Più velocità e impegno di tutti per far ripartire il Molise

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  • Modificato il: Lunedi, 27 November 2017
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Istruzioni

Restano in sofferenza le imprese edili e quelle commerciali, aumentano le crisi temporanee d'impresa;  scendono, ed è una buona notizia, quelle strutturali. 

E’ l’Osservatorio Inps che conferma la  discesa degli interventi complessivi di cassa integrazione in Molise. Salgono solo l'ordinaria, a Campobasso e la deroga ad Isernia.

Eppure una piccola ripresa è in atto.  Lo segnala anche Bankitalia, che nota  il miglior andamento delle medie e grandi imprese con vocazione all’export, mentre registra una sofferenza delle piccole aziende, che non possono ancora beneficiare di una ripresa dei consumi interni.

Nascono nuove aziende, sono di più di quelle che cessano l’attività, anche se il saldo positivo è determinato solo dalla vivacità imprenditoriale di Isernia.  A Campobasso il sistema delle imprese non si muove, resta fermo.

In attesa dei dati Istat sull’occupazione registriamo intanto una crescita fortissima dei contratti a termine (15 mila tra gennaio e settembre) ed uno spostamento, positivo,  del tempo indeterminato.  Cresce, troppo lentamente, l’apprendistato.  

Il mercato del lavoro regionale è in movimento, offre più occasioni, ma non lavoro  stabile, non si consolida. Non è difficile allora prevedere una caduta dell’occupazione nell’ultimo trimestre dell’anno, solitamente negativo, quando migliaia di contratti a termine andranno in scadenza.

E’ una situazione incerta, contraddittoria, che va sbloccata.

Si tratta di mettere in moto finalmente una macchina regionale che stenta a partire - dichiara Gianni Notaro, segretario generale aggiunto Cisl Abruzzo Molise.  Bisogna  rendere accessibile il credito alle piccole, imprese, in particolare a quelle artigiane.   Vanno incentivate le start-up e le nuove iniziative imprenditoriali, soprattutto giovanili e femminili.  Per  attrarre nuovi  investimenti è necessaria anche la  Zona economica speciale (ZES).      Devono subito partire gli interventi nelle aree di crisi, complessa e non complessa, favorendo insediamenti e promuovendo  formazione e riqualificazione per  accelerare il reimpiego di chi ha perso il lavoro.

Allora, insieme alle  leggi nazionali, tocca a noi accompagnare sul territorio, con interventi certi, concreti, strutturali, il cammino delle nostre imprese.  E’ quello che diremo, con la forza delle nostre proposte, nei prossimi giorni alla Regione.”

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