Sindacati degli inquilini e dei pensionati d’Abruzzo insieme per chiedere l’abbassamento degli affitti e per fermare gli sfratti.

Sindacati degli inquilini e dei pensionati d’Abruzzo insieme per chiedere l’abbassamento degli affitti e per fermare gli sfratti.

Domani  26 ottobre sotto la Prefettura di Pescara i Sindacati degli inquilini e dei pensionati d’Abruzzo hanno organizzato un presidio unitario sotto la prefettura dalle ore 9,30 alle ore 12,00.

La situazione abitativa nel Paese e in Abruzzo ha raggiunto livelli di disagio non più accettabili. In questa fase acuta della crisi economica la fascia sociale colpita dalle difficoltà di accedere o poter continuare a mantenere un alloggio in locazione si sta allargando a dismisura. Questo allarmismo si trapela dal numero dei provvedimenti di sfratto, dalle richieste di un alloggio di edilizia pubblica e da quelle per il contributo all’affitto.

Un elevata morosità, principale causa dei provvedimenti di sfratto, è determinata essenzialmente da una forte divaricazione tra la capacità reddituale della domanda e i prezzi delle locazioni, mentre la motivazione della finita locazione e della necessità della proprietà è residuale. La dimensione del problema è ampia, nei prossimi tre anni saranno interessate altre 250.000 famiglie, oltre alle 150.000 attuali se non si interviene per invertire il trend.

Gli enti locali sono i destinatari delle 350mila domande di contributo del Fondo di sostegno all’affitto che, con l’ultima legge di bilancio, ha subito il totale azzeramento. Il Fondo per il sostegno al pagamento dei canoni di locazione per le abitazioni prese in affitto da privati, relativo all´anno 2011, è stato praticamente azzerato anche in Abruzzo. Ogni anno dal 1999, circa 8000 famiglie abruzzesi hanno potuto beneficiare del contributo statale a fondo perduto: lo stato trasferiva alle regioni ed esse ai comuni. La finanziaria Berlusconi del 2011 ha tagliato del 93% il Fondo Sciale Affitti, al punto che l´annualità 2011 che doveva essere elargita alle famiglie entro la metà del 2012, vede per la nostra  Regione un trasferimento ridicolo di 187 mila euro, quando nel 2010 c´erano a disposizione e sono stati assegnati, 2 milioni e mezzo di euro per un fabbisogno di circa 8 milioni per tutta la regione.

Il taglio del Fondo è inaccettabile perché colpisce orribilmente la componente più vulnerabile della nostra Regione: anziani e famiglie monoreddito. Ad esempio la Regione ha, assegnato al comune di Pescara appena 41.000 (40.799,91) euro, mentre l´anno scorso erano 458.944 euro, e furono ripartiti fra le 684 famiglie ammesse in graduatoria. La riduzione sfiora il 90 per cento. Da un approssimativo calcolo, sui contributi concessi nel 2011 e il numero delle famiglie ammesse, ipotizzando che il contributo massimo che verrà erogato entro i primi mesi del 2013 non possa superare i 110 euro annui, contro i 986 euro dello scorso anno. Ogni famiglia potrà dunque beneficiare in media di 50-55 euro di contributo annuo. Praticamente, elemosina! In questo contesto appare davvero una beffa la volontà del Consiglio regionale abruzzese su proposta di PD e PDL di aumentare il canone per le case ATER.

La FNP e il SICET Abruzzo ritengono non più accettabile questa situazione e la disattenzione del Governo e della Regione nei confronti del settore delle locazioni per questo domani si mobiliteranno unitariamente a Pescara davanti alla Prefettura, e in tutta Italia, per  proporre misure a favore delle famiglie in difficoltà: proroga degli sfratti, fondo sostegno affitti, edilizia residenziale pubblica, il rilancio dei canoni concordati,convenzione nazionale, lotta all’evasione, detrazioni per gli inquilini, imu,fondo di garanzia e un piano città.

Lucio de Mattheis, FNP Abruzzo

Alberto Corraro, SICET Abruzzo

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