Violenza sulle donne, servono da parte della Regione e della Provincia Politiche Sociali Attive più incisive.

Violenza sulle donne, servono da parte della Regione e della Provincia Politiche Sociali Attive più incisive.

Il  19 ottobre scorso si è consumato a Milano l’ennesimo femminicidio, si chiamava Sonia Trimboli, la donna uccisa per mano del suo fidanzato.  E’ solo l’ultimo episodio  in ordine di tempo, sono infatti più di 90 le donne uccise dai loro uomini o compagni dall'inizio di quest’anno.  Come nel caso di Sonia  la tragedia è arrivata dopo svariati tentativi di denuncia da parte della donna che come  spesso è stato sottovalutato, anche perché la legislazione in merito è ancora troppo accomodante.

Queste tragedie maturano in un clima di omertà sociale e familiare,  dove la donna è spesso sola con il proprio dramma e per questo psicologicamente debole ed incline a sopportare, senza denunciare violenze fisiche, psicologiche e sessuali, nella speranza vana che l’uomo che le è vicino possa cambiare.

La nostra regione non è immune da questo fenomeno, anzi, spesso è proprio nei piccoli centri della provincia, tra  ignoranza,  solitudine e omertà  che si consuma una violenza subdola,  il dramma si consuma quotidianamente tra le mura domestiche tra piccoli e grandi soprusi che  logorano la donna e i figli che vivono da vittime passive  e difficilmente si arriva alla denuncia. Come CISL presentammo unico sindacato, una piattaforma sulla prevenzione della violenza sulle donne e i minori già nel 2009. La battaglia contro la violenza e la discriminazione delle donne è una battaglia di civiltà e giustizia, fuori e dentro i luoghi di lavoro.

Come Cisl e come Fim, riteniamo in questo senso necessario un maggiore investimento da parte del Governo regionale e locale su politiche sociali attive di sostegno, attraverso la promozione e la diffusione di centri per l’ascolto e di sostegno per portare avanti azioni di denuncia, dando magari, anche a chi non se lo può permettere un aiuto e sostegno legale oltre che psicologico. Promuovere  a livello regionale e in tutti i comuni della regione, con l’aiuto delle associazioni, campagne educative nelle scuole e nei luoghi di lavoro,  perché solo attraverso un cambiamento culturale e attraverso l’ascolto e la denuncia  si può combattere questa tremenda piaga.

 

 Concetta Gizzone

Coordinatrice Donne Fim Cisl Abruzzo Molise

Coordinatrice Donne Cisl Sst Campobasso      

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