamente la delega RID, e la banca provvedeva quindi ad addebitare sul conto corrente la cifra richiesta: 1.200 euro. Tutto questo avveniva senza l’autorizzazione del correntista.

 

Adiconsum Verona interveniva nei confronti dell’Istituto di credito per chiedere conto e ragione del comportamento illegittimo messo in atto dalla filiale della banca ma senza ottenere una risposta soddisfacente. A questo punto lo sportello Adiconsum consigliava il proprio iscritto di presentare ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario conferendo mandato ad Adiconsum Verona.

 

L’ABF ha dato ragione all’iscritto Adiconsum sulla base del Decreto legislativo 11/2010, di recepimento della Direttiva comunitaria 2007/64/CE. Tale Decreto stabilisce, infatti, all’art. 5 che “il consenso del pagatore è un elemento necessario per la corretta esecuzione di un’operazione di pagamento. In assenza del consenso, un’operazione di pagamento non può considerarsi autorizzata”. E ancora: Il consenso può essere revocato in qualsiasi momento, nella forma e secondo la procedura concordata nel contratto quadro o nel contratto relativo a singole operazioni di pagamento, purché prima che l’ordine di pagamento diventi irrevocabile ai sensi dell’art. 17. Le operazioni di pagamento eseguite dopo la revoca del consenso ad eseguire più operazioni di pagamento non possono essere considerate autorizzate”.

 

Poiché l’ordine di pagamento era stato correttamente revocato, la banca ha dovuto riaccreditare sul conto corrente dell’iscritto all’Adiconsum Verona l’importo di 1.200 euro.


 

May28

TELEMARKETING: ENEL ENERGIA DICE “STOP” DAL 1° GIUGNO 2017

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TELEMARKETING: ENEL ENERGIA DICE “STOP” DAL 1° GIUGNO 2017
Contatti telefonici riservati solo a chi è già cliente

Enel energia, la società del Gruppo Enel che opera nel mercato libero, non utilizzerà più il telemarketing, ossia le telefonate commerciali che tanto affliggono i consumatori ad ogni ora del giorno e della settimana, per vendere i propri contratti e ha annunciato come data Giovedì 1 giugno 2017.

 

Continuerà invece ad essere utilizzata la vendita porta a porta, mentre i contatti telefonici continueranno ad essere utilizzati solo per chi è già cliente.

 

I consumatori potranno conoscere le offerte di Enel Energia attraverso:

·      il contact center

·      i canali digital e social

·      il sito

·      l’app.

 

Ci auguriamo che il telemarketing nella sua forma più aggressiva venga abbandonato da tutte le imprese sia del settore energetico che di altri settori consumeristici e che vengano resi più efficienti tutti gli altri servizi disponibili.

 



 

May26

VACCINI: ECCO QUELLI OBBLIGATORI PER LA FASCIA 0-16 ANNI

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VACCINI: ECCO QUELLI OBBLIGATORI PER LA FASCIA 0-16 ANNI
Scopri quelli che erano facoltativi e che sono diventati obbligatori

Dopo tanto dibattere tra i sostenitori e i denigratori dei vaccini, il Consiglio dei Ministri ha messo tutti a tacere approvando un decreto legge in cui elenca le vaccinazioni obbligatorie per legge per la fascia di popolazione di età compresa tra 0 e 16 anni.

 

Ecco l’elenco:

·       anti-poliomielite

·       anti-difterite

·       anti-tetano

·       anti-epatite B

·       anti-pertosse

·       anti Haemophilusinfluenzae tipo B

·       anti-meningite B

·       anti-meningite C

·       anti-morbillo

·       anti-rosolia

·       anti-parotite

·       anti-varicella.

 

 

N. B.: Tali vaccinazioni possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute.

 

Per assicurare l’adempimento dell’obbligo di vaccinazione, il decreto dispone le seguenti misure:

1.   in caso di violazione dell’obbligo vaccinale ai genitori esercenti la responsabilità genitoriale e ai tutori è comminata la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500,00 a euro 7.500,00

2.   anche nella scuola dell’obbligo, il dirigente scolastico è tenuto a segnalare alla ASL competente la presenza a scuola di minori non vaccinati. La mancata segnalazione può integrare il reato di omissione di atti d’ufficio punito dall’art. 328 c.p.

3.   il genitore o l’esercente la potestà genitoriale sul minore che violi l’obbligo di vaccinazione è segnalato dalla ASL al Tribunale dei Minorenni per la sospensione della potestà genitoriale

4.   non possono essere iscritti agli asili nido ed alle scuole dell’infanzia, pubbliche e private, i minori che non abbiano fatto le vaccinazioni obbligatorie. In tal caso, il dirigente scolastico segnala, entro 5 giorni, all’Azienda sanitaria competente il nominativo del bambino affinché si adempia all’obbligo vaccinale

5.   anche nella scuola dell’obbligo, i minori che non sono vaccinabili per ragioni di salute sono di norma inseriti dal dirigente scolastico in classi nelle quali non sono presenti altri minori non vaccinati o non immunizzati

6.   se un bambino ha già avuto le patologie indicate deve farsi attestare tale circostanza dal medico curante che potrà anche disporre le analisi del sangue per accertare che abbia sviluppato gli anticorpi

7.   a decorrere dal 1° giugno 2017 il Ministero della salute avvia una campagna straordinaria di sensibilizzazione per la popolazione sull’importanza delle vaccinazioni per la tutela della salute 

8.   le misure del decreto entrano in vigore dal prossimo anno scolastico 2017/2018.


 

May26

ENERGIA AUTOPRODOTTA IN CASA/CONDOMINI: VERSO IL CONSUMATORE “PROSUMER”

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ENERGIA AUTOPRODOTTA IN CASA/CONDOMINI: VERSO IL CONSUMATORE “PROSUMER”

Produrre energia pulita da sé e distribuirla all’interno di piccole comunità. È questo il senso della proposta di modifica della direttiva in materia di fonti rinnovabili (382/2016) della Commissione europea.

 

Che cosa significa per il consumatore? Significa che l’energia autoprodotta attraverso fonti rinnovabili, da soggetti quali ad esempio, i condomini residenziali, le aree commerciali o le aree di servizi condivise, può essere consumata dai soggetti facenti parte di quei sistemi, come se fossero un soggetto unico (tutto questo oggi questo non era possibile). La direttiva fissa, inoltre, riferimenti e diritti per la nascita di comunità di produttori di energia rinnovabile composte da cittadini, istituzioni locali, ecc., che concorrono alla produzione, alla distribuzione, all'accumulo, fornendo ad altri l'energia non utilizzata.

 

Questa proposta, e come realizzarla, è stata al centro di un convegno che ha visto la partecipazione di Adiconsum col “Coordinamento Free” (Fonti rinnovabili ed efficienza energetica), la più grande realtà del settore energetico, di cui è socia.

 

Insieme col Coordinamento, Adiconsum vuole dare il proprio contributo allo sviluppo delle energie rinnovabili per salvaguardare l’ambiente e la salute, ma anche per ridurre il costo delle bollette elettriche che in Italia sono tra le più care in Europa, aumentando l’efficienza energetica e riducendo gli sprechi. Tutto ciò implica una serie di trasformazioni che riguardano anche il consumatore e soprattutto il suo rapporto con l’energia, che deve provenire sempre più solo da fonti rinnovabili.

 

Come fare? Cambiando le regole del gioco e trasformare il consumatore anche in produttore fai da te di energia rinnovabile, permettendogli di distribuirla localmente. Questo comporta la riduzione delle grandi infrastrutture all'interno della rete  privilegiando le reti  di piccole community collegate fra loro in tanti poli. Un po’ come è accaduto nella rete per le comunicazioni che si è trasformata, grazie ad internet ad un insieme di utenti, collegati fra loro in rete, che ricevono e trasmettono contenuti.

 

Da qui la nascita di una nuova figura: non più solo consumatore, ma produttore di energia, cioè prosumer, la nuova figura di consumatore del prossimo futuro che fonda in sé due anime, quella di produttore e di consumatore, partecipando attivamente alle diverse fasi del processo produttivo.

 

Perché il prosumer diventi una realtà nel nostro Paese, il legislatore deve, però, apportare delle modifiche al quadro normativo vigente come ad esempio identificare l’elemento che tiene uniti tra loro un insieme di soggetti, in modo da considerarli come se si trattasse di un unico soggetto che è collegato alla rete.

 

L’”elettrificazione” dei consumi comporta un uso “integrato” dell’energia da fonti rinnovabili cioè che non si limita solo ad illuminare e a far funzionare gli elettrodomestici nelle nostre case, negli edifici pubblici e nelle aziende, ma si riflette, ad esempio, anche nel campo della mobilità elettrica e nei sistemi di accumulo. Da non sottovalutare poi come gli investimenti negli impianti da fonti rinnovabili producano valore e nuova occupazione e incrementino ricerca e sviluppo industriale.

 

Dal dibattito è emerso che, affinché l’autoproduzione e la distribuzione di energia da fonti rinnovabili abbiano successo, è necessario che:

 

 si riducano le oscillazioni legate alla produzione da rinnovabili, offrendo un servizio di bilanciamento e di dispacciamento efficiente rispetto all’attuale rete

 

 si regolamenti in maniera trasparente la partecipazione agli oneri di sistema basandola sul tipo di fonte utilizzata, se cioè di origine fossile o rinnovabile, e se ne verifichi l’evoluzione.

 

Il corretto sviluppo dei sistemi di autoproduzione è importante perché comporta benefici per famiglie e imprese permettendo di ridurre i consumi di gas per il riscaldamento/raffreddamento e quelli per i carburanti tradizionali. Il legislatore deve, quindi, prevedere, ad esempio, in merito alle utenze domestiche fino a 10kW, vantaggi e semplificazioni per l’autoproduzione da fonti rinnovabili, snellendo l’attuale sistema di scambio sul posto che risulta essere alquanto complesso da gestire per le famiglie, e tariffe che premino l’autoconsumo e scoraggino gli sprechi di energia. Infine, ma non ultimo, il sistema di autoproduzione può svolgere un ruolo significativo nella fine del mercato tutelato dell’energia previsto per il  2019, riducendo il rischio del consumatore di ritrovarsi a pagare bollette elettriche molto più costose.


 

May26

TRASPORTO AEREO: NOVITÀ SUL BAGAGLIO DA PORTARE A BORDO

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TRASPORTO AEREO: NOVITÀ SUL BAGAGLIO DA PORTARE A BORDO

Sempre più difficile fare il bagaglio a mano da portare a bordo dell’aereo. Oltre alle già note limitazioni riguardanti liquidi, creme e gel, oggetti con punta acuminata, corpi contundenti, armi da fuoco, le dimensioni della valigia, ecc., ora si sono aggiunti anche un certo tipo di dispositivi elettronici.

 

Il divieto è conosciuto come electronic ban e riguarda i dispositivi elettronici che superano le seguenti misure:

·      lunghezza: 16 cm

·      larghezza: 9.3 cm

·      spessore: 1.5 cm.

 

In pratica tutto ciò che è più grande di un normale smartphone (pc portatili, tablet, e-book, lettori dvd da viaggio, macchine fotografiche, ecc..) dovrà essere imbarcato in stiva.

 

Al momento, l’electronic ban è in vigore negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

 

 

Regno Unito

Le nuove regole per il bagaglio a mano riguardano i passeggeri diretti nel Regno Unito e provenienti da uno dei seguenti Paesi: Turchia, Libano, Giordania, Egitto, Tunisia e Arabia Saudita.

 

Inoltre, il divieto interessa tutti quei passeggeri che oltre a provenire dai suddetti Paesi viaggiano con le seguenti compagnie britanniche:

1.   British Airways

2.   EasyJet

3.   Jet2.com

4.   Monarch

5.   Thomas Cook

6.   Thomson

 

e con le seguenti compagnie straniere:

 

1.   Turkish Airlines

2.   Pegasus Airways

3.   Atlas-Global Airlines

4.   Middle East Airlines

5.   Egyptair

6.   Royal Jordanian

7.   Tunis Air

8.   Saudia.

 

Il divieto non riguarda quei passeggeri che pur provenendo dai Paesi citati, effettuano uno scalo in un Paese diverso prima di raggiungere il Regno Unito.

Inoltre, il divieto non riguarda i dispositivi medici e i membri dell’equipaggio.

 

Stati Uniti

Per quanto riguarda le destinazioni negli Stati Uniti, il divieto si applica a tutti i passeggeri provenienti da 8 paesi: Marocco, Turchia, Egitto, Giordania, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Kuwait e Qatar. Inoltre, il divieto verrà applicato solo su 10 specifici aeroporti presenti negli 8 paesi con il divieto, e non da altri aeroporti negli stessi paesi:

 

1.   Mohammed V International, Casablanca, Marocco

2.   Ataturk Airport, Istanbul, Turchia

3.   Cairo International Airport, Egitto

4.   Queen Alia International, Amman, Giordania

5.   King Abdulaziz International, Jeddah, Arabia Saudita

6.   King Khalid International, Riyadh, Arabia Saudita

7.   Kuwait International Airport, Kuwait

8.   Hamad International, Doha, Qatar

9.   Abu Dhabi International, Emirati Arabi

10.                Dubai International, Emirati Arabi.

 

In entrambi i casi va ricordato che il divieto non riguarda i dispositivi medici e i membri dell’equipaggio.


 

May03

FRUTTA E VERDURA A RISCHIO: QUANDO È MEGLIO CONSERVARLA IN FRIGORIFERO O NELLA DISPENSA?

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FRUTTA E VERDURA A RISCHIO: QUANDO È MEGLIO CONSERVARLA IN FRIGORIFERO O NELLA DISPENSA?

Sai come conservare la frutta e la verdura che porti a casa? Hai dei dubbi se conservarle in frigorifero o lasciarle nella dispensa? È un dubbio piuttosto ragionevole, poiché secondo il tipo di frutta o verdura ci sono diversi metodi di conservazione.

 

Prima della consumazione

 

Poiché la frutta e la verdura sono alimenti molto nutritivi, non sono esenti dal contenere batteri o residui di trattamenti chimici sulle loro superfici, pertanto consigliamo di procedere nel seguente modo prima di mangiare:

 

·      lavare frutta e verdura quando una delle due è pronta per l’uso, non prima, rimuovendo tutte le aree danneggiate;

·      lavare frutta e verdura sotto l’acqua corrente, non lasciare in ammollo, per evitare un maggiore rischio di contaminazione;

·      strofinare la buccia per rimuovere una maggiore quantità di sporco e altri potenziali contaminanti, sempre e quando la superficie della frutta o verdura lo permetta.

 

Frigorifero o dispensa?

 

Da conservare in frigorifero

 

 

 

·      Se puoi, separa sempre la frutta dalla verdura!

 

 

Alcuni tipi di frutta possono rimanere per qualche giorno a temperatura ambiente fino alla maturazione, e dopo la conservazione deve avvenire nel frigorifero per evitare la perdita di proprietà nutritive, sapori o aromi.

 

 

 

 

 

Da conservare nella dispensa

 

 

 

 

 

·      Aglio, cipolle, patate: conservare in una zona ben ventilata della dispensa;

·      Anguria: può perdere sapore e il colore rosso se conservato per più di tre giorni nel frigorifero.

 

 

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May05

Vincenzo Zangardi si conferma responsabile Adiconsum Abruzzo

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Vincenzo Zangardi si conferma responsabile Adiconsum Abruzzo

Oggi si è svolto a Pescara il Congresso dell’Associazione Abruzzo a difesa dei Consumatori e Ambiente promossa dalla CISL che ha rieletto come Presidente Vincenzo ZANGARDI, alla presenza del Segretario nazionale Adiconsum, Luca BRAGGION.

L’Adiconsum Abruzzo  è da sempre attenta alle problematiche dei consumatori in tutte le sue vesti. Il suo scopo è quello di dare  risposte ai cittadini/consumatori. L’Adiconsum  negozia e concerta condizioni di difesa individuale e collettiva dei consumatori per il contrasto e l’eliminazione delle vessazioni, delle pratiche commerciali scorrette, delle truffe che si susseguono incessantemente da aziende senza scrupoli.  Lavora in stretta sinergia con le Authority e con le Istituzioni che fanno della tutela del consumatore una vera e propria missione.

“Siamo portatori di interessi collettivi dei consumatori in una società dove i cittadini non hanno tutti le stesse possibilità di essere informati, tutelati e rappresentati. Con le nostre attività, numerose e poliedriche, cerchiamo di dare risposte ai  disservizi generati da un mondo, oggi sempre più digitale, e dall’assenza di uno Stato che è ancora burocrate e che dovrebbe promuovere e responsabilizzare l’associazionismo, la cooperazione, il volontariato”, - ha sottolineato ZANGARDI nella sua relazione introduttiva che ha aperto i lavori della giornata.

“È necessario superare l’individualismo ed essere attori sociali nei territori, perché viviamo in un contesto complesso e globalizzato che richiede di lavorare in coordinamento con le altre associazioni per fornire servizi diretti e mirati ma soprattutto una tutela rafforzata e collettiva dei consumatori. Una tutela reale, per promuovere programmi di sviluppo, capaci di incrementare, assieme ai consumi, anche regole condivise di correttezza, trasparenza dei rapporti e scelte sempre più consapevoli dei cittadini/consumatori”.

I consumatori sono sempre più digitali e social: acquisti e servizi online, viaggi e vacanze, informazioni direttamente da siti web, Facebook, Twitter e altri social network. Questo accresce il divario tra chi ha accesso effettivo alle nuove tecnologie dell'informazione, personal computer e internet,  e chi ne è escluso, in modo parziale o totale. “Il Digital Divide può vederci protagonisti: nella diffusione delle informazioni, nella partecipazione come stakeholder, .

Per l’Adiconsum - le associazioni dei consumatori nella società civile devono occupare un ruolo di promozione e tutela in grado di supportare interessi individuali, diffusi e collettivi.

Nel territorio abruzzese Adiconsum lavora su tre azioni: l’informazione, la tutela collettiva, e la tutela individuale e consulenza. Adiconsum d’intesa con il Mise e la Regione Abruzzo ha realizzato il progetto “Ambientiamoci”, per diffondere tra gli adolescenti l’uso responsabile delle risorse: energia, acqua, cibo, suolo. Adiconsum, insieme con Banca Monte dei Paschi di Siena, ha promosso l’iniziativa “Consumerlab a casa vostra, Sicurezza nell’utilizzo di  smartphone e tablet e diritti dei consumatori nel mercato dei servizi elettronici”, presso la CCIAA di Pescara. Nella Filiale di Pescara della Mps, Adiconsum ha presieduto un corner d’ascolto e informazione sul credito, rivolto ai cittadini-clienti della banca. Adiconsum ha celebrato a San Giovanni Teatino, presso il Centro d’Abruzzo, la “Giornata di Mobilitazione contro il Falso”, nell’ambito della campagna d’informazione “Io sono Originale”, d’intesa con il Mise e la Coldiretti Abruzzo. È stato istituito uno Sportello Regionale Antiusura di Adiconsum Abruzzo che nel 2015 ha deliberato l’erogazione circa 80.000 euro di garanzia a 4 nuclei familiari residenti nella provincia di Pescara, portando l’ammontare delle garanzie a poco meno di 850.000 euro. Nel 2016 lo Sportello, invece, è arrivato a deliberare l’erogazione circa 136.000 euro di garanzia per 4 famiglie, sempre residenti nella provincia di Pescara, cosicché l’ammontare delle garanzie ha raggiunto circa 986.000 euro. Lo Sportello Antiusura è stato affiancato dalla campagna di informazione con la divulgazione e distribuzione della guida del consumatore “Gestire l’economia familiare e prevenire il sovra indebitamento.  Alle famiglie che sono incappate nell’acquisto delle obbligazioni subordinate delle Banche fallite (Carichieti, Cariferrara, Banca Marche e Banca Etruria) grazie all’azione di tutela Adiconsum è stato riconosciuto un indennizzo pari all’80% delle somme versate.

“Abbiamo necessità di sviluppare nuove competenze e capacità per diventare protagonisti di un cambiamento trainato dalle nuove tecnologie che nascondono le nuove forme di truffe e brogli. Dobbiamo esplorare nuovi spazi di tutela e rappresentanza che sono il futuro per un’Associazione come l’Adiconsum che pone al centro la persona, la famiglia e la società”, - ha concluso Vincenzo Zangardi.

 

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Feb08

BOLLETTE LUCE/GAS: SE AZIENDA NON RISPONDE AL RECLAMO DEVE 50 EURO

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BOLLETTE LUCE/GAS: SE AZIENDA NON RISPONDE AL RECLAMO DEVE 50 EURO

Dal 2017 parte il nuovo sistema dei reclami. Lo ha deciso l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico per cercare di risolvere le numerosissime criticità che i consumatori incontrano nel loro rapporto con le aziende energetiche già nella fase del reclamo.

 

Tra queste la tardiva risposta delle aziende di luce e gas ai reclami dei consumatori. Ora se lo faranno dovranno pagare al consumatore 50 euro.

 

L’Autorità ha anche disposto che la richiesta di rettifica della fatturazione una delle principali voci di criticità nel rapporto consumatore-impresa, rientri nella casistica dei reclami.

 

Ma che cosa prevede la riforma?

La riforma prevede tre livelli:

1.   il reclamo del consumatore al fornitore senza il quale non può essere attivata alcuna procedura

2.   se non si ottiene risposta o la risposta al reclamo presentato risulta insoddisfacente, si attiva la conciliazione obbligatoria

3.   il ricorso all’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico per i casi più complessi.

 

I nuovi meccanismi al momento riguardano solo gli utenti della luce e del gas domestici e non domestici ed includono anche i c.d. prosumer, coloro cioè che sono al tempo stesso produttori e consumatori di energia elettrica.

Il reclamo scritto può essere inviato all’azienda energetica anche via web o posta elettronica.

 

 

IMPORTANTE: per problemi con le bollette di luce/gas, se sei iscritto ad Adiconsum contatta il Call Center chiamando il Numero Verde  800 89 41 91 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18.

Feb01

PIÙ SCONTI IN BOLLETTA COL NUOVO BONUS SOCIALE PER LUCE E GAS: ECCO COME FARE

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PIÙ SCONTI IN BOLLETTA COL NUOVO BONUS SOCIALE PER LUCE E GAS: ECCO COME FARE

Ti trovi in una situazione di disagio economico e/o fisico o la tua è una famiglia numerosa? Potresti avere diritto al bonus sociale ossia ad uno sconto sulla tua bolletta di luce e gas.

 

I Bonus sociali energia sono sconti sulle bollette di energia elettrica e gas, introdotti dal Governo e resi operativi dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico con la collaborazione dei Comuni, per assicurare un risparmio sulla spesa energetica alle famiglie in condizione di disagio economico e fisico e alle famiglie numerose.

 

Dal 1° gennaio 2017, l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico ha aumentato il Bonus di sconto. Leggi le ultime novità del Bonus sociale energia 2017.

 

Chi può accedere al bonus

Il valore del bonus a varia a seconda della composizione del nucleo familiare e del livello di ISEE.

Dal 1° gennaio 2017, per quanto riguarda il numero dei componenti del nucleo familiare, il valore del Bonus equivale a:

·      112 euro per le famiglie con 1-2 componenti a carico

·      137 euro per le famiglie con 3-4 componenti a carico

·      164 euro per le famiglie con più di 4 componenti a carico.

Per quanto riguarda il livello massimo di ISEE per l’accesso al Bonus, esso varia a seconda del numero di figli:

·      ISEE massimo di 8.107,5 euro nel caso di famiglie con meno di 4 figli

·      ISEE massimo di 20.000 euro nel caso di famiglie con 4 e più figli a carico.

 

Come e a chi richiedere il Bonus

I moduli per la richiesta del Bonus vanno presentati al proprio Comune di residenza o ad altri soggetti dallo stesso abilitati (CAF, ecc.). I materiali sono disponibili sui siti www.autorita.energia.it o  www.bonusenergia.anci.it.

I moduli possono essere trasmessi anche telematicamente.

 

Cose importanti da sapere

Hai diritto ad un solo bonus elettrico o gas per disagio economico. Questo può eventualmente essere cumulabile con il bonus elettrico per disagio fisico.

Gen10

NEVE E VOLI CANCELLATI: QUALI DIRITTI PER I PASSEGGERI

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NEVE E VOLI CANCELLATI: QUALI DIRITTI PER I PASSEGGERI
In caso di compagnie aree italiane, richiedere assistenza ad Adiconsum; in caso di compagnie aeree con sede in Paesi europei diversi dall’Italia contattare il CEC Italia

La neve sta provocando disagi un po’ dappertutto, non solo nel nostro Paese. Le abbondanti nevicate possono infatti causare non solo ritardi nella partenza dei voli per le condizioni non ottimali della pista o per il completamento delle procedure di defrosting degli aerei, ma anche cancellazione di centinaia di voli.

 

Condizioni meteo avverse rappresentano “causa di forza maggiore”. Pertanto in caso di voli ritardati o cancellati operati dalle compagnie aeree europee, si HA diritto:

·      alla riprotezione su altro volo o al rimborso del biglietto se il volo proposto non è in linea con i propri programmi di viaggio

·      all’assistenza (pasti e bevande, di una camera in albergo in caso di pernottamento, trasferimenti da e per l’aeroporto, 2 chiamate telefoniche/messaggi via telex, fax, e-mail) in attesa del volo di riprotezione.

NON si ha diritto alla compensazione pecuniaria.

 

IMPORTANTE:

in caso di cancellazione o di ritardi di voli effettuati da compagnie aeree italiane, gli iscritti ad Adiconsum possono contattare il Call Center al Numero Verde 800 89 41 91 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18

 

in caso di cancellazione o di ritardi di voli effettuati da compagnie aeree che hanno sede in un Paese europeo diverso dall’Italia, i consumatori possono rivolgersi per la necessaria assistenza al

Centro Europeo Consumatori Italia

Tel. 06 44238090

Dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18

il venerdì dalle 9 alle 13 alle 17.00

e-mail: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.">This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

Gen10

ANTITRUST SANZIONA VODAFONE PER 1 MILIONE DI EURO

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ANTITRUST SANZIONA VODAFONE PER 1 MILIONE DI EURO

Un’altra sanzione dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato ad un’azienda telefonica. Stavolta è la volta di Vodafone.

 

Le pratiche commerciali ritenute scorrette sono quelle adottate dall’azienda a seguito della riduzione del periodo di rinnovo delle offerte di servizi passato da 30 a 28 giorni.

 

Tali pratiche sono state condotte a danno sia degli utenti titolari del servizio voce e/o dati di telefonia mobile ricaricabile o in abbonamento abbinato alla vendita a rate di prodotti come tablet, smartphone, internet key, ecc. che degli utenti titolari di un abbonamento di telefonia fissa per le offerte realizzate dal 13 marzo al 27 maggio 2016.

 

Le pratiche sono state poste in essere nei confronti di quegli utenti che hanno esercitato il diritto di recesso.  Nel caso degli utenti della telefonia mobile,  l’azienda ha addebitato al consumatore in un’unica soluzione il saldo delle rate residue del prodotto (tablet, smartphone, internet key, ecc.) e/o l’importo per il recesso anticipato; nel caso degli utenti della telefonia fissa che avevano aderito all’offerta di rateizzare il costo di attivazione, ha addebitato in un’unica soluzione il saldo delle rate residue di tale costo.

 

Le pratiche commerciali adottate da Vodafone hanno violato gli articoli 20 (divieto di pratiche commerciali scorrette), 24 (divieto di pratiche commerciali aggressive) e 25 (divieto di ricorso a molestie coercizione o indebito condizionamento) del Codice del Consumo. La sanzione irrogata dall’Autorità, tenuto conto del fatturato dell’azienda, è di 1.000.000 di euro (500.000 euro per ciascuna pratica commerciale scorretta).

 

IMPORTANTE: per ricevere assistenza nei confronti di tali pratiche commerciali scorrette, se sei già iscritto ad Adiconsum chiama il Call Center al Numero Verde gratuito 800 89 41 91 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18. Se non sei ancora iscritto ad Adiconsum puoi farlo online a soli 5 euro attraverso il nostro sito www.adiconsum.it o la nostra app Adiconsum Reclami 2.0

Gen09

LUCE E GAS PIÙ CARE: ECCO PERCHÉ LE PAGHI COSÌ

Categoria: Notizie - Adiconsum

LUCE E GAS PIÙ CARE: ECCO PERCHÉ LE PAGHI COSÌ
L’aumento deciso dall’Autorità per l’energia interessa i consumatori del mercato tutelato

L’aumento per l’energia elettrica per il trimestre gennaio-marzo 2017 sarà del +0,9% e per il gas del 4,7%. Gli aggiornamenti sono stati previsti come di consueto dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico per quei consumatori che hanno contratti con le aziende energetiche in regime di tutela. (Le tariffe applicate invece ai consumatori che sono passati al mercato libero, sono quelle proposte direttamente dalle aziende).

 

Dal 1° gennaio 2017 e fino al 31 marzo 2017, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo sarà di 18,635 centesimi di euro per kilowattora (tasse incluse).

 

Le voci che compongono la tariffa della luce sono:

·      spesa per la materia energia, che comprende sia i costi di approvvigionamento che quelli per la commercializzazione al dettaglio: essa incide per il 45% sulla bolletta

·      spesa per il trasporto e la gestione del contatore, che comprende i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità: essa incide per il 21,22% sulla bolletta

·      spesa per gli oneri di sistema, che sono fissati per legge: essa incide per il 20,36% sulla bolletta

·      imposte (IVA+accise): esse incidono per il 13,42% sulla bolletta.

 

Dal 1° gennaio 2017 e fino al 31 marzo 2017, il  prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo sarà di 75,26 centesimi di euro per metro cubo (tasse incluse).

 

Le voci che compongono la tariffa del gas sono:

·      spesa per la materia gas naturale, che comprende i costi per approvvigionamento del gas e delle attività ad esso connesse, per la gradualità nell’applicazione della riforma delle condizioni economiche applicate al servizio di tutela e per il meccanismo di rinegoziazione dei contratti pluriennali di approvvigionamento, per la vendita al dettaglio: essa incide per il 41,31% sulla bolletta

·      spesa per il trasporto e la gestione del contatore, che comprende i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità: essa incide per il 17,64% della bolletta

·      spesa per gli oneri di sistema, che sono fissati per legge: essa incide per il 2,87% sulla bolletta

·      imposte (IVA+accise,+ addizionale regionale): esse incidono per il 38,18% sulla bolletta.

 

IMPORTANTE: Se hai problemi con le bollette di luce e gas (doppia fatturazione, conguagli, consumi non rispondenti alla realtà, ecc.) e sei iscritto ad Adiconsum, chiama il Call Center al Numero Verde 800 89 41 91 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18. Se non sei ancora iscritto ad Adiconsum, puoi farlo online a soli 5 euro attraverso il nostro sito www.adiconsum.it o la nostra app Adiconsum Reclami 2.0.

 

Iscriversi ad Adiconsum conviene. Oltre al servizio di Call Center attivo 9 ore al giorno, infatti, iscrivendoti avrai diritto a ricevere: la nostra newsletter settimanale, la newsletter del Centro europeo consumatori Italia e il nostro bimestrale “Usi e consumi”.

Gen05

MILLEPROROGHE 2017: PIÙ TEMPO PER INSTALLARE TERMOVALVOLE/CONTABILIZZATORI

Categoria: Notizie - Adiconsum

MILLEPROROGHE 2017: PIÙ TEMPO PER INSTALLARE TERMOVALVOLE/CONTABILIZZATORI
Si dovranno installare entro il 30 giugno 2017

Ancora 6 mesi per far installare sui propri termosifoni CONDOMINIALI le termovalvole ed i contabilizzatori di calore come previsto dal decreto legislativo 102/2014. Lo ha stabilito il decreto Milleproroghe rinviando il termine per l’installazione al 30 giugno 2017.

 

L’obbligo non riguarda le caldaiette autonome.

 

Come funzionano termovalvole e contabilizzatori

 

·      Le termovalvole regolano automaticamente lo "spegnimento" del termosifone, quando questo ha raggiunto una temperatura desiderata, che va da 0 a 5

·      I contabilizzatori, applicati a ciascun calorifero, permettono, invece, di calcolare esattamente i propri consumi.

 

Sanzioni

Per chi non ottempera a tale obbligo, le sanzioni variano da 500 a 2.500 euro.

 

·      Pedemontana Lombarda 0,90%.

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