Giu10

Le relazioni sindacali al Comune di Vasto erano diventate un optional!

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Le relazioni sindacali al Comune di Vasto erano diventate un optional!

Il Comune di Vasto in data 7 gennaio 2016 trasmetteva il Regolamento di Polizia Locale (allegato alla Delibera di Giunta Comunale n. 420 del 16.12.2015).
La CISL FP, con nota inviata a mezzo PEC il 12 gennaio 2016, riscontrava la nota n° 540 del 7/01/2016 e chiedeva un incontro sindacale per illustrare le proprie osservazioni al  “Regolamento del Corpo di Polizia Locale”.
Il Comune di Vasto, nella persona del Sindaco La Penna non ha mai dato riscontro alla detta richiesta!
In data  29/01/2016, durante l’incontro sindacale convocato per la sottoscrizione del contratto economico definitivo per l’anno 2015, il segretario Regionale della CISL F.P. ha chiesto esplicitamente al Segretario Comunale notizie in ordine alla alla richiesta del 12/01/2016.

Il Segretario Comunale alla presenza di tutte le persone convocate per la riunione ha detto che “il Sindaco non intendeva accogliere la richiesta di incontro sindacale ma avrebbe comunicato con nota ufficiale che si concedevano altri 15 giorni alle sigle sindacali per trasmettere le osservazioni al regolamento già approvato”.

Con nota n° 4837 del 1 febbraio 2016 il Sig. Sindaco di Vasto invitava una sigla sindacale a presentare per iscritto le osservazioni e le proposte modificative.

La CISL FP ha preso contezza delle citata nota 4837/2016 ed ha provveduto a presentare le proprie osservazioni.
Osservazioni al citato regolamento supportate dalla giurisprudenza amministrativa:   
Per la figura di Vice Comandante vedasi Tar Campania, Napoli, sez. V, 3 aprile 2006 n. 3316);
Per l’Ufficio Comando  vedasi Cons. Stato, V, 4 settembre 2000 n. 4663;
Per il Comandante del Corpo di Polizia Locale  si ribadisce quanto osservato dalla CISL FP a febbraio 2016 e che per chiarezza si trascrive integralmente:

Comandante del Corpo Polizia Locale
Il quadro prospettato nel regolamento approvato dalla Giunta Comunale è completamente errato.
Il Consiglio di Stato ha più volte affermato che  
a) in merito alla posizione del Corpo rispetto alle altre strutture amministrative comunali, stante l'ampia discrezionalità di cui dispongono i Comuni in ordine al tipo concreto di organizzazione del corpo dei vigili urbani in virtù dell'art. 7 l. 7 marzo 1986, n. 65, la circostanza che quest'ultimo sia posto alle dirette dipendenze del sindaco non lo qualifica come struttura di massima dimensione, ben potendo accadere che la mera mancanza di livelli direttivi intermedi tra il sindaco stesso ed il responsabile del servizio di polizia municipale determini il riconoscimento, in capo a detto corpo, di un maggior rilievo rispetto alle altre quanto ad autonomia e dimensione (Cons. St., Sez. V, 17 maggio 2012, n. 2817; 24 ottobre 2001, n. 5598). Inoltre, il Corpo di polizia municipale rappresenta un'entità organizzativa unitaria ed autonoma da altre strutture organizzative del Comune. Tale Corpo è costituito dall'aggregazione di tutti i dipendenti comunali che esplicano, a vari livelli, i servizi di polizia locale e al cui vertice è posto un comandante, anche egli vigile urbano, che ha la responsabilità del Corpo e ne risponde direttamente al Sindaco. Ciò premesso, la polizia municipale, una volta eretta in Corpo, non può essere considerata una struttura intermedia inserita in una struttura burocratica più ampia; né attraverso un simile incardinamento, può essere posta alle dipendenze del dirigente amministrativo che dirige tale più ampia struttura (Cons. St., Sez. V, 27agosto 2012, n. 4605).
b)- quanto, invece, al ruolo e all’autonomia del Comandante del Corpo l'art. 9 l. n. 65/1986, prevede che il comandante della polizia municipale è responsabile verso il sindaco, il quale a sua volta è l'organo titolare delle funzioni di polizia locale che competono al Comune (artt. 1 e 2); conseguentemente porre il comandante della polizia municipale alle dipendenze di un funzionario del Comune equivale a trasferire a quest'ultimo funzioni di governo che per legge competono al sindaco (Cons. St., sez. V, 17 maggio 2012, n. 2817 nonché nr. 2607/2013).
c)- in ordine alla natura della relazione tra Sindaco e Comandante, l’art. 9 l. n. 65/1986 istituzionalizza una diretta relazione tra il sindaco ed il comandante della polizia municipale, finalizzata ad assicurare, all’autorità posta al vertice dell’Amministrazione ed in relazione ai poteri ed ai compiti ad essa conferiti dai precedenti articoli 2 e 3, il diretto controllo dei profili organizzativi e funzionali del servizio (addestramento, disciplina, impiego tecnico-operativo) che presentano la maggiore specificità e delicatezza, proprio indipendentemente dalla collocazione del servizio stesso all’interno del modello organizzativo prescelto dall’Ente nell’esercizio del suo potere di autorganizzazione (Cons. St., Sez. V, 7 febbraio 2003, n. 644);
d)- quanto, invece, alla provenienza del Comandante, al vertice del Corpo di Polizia municipale è posto un comandante, anche egli vigile urbano, che ha la responsabilità del Corpo e ne risponde direttamente al Sindaco. Tale posizione, deve aggiungersi, non è affidabile ad un dirigente amministrativo che non abbia lo status di un appartenente al Corpo di polizia municipale. (Cons. St., sez. V, 27 agosto 2012, n. 4605; sez. V, 4 settembre 2000, n. 4663)”.
Ne consegue che risulta illegale il conferimento della P.O. ovvero della responsabilità del servizio da parte di un dirigente comunale.
La responsabilità del servizio può essere attribuita, eventualmente, per incarichi diversi da quelli propri del Comandante del Corpo.
Con l’attribuzione del servizio o della P.O., poi, il Comandante risulterebbe soggetto alla valutazione del dirigente con l’assoluta compromissione della sua autonomia.


La CISL FP nell’illustrare le osservazioni reiterava la richiesta d’incontro al fine di migliorare il regolamento del Corpo di Polizia Locale approvato con Delibera di G.C. N. 420 del 16.12.2015.

Dopo circa 4 mesi il Sindaco Luciano La Penna ha, con nota n° 26896 del 27 maggio 2016, ritenuto opportuno rispondere solo ad alcune osservazioni, tra l’altro di secondaria importanza, che ha presentato la CISL FP ignorando le principali problematiche evidenziate dall’Organizzazione.

La CISL FP, dunque,  non può che stigmatizzare il comportamento del Sindaco La Penna che tra pochi giorni dovrà, tra l’altro, passare la mano al vincitore del ballottaggio p.v.

Sorprendono il suo atteggiamento e la sua condotta che tendono a delegittimare e dequalificare  la parte sindacale tra l’indifferenza della maggioranza (perché “se il sindaco si dimette andiamo tutti a casa”) e dell’opposizione attenta a non disturbare il manovratore.

La CISL FP, dunque,  aveva ragione quando scrisse che le relazioni sindacali al Comune di Vasto erano diventate un optional!

La CISL FP invece, ribadisce che, in un paese a democrazia evoluta,  i diritti, le istanze, le specificità dei lavoratori, degli imprenditori e di gruppi di cittadini (che si associano nelle più diverse forme ed in base a particolari problematiche) devono essere sostenute dai soggetti istituzionali intermedi i quali devono essere rispettati in quanto seri ed autorevoli.

Così come il sindacato ha sempre riconosciuto l’autorevolezza delle Istituzioni.

Il Sindaco di Vasto La Penna negando un incontro sindacale ha dimostrato ancora una volta  di non avere una sensibilità che pure dovrebbe avere un primo Cittadino.

La Penna si è ben guardato dal rispondere a tutte le osservazioni che la CISL FP ha presentato a febbraio 2016 perché, in realtà, non sapeva cosa rispondere!

La Penna ha cercato di ignorare la CISL FP, provando a delegittimarla perchè in questi anni la detta sigla ha sempre vigilato e fatto sindacato senza guardare al colore dell’amministrazione.

La CISL FP ha sempre cercato di tutelare i dipendenti ma forse ha dato fastidio (è sufficiente fare una ricerca su internet per riscontrare le battaglie che ha fatto).

La CISL FP, senza entrare nell’attuale battaglia elettorale, auspica che il dopo LA PENNA porti subito  in dote ai    lavoratori ed alle lavoratrici del Comune di Vasto il rispetto che in molte occasioni è mancato.

Rispetto che è mancato anche nei confronti della RSU e di alcune sigle sindacali!


Il Segretario Regionale CISL FP
Gabriele Martelli                 

 

 

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