SI VUOLE VERAMENTE RAZIONALIZZARE. IL SISTEMA SANITARIO ABRUZZESE?...

SI VUOLE VERAMENTE RAZIONALIZZARE. IL SISTEMA SANITARIO ABRUZZESE?...

La CISL FP d’Abruzzo, dopo l’esito della riunione del tavolo tecnico ministeriale sul monitoraggio del rientro del debito sanitario, ritiene opportuno fare alcune considerazioni in ordine a due specifici obiettivi programmatici della gestione commissariale, che rappresentano ancora forti criticità perché irrisolti.

Il primo obiettivo riguarda la stesura degli atti aziendali da parte delle AA.SS.LL., da poco deliberati dai Direttori Generali, ed attualmente al vaglio per la eventuale validazione del Commissario ad Acta Giovanni Chiodi. I suddetti atti, secondo la CISL, vanno in contrasto con il Decreto 15/2011 dello stesso Commissario sulla determinazione del numero delle unità operative complesse (primari di reparto ) e dei dipartimenti aziendali.

Da un riscontro incrociato tra Decreto 15/2011 e gli stessi atti aziendali, il numero programmato dai Manager dei primari risultano essere nettamente superiori a quelli indicati nel Decreto, sul quale anche il Ministero ha già avanzato osservazioni: il numero dei  primari e dei dipartimenti programmati sono eccessivi rispetto al fabbisogno stimato per la regione Abruzzo. “Eccessive risultano anche essere il numero delle c.d. unità operative semplici (strutture operative più piccole di un reparto con a capo un dirigente medico o amministrativo di responsabilità elevata) da parte delle ASL, - continua la CISL Funzione Pubblica -, che hanno disatteso l’indicazione commissariale del Decreto 5/2011, secondo cui le strutture semplici, sanitarie ed amministrative, non possono essere più di due per ogni struttura complessa”.

Come si comporterà nel merito il Commissario Chiodi nel valutare la compatibilità degli atti aziendali rispetto ai Decreti 5 e 15? Smentirà se stesso o imporrà ai Direttori delle ASL di conformarsi alle indicazioni dello stesso Commissario?

Ogni elusione, rispetto agli “indirizzi commissariali”, tesa al mantenimento delle posizioni di potere acquisiti all’interno delle ASL, vanificherebbe il virtuoso processo di riqualificazione del sistema sanitario abruzzese. Le ripercussioni di questa eventuale mancata riqualificazione della spesa avrebbe ricadute negative sugli operatori del comparto (infermieri, tecnici, fisioterapisti, ausiliari), in termini di minore occupazione e reddito, e i maggiori oneri finanziari per sostenere  le posizioni di privilegio di primari e affini andrebbero ad incidere ulteriormente sulla tassazione dei cittadini abruzzesi.

La CISL FP non farà sconti a nessuno mantenendo un costante monitoraggio sui provvedimenti che il Commissario Chiodi intenderà adottare nel prossimo futuro.

Il secondo obiettivo sostanzialmente naufragato, perché bocciato sonoramente dal tavolo di monitoraggio, è il riordino della rete residenziale e semiresidenziale delle attività sanitarie ed assistenziali della Regione Abruzzo.

Su tale tema la CISL ha sempre espresso delle serie perplessità relative:

  1. La ripartizione dei posti letto per tipologia assistenziale troppo sbilanciato sull’assistenza sociale e poco su quella strettamente sanitaria riabilitativa,
  2. 2. L’esiguità delle tariffe, che non coprono i costi reali del relativo servizio sanitario,
  3. 3. Lo standard del personale non adeguato alle necessità del servizio.

Tutto ciò comporta pesanti ripercussioni sociali attraverso l’introduzione di una compartecipazione onerosa (ticket) a carico dell’utenza e soprattutto dell’utenza più debole, pensionati e disabili.

Le osservazioni della CISL sono state tutte puntualmente eccepite dal tavolo ministeriale, a tal punto da indurre il nuovo sub-commissario dott. Zuccatelli a dichiarare di voler rivedere totalmente il piano della residenzialità.

L’auspicio della CISL: è che il dott. Zuccatelli proceda all’attivazione del tavolo tecnico, istituito ad hoc dal Commissario Chiodi, con Decreto d’urgenza n° 5/2012 per riorganizzare in modo condiviso e partecipato la rete residenziale. Ma ad oggi, nonostante siano passati oltre 6 mesi, non è stato inspiegabilmente attivato.

La CISL FP, lo scorso 20 luglio, congiuntamente a CGIL  FP e UIL  FPL, ha chiesto al Commissario Chiodi, al sub-commissario Zuccatelli e al Direttore della Direzione Sanità Regionale dott.ssa Crocco un urgente incontro nel merito.

 

IL SEGRETARIO REGIONALE                                               IL  SEGRETARIO GENERALE

Davide   Farina                                                                    Vincenzo  Traniello

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