Analisi Molise 18.03.2016

Voto
0.0/5 rating (0 votes)
  • Modificato il: Lunedi, 21 Marzo 2016
  • 2.84 MB
  • Scaricato: 1000
  • Copyright Cisl Abruzzo. Tutti i diritti riservati

Istruzioni

Il Molise è la regione più colpita dalla lunga recessione iniziata nel 2008.
Nonostante la ripresa del prodotto interno lordo, rilevata dall’Istat già a partire dal 2014, i sei anni di continue flessioni hanno lasciato una grave lacerazione all’interno della società. I redditi sono sensibilmente più bassi rispetto alla media nazionale, ma ancor più grave è il solco che divide gli stessi cittadini: il 70% della popolazione non arriva a percepire nemmeno il 40% del reddito regionale.
4 famiglie su 10 sono a rischio di povertà o di esclusione sociale.
La crisi ha ridotto le risorse ed il potenziale produttivo della regione.
La caduta della domanda interna e la flessione degli investimenti hanno contribuito ad indebolire il sistema delle imprese, che si è rivelato poco competitivo. Moltissime aziende sane, non solo quelle inefficienti, non sono state in grado di superare un periodo di recessione così lungo e impegnativo.
Particolarmente grave è la situazione del settore edile, che ha perso la metà degli addetti.
Scende sensibilmente la cassa integrazione, si dimezza l’ordinaria, va esaurendosi la deroga, resta solo un’impennata della straordinaria nell’area di Campobasso.
Il 2014 segna la svolta anche per l’occupazione, che torna a risalire. Ma oggi, rispetto ai livelli del 2008, mancano ancora 11 mila posti di lavoro. Crescono finalmente i contratti a tempo indeterminato, a fronte di una dinamica molto debole dei contratti a termine. Il tasso di attività, che registra le persone che lavorano, o vorrebbero lavorare, è ancora troppo lontano dalla media nazionale.
Negli ultimi anni, molti paesi europei hanno deciso di mettere in atto misure di politica industriale per rilanciare lo sviluppo. In Italia l’intervento pubblico a sostegno delle imprese è stato invece drasticamente ridimensionato, a scapito soprattutto del meridione.
In questa situazione, la Cisl molisana ritiene indispensabile una riqualificazione del modello di specializzazione produttiva: è necessario sostenere i processi di aggregazione delle piccole imprese e favorire l’insediamento delle medie aziende, orientate verso mercati esterni; è urgente puntare al potenziamento della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico; vanno infine migliorate le condizioni di accesso al credito e ai mercati dei capitali.

La CISL AbruzzoMolise si sta adeguando al Regolamento Europeo 2016/679 in materia di protezione dei dati personali. Piu informazioni. Accetto i cookies da questo sito. Accetto