Conferenza stampa CGIL-CISL-UIL Abruzzo 17.05.2014

Pubblicato il Lunedi, 19 May 2014

L'Abruzzo ha bisogno di crescere. Il Prodotto interno lordo è crollato dell’8% dal 2008. Negli ultimi 6 anni il mercato del lavoro ha perso quasi 30 mila occupati: erano 518 mila nel 2008, sono scesi a 490 mila l’anno scorso. Il tasso di occupazione scende ancora di 2 punti rispetto al 2012, i disoccupati, oggi, sono esattamente il doppio, 63 mila. Anche nell’ultimo anno, a fronte di un calo generalizzato nel resto del paese, in Abruzzo sono aumentate le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni. Siamo passati da 32 milioni di ore nel 2012 a 37 milioni nel 2013. Dati di una economia regionale in crisi profonda, anche le esportazioni, che in passato erano significative, sono in forte rallentamento, in modo particolare i settori farmaceutico, tessile e dei mezzi di trasporto.
Oggi, presso la Sala della Figlia di Iorio della Provincia di Pescara, CGIL-CISL-UIL Abruzzo hanno presentato il documento di proposte per lo sviluppo e il futuro dell’Abruzzo alle forze politiche impegnate nella campagna elettorale del 25 maggio per l’elezione del Presidente della Regione.
C' é bisogno di affrontare subito l'urgenza di lavoro, di creare lavoro per i giovani, investendo nei settori produttivi, nei servizi, nel sociale, in ambiente e cultura, attuando politiche capaci di attrarre investimenti nella nostra terra.
Chi governerà la regione dovrà affrontare subito le conseguenze della crisi economica, coniugando le risorse proprie con quelle straordinarie europee e nazionali per la coesione, con la capacità di intercettare anche le risorse comunitarie dirette. Fondamentale resta comunque che le entità complessive dei fondi non siano inferiori rispetto alla precedente programmazione.
L’Abruzzo disegna il suo futuro in quanto Regione Europea. In questa direzione si pongono i progetti della Macro Regione Adriatica-ionica e la proposta di inserimento della Civitavecchia-Roma-Abruzzo-Ploce nei corridoi europei. È necessario costituire subito un unico ufficio della programmazione, centro di “governo” dei diversi fondi europei da spendere con un attento approccio multifondo.
È necessario un riassetto istituzionale del territorio regionale, per la sua complessità determinata dalla gran parte di zone montane, per assicurare una gestione associata di servizi e funzioni comunali garantendo i servizi essenziali ai cittadini. L’Abruzzo ha bisogno di essere un sistema in rete, che si deve estendere anche alle Regioni confinanti (Molise-Marche -Lazio), una rete dei comuni, del sistema produttivo, e del sistema dei servizi. L'Abruzzo ha bisogno di una profonda politica riformatrice.
Il primo obiettivo istituzionale e civile che la neo Giunta dovrà costruire è quello di una regione trasparente e partecipata. Avviare una progettazione e attuazione delle politiche pubbliche con il dialogo tra amministrazione e comunità, un governo regionale partecipato. Garantire pluralismo e partecipazione senza subire i freni di una generale crisi istituzionale che fatica a trovare vie d'uscita.
Le riforme da avviare in Abruzzo hanno come obiettivo quello di creare lo sviluppo per un lavoro stabile e diffuso. La Regione ha l’obbligo di regolamentare, in modo affidabile, stabile e programmato tutti gli interventi a sostegno dell’occupazione. Va varato subito, un pacchetto urgente di interventi, con adeguate coperture finanziarie , finalizzato a favorire l’occupazione di: a) giovani e donne; b) disoccupati di lunga durata; c) lavoratori over 50 che hanno perso il posto di lavoro che hanno bisogno di piani straordinari di riqualificazione.
C’è assoluto bisogno di interventi immediati e strutturali per avviare la costruzione di un sistema di welfare regionale, che risponda alle esigenze reali dei cittadini abruzzesi. I problemi legati alla non autosufficienza, all’esclusione sociale ed alla povertà vanno affrontati dotando l’Abruzzo di una legge regionale per cominciare a intervenire sulle gravi diseguaglianze che affliggono la nostra Regione.
La legge n. 40 per lo sviluppo rappresenta un importante strumento, da potenziare, per il governo del territorio. Poli di innovazione, reti di impresa e contratti di programma possono rappresentare un importante volano per lo sviluppo, se insieme cresce la cultura della cooperazione tra piccole e grandi imprese e la capacità di fare alleanze con altre Regioni italiane ed europee.
La ricerca è il motore dello sviluppo e dell'occupazione di qualità di cui l'Abruzzo ha bisogno, la presenza sul territorio regionale di centri a specializzazione diversa va valorizzata costruendo un sistema regionale, in rete, e con i centri nazionali ed europei, attraverso una specifica legge.
L’Abruzzo è regredito anche sotto il profilo della qualità ambientale. Va affrontata insieme l'emergenza ambientale e l'emergenza sociale in quei territori coinvolti nei fenomeni di disastri ecologici. Si tratta di sviluppare una seconda industria che renda fruibile questo patrimonio naturale e culturale, collegandolo con un’attività turistica strutturata, capace di coordinare offerta alberghiera, gastronomica, trasportistica attorno ai beni naturali e culturali della regione. La seconda industria abruzzese fondata sulla valorizzazione di natura e cultura dovrà altresì avere un respiro europeo, anche in riferimento a strumenti come la carta europea del turismo sostenibile.
La ripresa economica del Paese, e ancor di più della Regione, ha bisogno di credito e di un nuovo modello di banca, più attenta alle esigenze del territorio. In Abruzzo assistiamo a un profondo mutamento. Si propone pertanto di costituire un osservatorio regionale su credito, il ridisegno del ruolo della Fira, in funzione dello sviluppo creditizio a favore delle PMI, una nuova politica sui consorzi Fidi, una sede di confronto tra le quattro fondazioni di origine bancaria presenti in regione.
Un settore, quello delle società partecipate, completamente da riorganizzare, anche alla luce dei provvedimenti assunti dal Governo. Si riportano i principali settori di intervento urgenti a partire dalla riforma dei Trasporti per la realizzazione di un’unica azienda pubblico-privata. La nuova Giunta, dovrà garantire certezza dei tempi e degli strumenti a disposizione.
Il Sistema universitario svolge un ruolo determinante nell’ambito dello sviluppo economico e sociale dell’Abruzzo ed in un periodo di evidenti e gravi carenze di risorse economiche pubbliche, necessita di una ottimizzazione che punti a creare poli di eccellenza.
Occorre ridurre strutturalmente la tassazione sul lavoro e superare definitivamente l’aliquota unica favorendo gli scagioni reddituali medio bassi in favore delle famiglie, dei lavoratori e dei pensionati. La riduzione della pressione fiscale aggiuntiva non può che essere obiettivo fondamentale nelle politiche regionali, insieme alla lotta all’evasione fiscale.
Una particolare attenzione va posta alla ricostruzione della Città capoluogo e dei comuni del cratere, non solo da un punto di vista urbanistico e delle abitazioni ma anche per quel che riguarda l’aspetto economico e sociale. La ricostruzione diventa anche una “buona prassi” per tutta la Regione sul tema di appalti e legalità, ed un volano per la ripresa dell’edilizia.
L’obiettivo della riduzione dei costi della politica deve continuare sulla strada già intrapresa, quella di una drastica diminuzione di Consigli di amministrazione, di Enti e società collegate oltre che di una riduzione del numero dei Dirigenti sia nell’Ente Regione che negli Enti partecipati.
L’Abruzzo ha bisogno di una nuova “governance”, di grande responsabilità e di un’efficacia politica riformatrice. Vanno in questa direzione la nostra azione responsabile, la nostra strategia partecipativa le nostre proposte e iniziative di impegno per l’Abruzzo.
CGIL CISL UIL intendono essere una risorsa preziosa per ogni azione di politica riformatrice, infatti hanno inviato ai candidati Governatori, (Maurizio Acerbo - Gianni Chiodi - Luciano D’Alfonso – Sara Marcozzi) il documento con le proposte per lo sviluppo ed il futuro della nostra Regione e accompagnato da una richiesta di un incontro e di confronto, che avverrà nei prossimi giorni.
I segretari Generali Cgil Cisl Uil Abruzzo
Gianni Di Cesare - Maurizio Spina - Roberto Campo

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