Una “Regione Amica” in Abruzzo

Una “Regione Amica” in Abruzzo

CGIL CISL e UIL ABRUZZO, e le categorie del Pubblico Impiego, hanno scritto una lettera al neo Presidente, Luciano D’Alfonso, sul disegno di riordino della Pubblica Amministrazione. Una riorganizzazione che per l’Abruzzo rappresenta una occasione di crescita, se si affronterà con una attenta lettura del territorio che individui i principali servizi richiesti sulla base della sua configurazione economica, sociale e produttiva.
“Devono essere individuati gli “ambiti ottimali” di allocazione delle funzioni, e di aggregazione dei comuni ( unioni e/o fusioni) per garantire la sostenibilità finanziaria dei servizi e la funzionalità delle politiche. Occorre verificare i flussi di spesa nelle singole amministrazioni, tra amministrazioni e “società in house” per programmare risparmi anche reinternalizzando servizi, per elaborare un piano coerente sull'utilizzo del personale e per salvaguardare i livelli occupazionali, - dichiara Maurizio Spina, Segretario Generale CISL AbruzzoMolise”.
In Abruzzo bisognerà affrontare un grumo complesso di questioni che ruotano intorno a funzioni, diritti di cittadinanza, prestazioni, livelli di assistenza, tempi di attesa, sovrapposizioni di competenze, individuazione dei centri di responsabilità, partecipazione dei cittadini, coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori.
“Vogliamo che si lavori per “una Regione amica”, efficiente e vicina ai cittadini e, per questo, CGIL CISL E UIL ABRUZZO ritengono fondamentale istituire subito una CABINA DI REGIA, costituita da rappresentanti delle istituzioni, della politica e delle parti sociali, che sia impegnato, in raccordo con le indicazioni del Governo, a valutare le funzioni da attribuire a ciascun livello amministrativo (comuni, Provincia-ambito, Unioni) e le ricadute sul versante dei servizi alle comunità' , - spiega Vincenzo Traniello, Segretario FP Abruzzo”.
“È un’operazione complessa quella di individuare i servizi richiesti in base al territorio, ridisegnare la rete dei servizi, individuare gli ambiti ottimali per l'esercizio delle funzioni, ridisegnare la rete dei servizi, applicare costi standard e centrali unificate di acquisti, definire i fabbisogni di competenze e le professionalità necessari garantendo flessibilità organizzativa, tenuta dell'occupazione, formazione e qualificazione del personale. In sostanza un vero e proprio io“piano industriale” dei servizi nella nostra Regione, - concludono i due Segretari”.


Il Segretario FP Abruzzo, Il Segretario CISL AbruzzoMolise
Vincenzo Traniello, Maurizio Spina

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