Lug26

La Polizia Provinciale: figli di un Dio minore

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La Polizia Provinciale: figli di un Dio minore

Gli Agenti della polizia provinciale sono dei dipendenti provinciali in avvalimento presso la regione Abruzzo ed oggi, in termini lavorativi, vivono in una sorta di limbo perché, funzionalmente e organizzativamente, dipendono ancora dalle province nonostante siano pagati dalla Regione che li tiene confinati agli interni degli uffici.

         Questo sdoppiamento tra regione e province sta creando a questa categoria di lavoratori un disagio organizzativo e professionale che si ripercuote negativamente sulla funzionalità dei servizi erogati ai cittadini come: la salvaguardia del territorio, il contrasto ai reati d’inquinamento, il contrasto al bracconaggio e, in questa torrida estate, il delicatissimo servizio anti incendio.  

         Le OO.SS., nel mese di maggio, hanno sottoscritto con il Capo dipartimento della Protezione civile della protezione Abruzzo un accordo per l’utilizzo dei 22 agenti della provincia di L’Aquila per supportare e potenziare le Direzioni DOS (Direzione Operazioni di spegnimento)   in collaborazione con i carabinieri del Comando Unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare e con i vigili del fuoco. L’accordo, purtroppo, è rimasto lettera morta perché il Governatore della Regione Abruzzo non ha ritenuto di adottare una delibera che lo rendesse operativo.

        In attesa che la politica decide di assumersi le proprie responsabilità  centinaia di ettari di bosco della regione dei parchi vanno in fumo.              

                                                                                      

Il Segretario Generale CISL FP

     Vincenzo Traniello       

 

 

                                                      

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