Assemblea Quadri e Delegati CGIL-CISL-UIL 07.11.2013

“La decisione di proclamare quattro ore di sciopero generale da realizzarsi a livello territoriale non è stata una scelta precipitosa, ma un’iniziativa necessaria per raggiungere l’obiettivo di spingere il Governo a correggere la manovra di stabilità. Una correzione essenziale per il Paese, l’economia e il lavoro, dichiara il Segretario della CISL Abruzzo Molise, Maurizio Spina”.

Presso la Sala “F.Caffè” dell’Università G.D’Annuzio di Chieti-Pescara, si è svolta l’Assemblea regionale dei Quadri e Delegati della CGIL-CISL-UIL per discutere della legge di stabilità e dell’organizzazione delle mobilitazioni sindacali. All’evento hanno partecipato i Segretari Generali Regionali, Gianni Di Cesare, Maurizio Spina, e Roberto Campo, il Segretario Nazionale CGIL Fabrizio Solari.

Dal palco tutti gli interventi hanno sottolineato l’importanza dell’unitarietà sindacale di fronte alle divisioni esistenti nella politica e la situazione economica ed occupazionale dell’Italia e della Regione Abruzzo per nulla rassicuranti, visti anche gli ultimi dati presentati dal Rapporto Caritas sulla povertà. Con il Patto Sociale di Genova di Confindustria, CGIL, CISL, UIL, abbiamo avanzato proposte e obiettivi concreti per una svolta di politica economica e sociale, finalizzati al recupero dell’incertezza e dell’incapacità di mettere in campo scelte che guardino al Paese e al suo futuro con una legge di stabilità che non faccia della mancanza di coraggio il suo punto di forza.

“Il Presidente Letta ci deve convocare così illustreremo le nostre ragioni, - continua Maurizio Spina -, la promozione di un Patto sociale è necessaria per la gravità e profondità della crisi economica e sociale ed è anche utile ad un governo di “larghe intese”, privo di una base programmatica veramente condivisa e preda degli strattoni elettoralistici delle forze della sua maggioranza”

“Abbiamo chiesto, insieme a Confindustria, una decisa inversione di tendenza incentrata su una forte riduzione fiscale selettiva sul lavoro, su salari e su pensioni, per ridare respiro ai redditi delle famiglie, per far ripartire i consumi e la crescita della economia italiana e per incentivare l’occupazione. Nella legge presentata dal Governo ci sono segnali di questa inversione, ma non sono sufficienti. Occorrono risorse e queste non ci sono. Questa manovra non serve alla crescita, - denuncia il Segretario Generale della CISL AbruzzoMolise -. È necessario che Letta convochi i sindacati perché il Parlamento ha bisogno di indicazioni chiare per modificare i provvedimenti e la direzione da seguire è quella del taglio delle tasse finanziato con le risorse che derivano da sprechi e ruberie nella spesa pubblica. Non si capisce perché anche questo governo ha rinunciato ad intervenire decisamente su quella spesa pubblica che alimenta inefficienze, sperperi, corruzioni, per questo chiediamo in primo luogo di eliminare l’automatismo dei tagli lineari e sostituirli con tagli mirati di spesa, senza altre scappatoie”.

Per i sindacati sono molte le questioni urgenti che restano aperte nel confronto con il Governo e il Parlamento, dal lavoro, come il finanziamento degli ammortizzatori in deroga e certezze per gli esodati, alle politiche sociali e alla non autosufficienza, come la mancanza di interventi che rendo strutturali i finanziamenti.

“Bisogna potenziare la lotta all’evasione fiscale; è indispensabile ripristinare i meccanismi di indicizzazione delle pensioni esistenti prima dell’entrata in vigore del DL n. 201/2011. Chiediamo, inoltre, al Governo e al Parlamento di dare certezza alla stabilizzazione dei precari delle PP.AA. e riconoscere e valorizzare le professionalità dei dipendenti pubblici.”

              In Abruzzo le quattro ore di sciopero verranno realizzate nei territori provinciali il 15 novembre con modalità diverse, a L’Aquila, Gissi, Scafa e Teramo. In Molise è stata organizzato un corteo nel capoluogo regionale che si concluderà nella piazza della Prefettura dove si svolgerà un comizio finale.

    Il Segretario Generale