Dec14

PAGARE IN CONTANTI: MA È PROPRIO VERO CHE SI RISPARMIA?

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PAGARE IN CONTANTI: MA È PROPRIO VERO CHE SI RISPARMIA?
Ecco perché la moneta elettronica è più conveniente
 

Non c’è niente da fare! Nonostante la norma che nel nostro Paese ha imposto a commercianti e professionisti di dotarsi del POS per consentire al consumatore di pagare con bancomat e carte di credito quando la somma è superiore ai 30 euro, l’uso della moneta elettronica nel nostro Paese non è aumentato.

 

Quali sono le cause?

È la convinzione che, pagando in contanti, pagando cioè con banconote e monete, si riesca a tenere più sotto controllo la propria situazione economica. Non è così!

 

Ecco i vantaggi derivanti dall’utilizzo della moneta elettronica:

·         riduzione dei prelievi

·         riduzione della possibilità di subire un furto

·         diminuzione della possibilità di perdere il denaro contante

·         maggior controllo della propria disponibilità economica, perché tutte le spese sono registrate.

Inoltre, le commissioni per l’uso del bancomat e della carta di credito si sono sensibilmente ridotte, ammontando, rispettivamente, allo 0,20-0,30% dell’importo da pagare, mentre il contante tra indennità di cassa, trasporto e sicurezza costa circa 10 miliardi l’anno, che in parte è a carico delle banche che a loro volta lo caricano sui clienti.

 

Vero è che i costi del POS si aggirano in media sui 2.000 euro l’anno, comprendendo l’installazione, il canone annuale e il noleggio della macchinetta, ma è anche vero che i costi del commerciante vengono poi scaricati sul prezzo di vendita del prodotto che viene acquistato dal consumatore, sia che usi sia che non usi le carte di pagamento.

Un emendamento alla Legge di stabilità in discussione prevede l’introduzione della possibilità di pagare con le carte di pagamento anche importi di 5 euro e sanzioni per i commercianti/professionisti che non si dotano del POS e non consentono ai consumatori il pagamento con la moneta elettronica. Del resto la norma sull’obbligo del POS in vigore dal 2014 senza sanzioni non ha avuto quel potere deterrente che ci si attendeva.

Vedremo se tale emendamento entrerà a far parte dell’impianto della nuova Legge di stabilità.

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