Oct25

Casa: il SICET non firma la convenzione nazionale per i contratti d’affitto concordati

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Casa: il SICET non firma la convenzione nazionale per i contratti d’affitto concordati

Oggi al Ministero delle Infrastrutture sono state convocate le organizzazioni sindacali degli inquilini e della proprietà edilizia per il rinnovo della convenzione nazionale ai sensi della legge 431 del 1998 sui contratti d’affitto concordati.
La convenzione nazionale, che sarà recepita con un successivo decreto ministeriale, è il testo di riferimento per la definizione in sede locale degli accordi per la stipula dei contratti di locazione con affitto concordato.
Fino all’ultimo il SICET ha chiesto al Vice Ministro Nencini e alle altre organizzazioni sindacali e della proprietà edilizia di modificare i due punti maggiormente critici, e per alcuni aspetti illegittimi, del testo. In mancanza di dette modifiche il SICET ha conseguentemente deciso di non siglare l’intesa.
Anzitutto la convenzione modifica il regime dei contratti ad uso transitorio, ampliando le possibilità di ricorso a questo tipo di locazione, che, invece, dovrebbe restare un'eccezione, facendo diventare legittima ogni necessità del locatore di ridurre la durata contrattuale, con il rischio reale che a livello locale si istituiscano forme di transitorietà contrattuale molto vaste e diversificate e si creino situazioni di grande disomogeneità contrattuale nel territorio nazionale.
L’obbligo di attestazione dei contratti per accedere alle agevolazioni fiscali anche da parte di una sola delle associazioni firmatarie dell’accordo locale è illegittima e, peraltro, sotto il profilo della obbligatorietà dell'assistenza, è già stata in passato, ai tempi dei patti in deroga nel 1996, per aspetti non diversi da come prevista nel testo siglato stamane, oggetto di una censura della Corte Costituzionale. L'assistenza nella stipula dei contratti, come proposto dal SICET, dovrebbe invece essere esplicitamente facoltativa, in modo da escludere l’introduzione surrettizia di un vincolo oneroso nei confronti dei soggetti contrattuali, e menchemeno potrebbe subordinare le eventuali agevolazioni fiscali all'attestazione.
Sul decreto di recepimento della convenzione nazionale, che dovrà essere condiviso anche dal Ministero dell'economia, auspichiamo che una verifica dell’Ufficio Legislativo possa rimediare alle evidenti illegittimità, fermo restando che in sede di accordi locali il SICET si impegnerà per definire migliori e più efficaci garanzie e tutele per gli inquilini.

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