Sep09

Imprese under 35 nel secondo trimestre 2016

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Imprese under 35 nel secondo trimestre 2016

Unioncamere ha pubblicato il rapporto sulle imprese under 35 nel secondo trimestre 2016.

Si conferma anche nel periodo aprile - giugno 2016 la vocazione imprenditoriale dei giovani sotto i 35 anni.  Commercio, ristorazione, servizi, costruzioni, agricoltura e poi l’industria  manifatturiera: sono queste le attività che attirano di più i giovani imprenditori.

31 mila sono le nuove imprese giovani, il 31,6% del totale di tutte le nuove imprese  iscritte  nei Registri delle Camere di Commercio, a fronte di 10 mila imprese giovani cessate, il 17,4% del totale.

Un bilancio nettamente positivo, che supera le 20 mila unità ed è pari al 54,1% del saldo complessivo delle imprese italiane.

In sostanza i giovani under 35 hanno voglia d’impresa e riescono a mettere in piedi aziende  più stabili e resistenti rispetto a tutte le altre. L’alta natalità e la bassa mortalità delle loro aziende producono un effetto sorprendente:  il saldo complessivo, cioè quel che resta tra imprese che nascono ed imprese che muoiono, rivela che finalmente l’attività imprenditoriale torna decisamente a crescere, ed il merito è soprattutto dei giovani, visto che una nuova impresa su due nasce per iniziativa degli under 35.

Le imprese giovani.  E’ il mezzogiorno, questa volta, a distinguersi nettamente, in modo positivo, rispetto al centro ed al nord del paese.  Le imprese giovani crescono soprattutto al sud, con un saldo di 8.366 unità, oltre il 40% di tutte le imprese under 35.

Tuttavia, nel meridione ci sono regioni che crescono più delle altre.  Tra queste c’è il  Molise, che  registra una grande vitalità dei giovani imprenditori; è grazie al loro impulso che il saldo delle imprese giovani è molto alto, ed arriva a sfiorare il 60% del totale.

Sul fronte opposto c’è l’Abruzzo, dove il saldo delle imprese di under 35, pur positivo,  è pari al 48,1% del totale, inferiore alla media nazionale.

 

Le province.   In assoluto, una delle province a maggior vocazione giovanile è Isernia, dove  i giovani imprenditori attualmente rappresentano il 13% del totale, contro il 9,6% della media nazionale.  Anche Campobasso, con il 10,1 conferma la vitalità della regione Molise.

In  Abruzzo la distanza tra territori è meno marcata: sono  sopra la media nazionale  L’Aquila  (10,5%),  Pescara (10,1%) e Teramo (9,9%). Sorprende invece Chieti, la provincia con il più importante sistema industriale, che registra solo l’8,3% di imprese guidate da giovani.

 

Monica De Vito - Maurizio Spina

Coordinamento Giovani CISL AbruzzoMolise- Segretario Generale CISL AbruzzoMolise

 

 

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