Prende vita la riforma dei trasporti in Abruzzo, ma la politica faccia appieno la propria parte

Prende vita la riforma dei trasporti in Abruzzo,  ma la politica faccia appieno la propria parte

In questi giorni, la nuova Azienda unica di trasporto regionale, formata da Arpa, Sangritana e Gtm, sta prendendo forma anche a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio regionale del piano di fusione.

             Il piano di razionalizzazione delle Società si conclude con la costituzione di TUA spa (Trasporto Unico Abruzzo) con un capitale sociale di 39 milioni di euro, 1613 dipendenti, 890 autobus e 37 milioni di chilometri annui percorsi, con un valore della produzione di oltre 142 milioni di euro. Resta da definire il capitolo relativo al trasporto pubblico locale su ferro, in attesa di una auspicata e più volte richiesta intesa programmatica tra la Divisione Regionale di Trenitalia ed il ramo ferroviario dell’Azienda Unica.

            “Una riforma, quella del TPL, che giunge al traguardo dopo 10 anni di intenso  lavoro e che ha visto la FIT e la CISL impegnati in prima linea per superare tutti quegli ostacoli che impedivano il processo di cambiamento. - dichiarano Spina e Di Naccio”.

            “Ma la CISL e la FIT non hanno finito la loro missione. Adesso inizia la fase delicata relativa all’armonizzazione della contrattazione di secondo livello, oltre alla necessità di prevedere un servizio efficiente ed efficace, - continuano i due Segretari Generali. Alla fine del processo di riforma l’Azienda unica deve essere competitiva non solo al livello regionale ma anche nazionale. Questo processo di fusione rappresenta una vera e propria svolta nel settore del trasporto su gomma, con una forte attenzione ai livelli occupazionali, ai servizi al cittadino e supera le dimensioni campanilistiche in una logica di rete, attraverso l'ottimizzazione delle risorse, la pratica indispensabile tesa all’ottenimento di economie di scala, il rinnovo del parco mezzi e delle tecnologie collegate, con una offerta flessibile in rapporto ai bisogni e alla domanda.

            Con un quadro di risorse pubbliche in calo è necessario prevedere e rendere vincolanti criteri di premialità sull'efficienza, l’efficacia e la qualità del trasporto, avendo ben a mente i fabbisogni di mobilità che vanno coniugati con la logica dei costi standard. Sul versante tariffe si dovrà tendere verso un sistema tariffario integrato regionale, cioè un unico titolo di viaggio per una pluralità di sistemi di trasporto, - concludono Di NACCIO e SPINA”.

            Per Di Naccio e Spina “alla responsabilità delle Organizzazioni sindacali deve corrispondere un eguale ed altrettanto responsabile atteggiamento della politica regionale che, oltre a confermare la strategicità del TPL anche attraverso l’adeguata contribuzione con fondi propri, già decurtati di circa 10 milioni di euro e per i quali non sono ipotizzabili ulteriori tagli, deve dare dimostrazione di coerenza portando avanti politiche di risanamento per le quali non sono ammessi cedimenti”.

    

 Il Segretario Generale FIT                            Il Segretario Generale CISL

        Alessandro Di Naccio                                     Maurizio Spina 

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