Segnali che ci ridanno fiducia ma è un andamento che deve trovare conferma

Segnali che ci ridanno fiducia ma è un andamento che deve trovare conferma

Oggi a Vasto si è svolta l’Assemblea Organizzativa della CISL AbruzzoMolise, alla presenza del Segretario Nazionale, Gigi PETTENI.

“Quella di oggi è stata un’occasione importante per la vita dell’organizzazione, a due anni dal Congresso, per fare il punto sul processo di regionalizzazione che ha coinvolto i due territori regionali, - così Maurizio Spina ha aperto i lavori della giornata. Vogliamo dare vita ad un’organizzazione capace di rispondere ai nuovi bisogni e che sappia guardare al futuro assumendosi le proprie responsabilità, - cosa che ha già fatto quando ha assunto la decisione di creare un’unica struttura interregionale”.

Sono tante le vertenze territoriali e aziendali aperte, ma dagli ultimi dati elaborati dall’Ufficio Studi “M.Ciancaglini” della CISL AbruzzoMolise emerge qualche segnale debole di ripresa economica da verificare nelle prossime rilevazioni.

Secondo i dati Istat del II trimestre 2015, le persone occupate sono aumentate in tutti i settori, tranne nei servizi in Abruzzo e nell’agricoltura in Molise. Il tasso di disoccupazione migliora in Molise restando ben lontano dai valori precedenti alla crisi, invece in Abruzzo continua ad crescere il numero delle persone che cercano occupazione.

Analizzando con la lente d’ingrandimento i dati occupazionali, emerge, secondo l’Inps, che nei primi 9 mesi di quest’anno si conferma l’incremento dell’occupazione, che sale soprattutto grazie ai nuovi contratti a tempo indeterminato, spinti dagli incentivi del Jobs act. Un’evoluzione confermata dai dati delle comunicazioni obbligatorie dove il numero dei rapporti di lavoro attivati è superiore a quelli cessati e alle assunzioni avviate un anno fa. Sono segnali che ci ridanno fiducia ma è un andamento che deve trovare conferma negli ultimi mesi dell’anno. La nuova occupazione è stabile, ma è in gran parte sostitutiva e non aggiuntiva rispetto ai livelli dei periodi precedenti.

I dati macroeconomici ci dicono che le esportazioni in Abruzzo hanno ripreso a crescere, in particolare nel settore dei mezzi di trasporto; sono inoltre aumentate le vendite all’estero di macchinari e prodotti farmaceutici. In Molise, invece, salgono le esportazioni dei prodotti chimici e di quelli alimentari.

Dal punto di vista degli ammortizzatori sociali in Abruzzo e in Molise continua il crollo della cassa integrazione. Il ricorso agli ammortizzatori in deroga è oramai molto limitato anche per effetto delle nuove regole introdotte dal Governo. Sono 42 mila i cittadini abruzzesi che hanno potuto contare, nei primi 8 mesi di quest’anno, su interventi a sostegno del reddito (CIG, Indennità di mobilità, Aspi e Mini ASpi e Naspi-Dis Coll). Le imprese abruzzesi non hanno ancora superato i momenti difficili e, tra gennaio e settembre, il dato delle procedure concorsuali (un cinquantina tra fallimenti e concordati), pur in discesa, si mantiene sostenuto, molto più che nel resto del paese. Invece in Molise le procedure fallimentari sono in aumento anche quest’anno.

Da un recente ricerca di Unioncamere è emerso un dato che tinge di rosa le due regioni: la presenza femminile nelle imprese è molto alta: il Molise e l’ Abruzzo, insieme alla Basilicata, guidano la classifica per il tasso di femminilizzazione dell’economia, con valori compresi tra il 25 e il 28%. A livello provinciale, in vetta alla graduatoria si incontrano Chieti e le due province molisane, Isernia e Campobasso, con tassi superiori al 28%.

“Sono dati che purtroppo trovano un muro: la mancanza di risorse. I bilanci regionali non hanno risorse sufficienti da destinare al sociale e allo sviluppo, - continua SPINA nell’approfondimento -. Per incoraggiare la crescita, in Abruzzo e in Molise, è necessario utilizzare al meglio le risorse della nuova programmazione 2014-2020, perché rappresentano un’importante opportunità per vincere la sfida della competitività e creare nuova e buona occupazione.”.

“L’Abruzzo e il Molise devono lavorare sulla strada delle riforme, con maggiore coraggio e decisione, per produrre i primi risultati: il recupero di risorse, riduzione degli sprechi e delle inefficienze. Questo potrà avvenire solo se si apre un nuovo percorso incentrato sul confronto a tutto campo con imprenditori e istituzioni, locali e regionali. Ai due Presidenti delle Giunte regionali chiedo di sottoscrive con le forze sociali un patto di impegni per l’occupazione e lo sviluppo: Patto per l’attrazione di nuovi investimenti.- ha sottolineato Spina nel suo intervento davanti ai circa duecento lavoratori e pensionati presenti oggi al meeting della Cisl”.

Il Segretario Confederale Petteni ha riportato l’attenzione ai temi di carattere nazionale ma soprattutto sulla riforma riorganizzativa, che ha interessato in primis l’Abruzzo e il Molise con la costituzione di un’unica struttura sindacale. “La Cisl vuole essere all’altezza delle sfide del XXI secolo. La crisi economica e finanziaria ha mutato notevolmente lo stato sociale italiano. La CISL si auto-riforma, senza abbandonare i valori storici dell’organizzazione, per rispondere ai processi di cambiamento e rilanciare l’azione di tutela e di rappresentanza nei territori e nei luoghi di lavoro. Il cambiamento è quell’occasione che nessuno può perdere per consegnare un futuro migliore e, soprattutto, sicuro ai nostri giovani che oggi sono ai margini della società, - ha concluso così Petteni i lavori della giornata.

 

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