Un Patto per il lavoro e lo sviluppo in Abruzzo

Un Patto  per il lavoro e lo sviluppo in Abruzzo

Nei giorni scorsi il Governatore della Regione, Luciano D'Alfonso, e le Parti Sociali Regionali, Cisl - Cgil – Uil - Ugl - Confindustria – Cna – Confapi – Confartigianato - Cia –Coldiretti – Confagricoltura – Confcommercio – Confesercenti, hanno firmato il Patto per lo Sviluppo della Regione Abruzzo alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vicenti, Responsabile nazionale della programmazione europea.

Il documento sottoscritto è un atto concreto, che definisce impegni e scadenze per una ripresa solida e creare nuove opportunità di lavoro.

Il Patto, nello specifico, cosa prevede?

Lo sviluppo. L’Abruzzo, per gli anni 2016-2017, ha a disposizione 630.469.762 milioni per favorire lo sviluppo e la crescita.  375.819.228,93 sono le risorse destinate alle infrastrutture e previste dal Master Plan con 77 progetti. Invece sono 32 i progetti definiti nel Patto per un importo pari a 254.650.443,37 milioni di euro derivanti dai fondi strutturali europei destinati alla regione. La vera sfida per l’Abruzzo sono la realizzazione, in due anni, dei 109 progetti per favorire le infrastrutture, il mondo del lavoro, l’economia e il sociale. La Cisl, insieme alla Federazioni, controllerà e verificherà la realizzazione dei singoli progetti.

La Fiscalità. L’Abruzzo, entro il mese di settembre, supererà la fase del commissariamento della sanità che ha determinato, per i cittadini e le imprese, un aggravio di tasse. Questo sistema fiscale di svantaggio, gradualmente, deve essere eliminato per sostenere le famiglie, ridare competitività alla regione e favorire la ripresa dei consumi. Il Patto istituisce un tavolo tecnico con le forze sociali, che  dovrà completare, entro il mese di ottobre, la verifica delle risorse regionali e di bilancio per consentire nel 2017 la riduzione graduale e strutturale della fiscalità di svantaggio.

Le aree di crisi e le politiche attive per il lavoro. L’Abruzzo, insieme alla Marche, ha ottenuto il riconoscimento dell’area di crisi complessa Val Vibrata - Tronto Piceno, e, a livello locale, sono avviati i confronti. Nel Patto le parti hanno assunto l’impegno  di ridisegnare le aree di crisi semplici in quelle di crisi complessa, secondo la nuova legislazione nazionale. In attesa di eventuali deroghe da parte del Ministero, richieste dall’Abruzzo, entro il mese di settembre si procederà alla nuova definizione. Le risorse per il rilancio delle aree di crisi abruzzesi sono state già stanziate e sono pari a 23 milioni. Nella nuova individuazione delle are di crisi sono comprese anche quelle aree già riconosciute: Val Pescara - Val Sinello - Valle Peligna – del Area Cratere.

Carta di Pescara. Al Patto per il lavoro e lo Sviluppo in Abruzzo è stata allegata la Carta di Pescara. Questo documento è il frutto di un percorso concertativo tra la Regione, le Parti Sociali, le principali aziende, multinazionali e imprese dell’indotto, i Centri di ricerca  e le Università abruzzesi. La Carta definisce politiche  premiali per  le imprese che puntano sull’industria sostenibile, collaborando in rete con il mondo della  ricerca, le università e i laboratori del Gran Sasso. La semplificazione e la certezza dei tempi delle procedure amministrative per favorire gli investimenti, sono impegni ulteriori la Regione si assume.

Gli altri temi del confronto. Il preambolo del Patto contiene gli altri punti del confronto con la Giunta e i singoli Assessorati, definendo contenuti e priorità. In particolare sul sociale, sulla costruzione di politiche socio sanitarie, della definizione della compartecipazione che tenga conto del reddito e dei nuclei famigliari, sulle politiche attive del lavoro e i centri per l’impiego nel contesto del riordino, sulle aree interne e quelle montane, sul credito, l’internazionalizzazione delle imprese, sulla diffusione delle reti per far crescere la dimensione delle piccole e piccolissime aziende, sui Poli di innovazione. Sulla necessità di avviare la sperimentazione di una politica fiscale di vantaggio, Cisl, Cgil, Uil e Ugl hanno avanzato una proposta che, alleghiamo al Patto. Il Governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, si è impegnato ad aprire un tavolo, anche con Confindustria, per costruire un’intesa.

Il Segretario Generale

                                                                                                     Maurizio Spina

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