SILENZI DELL’ENAV E LE POSSIBILI RICADUTE SULL’AEROPORTO DI PESCARA
Mentre da un lato si evidenzia, a ragion veduta, l’andamento positivo dei transiti nell’aeroporto di Pescara, con una proiezione a fine anno superiore alle 600.000 unità, dall’altro registriamo alcune scelte ed altrettanti silenzi, operati dall’Enav, che lasciano perplessi e soprattutto generano non pochi dubbi e preoccupazioni su quello che sarà il futuro del controllo del traffico aereo in Abruzzo.
Ci riferiamo in particolare al continuo ricorso alla riduzione dei servizi a causa della mancanza di personale, ovvero le cosiddette “contingencies”, che di fatto hanno praticamente ridotto ai minimi termini, se non azzerata in alcuni casi, l’attività “meteo”.
E’ bene ricordare come i lavoratori Enav di Pescara hanno già dato un importante contributo in termini di costo del lavoro e di razionalizzazione a seguito del nuovo CCNL.
Questa situazione deve necessariamente essere garante del mantenimento delle attività oggi presenti in Torre e di certo non giustificherebbe in alcun modo ogni azione aziendale tesa ad un recupero sia in termini numerici (attualmente si è sotto organico) che per quanto attiene il presenziamento giornaliero, ovvero il cosiddetto “H24” già messo in discussione nel recente passato.
Come Cisl Trasporti intendiamo sottolineare queste criticità chiamando tutti i portatori di interessi a prendere in considerazione ogni azione a tutela tanto dei dipendenti e del futuro di Enav quanto delle ricadute negative che scelte aziendali non giustificate potrebbero avere sul futuro dell’aeroporto d’Abruzzo.
La Segreteria Interregionale