La mobilitazione dei dipendenti del Pubblico impiego

La mobilitazione dei dipendenti del Pubblico impiego

Più di mille tra lavoratrici e lavoratori del pubblico Impiego oggi hanno riempito Piazza Italia a Pescara per chiedere al Governo di rinnovare i contratti di lavoro e il riconoscimento delle professionalità.

Dal Trentino alla Sicilia in tutte le regioni italiane i dipendenti pubblici hanno affollato le Piazze per reclamare il rispetto del loro lavoro che quotidianamente svolgono nella sanità, nei comuni, in Regione e negli enti centralizzati a favore dei cittadini e delle imprese.

C’è bisogno di cambiare l’organizzazione e la gestione dei servizi pubblici ma non di smantellarli . Nessun ente, dallo Stato a quelli locali, può pensare di migliorare l’efficienza dei servizi e della pubblica amministrazione negando i diritti ai suoi dipendenti.

L’Abruzzo vuole diventare un modello di efficacia, di efficienza e di trasparenza dell’azione amministrativa perché il lavoro pubblico può diventare un motore di sviluppo del territorio se offre a cittadini e alle imprese servizi di qualità, veloci e innovativi.

Sono intervenuti tante lavoratrici e lavoratori della polizia provinciale, gli addetti della sanità, del terzo settore, quelli del Corpo Forestale dello Stato, i precari, i lavoratori di ministeri, delle agenzie fiscali, delle comunità montane, della regione e dei comuni,  e di tutte le categorie del mondo del lavoro dei servizi pubblici.

Le voci della Piazza hanno denunciato la carenze di organico, le vertenze aperte nella e con la Regione Abruzzo per la sua riorganizzazione, una riforma delle Province  che non decolla per la mancanza di risorse, e i consorzi industriali che, nonostante la riorganizzazione, non riescono ad essere attrattivi per l’insediamento di nuove azienda con l’offerta di servizi adeguati, un processo di riordino sanitario che crea disagi ai dipendenti e ai pazienti.

Porteremo al Prefetto le nostre richieste e le nostre proposte per la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione dei servizi pubblici perché non bastano le leggi. È necessario costruire modelli organizzativi moderni in ogni comparto pubblico puntando sui dipendenti.

Le conclusioni di questa giornata storica per l’Abruzzo e per il lavoro pubblico sono state affidate al Segretario Nazionale della UILPA, Nicola turco

I lavoratori pubblici dell’Abruzzo sono stanchi delle promesse voglio scelte concrete che qualifichi il lavoro pubblico e restituisca dignità alle dipendenti e dipendenti della Pubblica Amministrazione.

Solo attraverso il confronto si possono ricercare  soluzioni condivise ed eque e la predisposizione di un piano di assunzioni per sanare la mancanza di personale di tanti enti e strutture e per stabilizzare le lavoratrici e i lavoratori precari.

La  FP CGIL, la CISL FP, la UIL FPL, la UIL PA e la  UGL hanno manifestato  perché credono nella riorganizzazione dei servizi pubblici e non bastano le leggi, ma  bisogna puntare sul personale. È necessario costruire modelli organizzativi moderni in ogni comparto pubblico, che valorizzi le competenze dei lavoratori, e per premiare il lavoro della stragrande maggioranza dei lavoratori pubblici che quotidianamente svolgono correttamente il loro lavoro.

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