Notizie - L'Aquila

Mar31

Assemblea congressuale Cisl provincia dell'Aquila: eletti 14 delegati

Categoria: Notizie - L'Aquila

Assemblea congressuale Cisl provincia dell'Aquila: eletti 14 delegati

Sono stati eletti questa mattina, nel corso della II Assemblea congressuale Cisl della provincia dell'Aquila, i 14 delegati che rappresenteranno il territorio al Congresso interregionale Abruzzo- Molise, per la votazione del nuovo segretario interregionale e della segreteria. Confermata la fiducia, a pieni voti, al segretario uscente della Cisl della provincia dell'Aquila, Paolo Sangermano, primo degli eletti. Sangermano, nella fase congressuale, si candiderà alla rappresentanza della Cisl della provincia dell'Aquila, ruolo che ha rivestito finora. Gli altri eletti sono: Maurizio Feliciantonio, Lami Albam, Panfilo De Felice, Giampaolo Biondi, Arianna Stati, Angelo De Angelis, Alessia D'Amadio, Giovanni Giannini, Carla Martini, Rosella Masciovecchio, Antonella Pelliccione, Michele Tosches e Fiorella Tortiello. “Una delegazione con una forte rappresentanza di donne, giovani e immigrati”, ha spiegato Sangermano, “che testimonia il processo di apertura che la nostra Confederazione sta mettendo in atto. Sangermano, nel suo intervento, ha posto l'accento “sulle contrapposizioni politiche che hanno raggiunto l'apice sulle vicende della ricostruzione post-sisma. All'Aquila e nel cratere sono state riversate enormi risorse senza, tuttavia, a distanza di anni, uscire dall'emergenza, ridare alla città una propria identità urbanistica e sociale, né produrre ricadute economiche e occupazionali. L'Aquila ha perso, soprattutto, l'occasione di percorre la strada di una ricostruzione “smart”, tracciata dal rapporto Ocse- Università di Groningen, che identificasse un territorio colpito dalla catastrofe del 2009 come volàno dello sviluppo dell'intera regione”. Sangermano ha sottolineato alcuni temi su cui tracciare lo sviluppo futuro della provincia dell'Aquila, con particolare riferimento al cratere: innovazione, ricerca e Università, turismo e valorizzazione dei prodotti locali, soprattutto agro-alimentari, infrastrutture, investimenti industriali e sociale. “La vera sfida del futuro sarà”, ha detto il segretario provinciale Cisl, “come contrastare lo spopolamento delle aree interne, la fuga dei giovani e delle imprese. In tutto questo la Cisl sarà protagonista e al servizio del territorio”. Al Congresso hanno preso parte, tra gli altri, il segretario generale Cisl Abruzzo e Molise, Maurizio Spina, il rappresentante Cisl L'Aquila, Elvezio Sfarra e il coordinatore provinciale, Cisl- sanità, Gianfranco Giorgi.

 

Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl della provincia dell'Aquila

 

Mar23

Filca – Cisl: “Troppe irregolarità nei cantieri della ricostruzione”

Categoria: Notizie - FILCA, Notizie - L'Aquila

Filca – Cisl: “Troppe irregolarità nei cantieri della ricostruzione”

Il rafforzamento degli strumenti a disposizione delle Casse edili, indebolite dalla nuova procedura del Durc on line, per determinare la quantità e la qualià della manodopera impiegata nei cantieri della ricostruzione, certificare la professionalità dei lavoratori edili ed evitarne la dequalificazione”. E' la richiesta avanzata dal segretario Filca- Cisl della provincia dell'Aquila, Pietro Di Natale, nel corso di una riunione con i vertici dell’Ispettorato del Lavoro, il dottor Luca Camplese e la dottoressa Carmen Vecchio, convocata per analizzare la situazione del settore edile. “Nell’incontro, positivo e proficuo, è stata concordata una nuova linea di intervento nei confronti delle imprese irregolari, rivolta in particolare al rilevamento della dequalificazione dei lavoratori ed al basso numero di ore dichiarate nei prospetti paga dei lavoratori, per rafforzare l’azione, già incisiva ,che gli ispettori svolgono giornalmente nei cantieri”.

La Filca- Cisl ha evidenziato “l' evidente vuoto normativo che impedisce di stabilire con certezza l’indice della congruità della manodopera necessaria alla ricostruzione degli immobili danneggiati. Vuoto che poteva essere colmato già nel 2009, con una legge regionale o con un apposito decreto redatto su misura per la ricostruzione. Una occasione mancata. Nei prossimi giorni, a Roma, si terrà un importante incontro tra le parti sociali nazionali ed il commissario alla ricostruzione, Vasco Errani, per approntare un nuovo decreto”, prosegue Di Natale, “l'obiettivo è evitare gli errori commessi nella ricostruzione del cratere aquilano. La Filca- Cisl ha illustrato il pacchetto di proposte volto alla rimodulazione dei controlli anche nella riunione che si è tenuta a Roma, la scorsa settimana, alla presenza dei direttori delle casse edili industriali ed artigiane e dei vertici dell’Ance nazionale”. Tra le priorità, il rafforzamento degli strumenti da mettere a disposizione delle casse edili indebolite dalla nuova procedura del Durc on line ,per determinare la quantità della manodopera occorrente nella realizzazione delle opere e per certificare la professionalità dei lavoratori edili evitandone la dequalificazione. “Proposte”, pèrosegue Di Natale, “ inviate anche all’Osservatorio per la Ricostruzione della Prefettura dell’Aquila, al quale il nuovo Prefetto appena insediato sta dando maggiore impulso, comprendendo l’importanza e l’efficacia di questo strumento. Data la continua movimentazione di personale nei cantieri, è necessario applicare nuovi strumenti di rilevamento della manodopera. Le nuove figure professionali e tipologie lavorative vanno valorizzate per favorire una ricostruzione di qualità”.

La Filca- Cisl chiede, inoltre, “che fine abbia fatto il badge istituito dal comune dell’Aquila per il rilevamento dei flussi della manodopera nei cantieri”.

 

Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl della provincia dell'Aquila

 

Mar03

Categorie produttive chiedono zona economica speciale per la provincia dell'Aquila

Categoria: Notizie - L'Aquila

Categorie produttive chiedono zona economica speciale per la provincia dell'Aquila

“Una zona economica speciale per la provincia dell'Aquila. Il ricorso all'Obiettivo 1, già sperimentato in passato, o ad altre forme di agevolazione “ad hoc” per rilanciare sviluppo e occupazione nel territorio”. E' la richiesta all'Unione Europea, emersa dal Tavolo delle categorie produttive che ha lanciato, nelle scorse settimane, la Vertenza aree interne. Alla riunione, promossa da Confindustria L'Aquila Abruzzo interno, che si è svolta nella sede degli Industriali, all'Aquila, hanno preso parte i rappresentanti delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali che aderiscono all'iniziativa: Marco Fracassi, presidente Confindustria, Carlo Imperatore, direttore Confindustria L'Aquila, Ezio Rainaldi, delegato di Confindustria alla ricostruzione, Celso Cioni, direttore regionale Confcommercio, Ettore Barattelli, presidente Ance provincia dell'Aquila, Umberto Trasatti, segretario provinciale Cgil, Paolo Sangermano, segretario Cisl provincia dell'Aquila e Clara Ciuca, Uil. “L'idea è quella di lanciare una proposta concreta”, ha spiegato Fracassi, “per evitare lo spopolamento del nostro territorio, un fenomeno già in atto, portare nuove iniziative imprenditoriali e di investimenti, che abbiamo una ricaduta occupazionale, e accompagnare la ripresa economica delle aree interne”. Passaggio che non può prescindere, secondo i rappresentanti del Tavolo della categorie produttive “da una politica mirata a favore delle aree interne, che preveda risorse, tempi certi di erogazione delle stesse, individuazione della tipologia di intervento e servizi, anche infrastrutturali. Politica che si traduce nell'individuazione di misure specifiche per la provincia dell'Aquila, che possono essere l'Obiettivo 1, piuttosto che la zona franca o una zona economica speciale”. “L'appetibilità di un territorio come il nostro”, ha dichiarato Fracassi, “dipende da una serie di fattori: disponibilità di nuovi lotti per insediamenti, infrastrutture, incentivi per la creazione di posti di lavoro stabili, ma soprattutto una fiscalità agevolata per le imprese che intendono investire”. “Anche il commercio”, il commento di Cioni, “segue un trend negativo, in una provincia fortemente penalizzata dall'emergenza sisma. E' necessario mettere in campo strumenti di accompagnamento che, sulla scorta del bando Fare centro, incentivino l'apertura di nuove attività e il reinsediamento nei centri storici”. Nel corso della riunione, i sindacati hanno fornito i dati relativi all'effetto-sisma e alla crisi occupazionale: in tre anni, in provincia dell'Aquila, si sono persi 16mila posti di lavoro. Nel 2008 l'export, in provincia, rappresentava il 20,5% del dato regionale. Nel 2016 la soglia è scesa al 5,6%. Nel 2012 gli occupati erano 124mila. Al 31 dicembre 2014 il dato è sceso a 107mila (-17mila occupati); a fine 2015 è salito di pochissimo, a 108mila. “Quello che sta accadendo all'Aquila”, hanno detto Trasatti, Sangermano e Ciuca, “è un caso unico in Italia e come tale va trattato. Non si può pensare di utilizzare strumenti ordinari. Il territorio vive una fase particolare che necessita di una strategia mirata e di specifiche misure di accompagnamento”.

 

 

 

 

 

 

 

 

Feb07

Sangermano (Cisl): “Gli uffici comunali devono tornare in centro”

Categoria: Notizie - L'Aquila

  Sangermano (Cisl): “Gli uffici comunali devono tornare in centro”

“Il presupposto fondamentale per la rivitalizzazione del centro storico dell'Aquila è la localizzazione, nel cuore della città, di tutti gli uffici pubblici, a partire da quelli comunali”. Il segretario Cisl della provincia dell'Aquila, Paolo Sangermano, interviene sulla proposta del Comune dell'Aquila, che ha annunciato il ricorso ad un bando internazionale di progettazione per la realizzazione della nuova sede unica degli uffici dell'amministrazione a Pile. Proposta che ha provocato una serie di obiezioni da parte delle associazioni di categoria e di alcuni esponenti dello stesso Pd, tra cui il consigliere regionale, Pierpaolo Pietrucci. “Va sottolineato lo sforzo enorme che tutte le categorie produttive e sociali, a partire dai commercianti, stanno affrontando per riaprire le attività e le strutture di rappresentanza per rendere nuovamente fruibile il centro storico”, dice Sangermano, ricordando anche “l'opportunità data dall'utilizzo del 4 per cento dei fondi post-sisma per il rilancio delle attività produttive e il bando Fare centro, concordato con le associazioni di categoria. Misure importanti”, sottolinea Sangermano, “che rischiano di essere vanificate dalla scelta, a nostro avviso poco opportuna, di delocalizzare la sede unica del Comune a Pile, scelta che ha anche un impatto emotivo forte sugli aquilani tutti e su quanti stanno investendo risorse economiche e organizzative per far rinascere L'Aquila . Il Centro è l'identità della città e ha bisogno di attrattori e di servizi, che fungano da traino nella ripresa della vita sociale ed economica. Tutti gli enti pubblici, in primis il Comune, hanno il dovere di riportare le proprie sedi in centro, per dare impulso alla ripresa della città. Palazzo Margherita sarà solo una struttura di rappresentanza dell'amministrazione comunale: questo non può bastare. La rinascita del centro storico dell'Aquila passa attraverso un progetto sinergico tra Comune, associazioni di categoria, ordini professionali, enti e associazioni, che focalizzi l'attenzione sulla zona dentro le mura storiche”.

 

 Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl della provincia dell'Aquila

 

 

 

 

 

 

 

 

Gen27

Cisl: “Occorrono aiuti concreti alle imprese. La Camera di commercio dell'Aquila promuova iniziative concrete”

Categoria: Notizie - L'Aquila

   Cisl: “Occorrono aiuti concreti alle imprese. La Camera di commercio dell'Aquila promuova iniziative concrete”

 

“L'emergenza in atto nel territorio aquilano, dovuta agli eventi calamitosi delle ultime settimane, in particolare lo sciame sismico che ha colpito l'Alta Valle dell'Aterno e che non è ancora scemato, impone una seria riflessione sul futuro economico e occupazionale del nostro comprensorio. Le imprese sono al collasso. Necessitano di aiuti concreti e del supporto fattivo degli enti e delle associazioni presenti nel territorio, a partire dalla Camera di commercio dell'Aquila, deputata alla valorizzazione del tessuto imprenditoriale locale”. Il segretario provinciale della Cisl, Paolo Sangermano, e il responsabile Cisl L'Aquila, Elvezio Sfarra, sollecitano una maggiore incisività da parte dell'ente camerale aquilano, “che”, dicono, “raggruppa tutte le associazioni e il mondo imprenditoriale della provincia dell'Aquila e, come tale, è deputato alla programmazione degli interventi e delle attività sul territorio ma che, nonostante la piena emergenza, non ha ancora assunto alcuna iniziativa”. “La situazione di estrema criticità che vive la città, e che si somma ai ben noti problemi strutturali derivanti dalla mancanza di occupazione e nuovi investimenti, sta avendo ripercussioni pesanti sui lavoratori e sulle imprese”, evidenziano Sangermano e Sfarra, “alla luce di tutto ciò, solleciatiamo la Camera di commercio dell'Aquila, anche in virtù del processo di unificazione con la Camera di commercio di Teramo, che a sua volta è pienamente investita dalle problematiche inerenti il recente terremoto, perché attivi immediatamente un tavolo operativo, con tutte le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali e datoriali per promuovere un confronto da cui scaturiscano proposte da trasferire al Governo e all'Unione Europea, a sostegno del mondo imprenditoriale ed economico che paga pesantemente la crisi in atto. Tutto ciò tenuto conto che esiste la possibilità dell'utilizzo del 4 per cento dei fondi del sisma del 2009 per il rilancio delle attività produttive: fondi di cui, al momento, non si conosce le modalità tecniche di utilizzo. Auspichiamo”, conclude la Cisl, “un impegno da parte dell'ente camerale, considerando anche che le singole associazioni di categoria e i sindacati si stanno muovendo su più fronti per far sentire la loro voce e per arrivare a risultati concreti, ad ottemperare ai propri impegni istituzionali. Invitiamo pertanto il presidente, Lorenzo Santilli, ad attivarsi immediatamente e a promuovere confronti operativi per individuare un percorso comune, ormai non più procrastinabile, a salvaguardia dei tanti lavoratori che rischiano il posto, degli imprenditori e di tutte le aziende che operano sul territorio”.

 

 

Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl della provincia dell'Aquila

 

 

 

 

 

 

 

 

Gen16

Cisl: “Poste italiane smantella il Centro contabile dell'Aquila”

Categoria: Notizie - FLP, Notizie - L'Aquila

Cisl: “Poste italiane smantella il Centro contabile dell'Aquila”

“Il piano di riorganizzazione di Poste Italiane prevede lo smantellamento, ad aprile, del Centro contabile dell'Aquila e il trasferimento dei 20 dipendenti in altri uffici nel raggio di 30 chilometri. Tutte figure altamente specializzate, che verranno destinate ad altre lavorazioni”. Ad annunciarlo sono Giuseppe Di Giuseppe, segretario Slp- Cisl della provincia dell'Aquila, Ezio Fosca, segretario Slp-Cisl Abruzzo-Molise e Paolo Sangermano, segretario Cisl della provincia dell'Aquila. “Il servizio del Centro contabile del Capoluogo, che si occupa di monitorare tutte le operazioni amministrative e finanziarie degli uffici postali abruzzesi e di parte del Lazio”, spiegano Di Giuseppe e Fosca, “sarà decentrato negli altri centri presenti in Italia. Inoltre, da settembre prossimo scatterà la riorganizzazione del recapito, con la consegna della posta a giorni alterni, in alcune zone della provincia dell'Aquila, e il taglio di decine e decine di unità lavorative, che in parte verranno poste in prepensionamento. L'azienda intende ricorrere anche all'incentivo all'esodo, mentre parte dei dipendenti verrà destinata ad altri servizi”. Circa un centinaio i lavoratori coinvolti, in provincia dell'Aquila, nel piano di riorganizzazione di Poste italiane. “La distribuzione della posta a giorni alterni”, sostiene Paolo Sangermano, “viene motivata dall'azienda con la diminuzione dei flussi, ma è assurdo che una società in attivo da più di quindici anni proceda ad una riorganizzazione generale che prevede tagli e ridimensionamenti sul territorio”. La Cisl “rigetta la totale chiusura dell'azienda e invita Poste Italiane a fare un passo indietro. Sono state assunte decisioni unilaterali”, concludono Di Giuseppe e Fosca, “che vanno a penalizzare ulteriormente un territorio già in forte difficoltà e in precarie condizioni occupazionali”.

 

Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl della provincia dell'Aquila

 

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Gen12

Accord Phoenix. Cisl: “A rischio 130 posti di lavoro”

Categoria: Notizie - L'Aquila, Notizie - FIM

Accord Phoenix. Cisl: “A rischio 130 posti di lavoro”

“La vertenza Accord Phoenix sta prendendo una brutta piega. Il rischio è che saltino 130 posti di lavoro: dipendenti dell'ex polo elettronico, che da mesi sono ormai senza ammortizzatori sociali”. A sottolineare la “grave situazione dell'azienda, che ha sede all'Aquila, anche alla luce del sequestro operato di recente dalla magistratura e della nuova perquisizione della Finanza”, sono il Segretario Cisl della provincia dell'Aquila, Paolo Sangermano, e il Coordinatore Fim provinciale, Giampaolo Biondi, che avvertono: “Apprendiamo che i vertici aziendali, tramite i legali di riferimento, hanno chiesto la revoca della misura, pur ammettendo alcuni errori procedurali dovuti alla complessità della legislazione in materia di smaltimento dei rifiuti”. Ma il timore, espresso dalla Cisl, è che “lo stop imposto dal sequestro dello stabilimento, nel quale al momento operano solo 23 lavoratori, 11 provenienti dall'ex polo elettronico e 12 neo assunti, possa far sfumare l'intera operazione concordata con le organizzazioni sindacali. L'Accord Phoenix”, sottolineano Sangermano e Biondi, “a gennaio avrebbe dovuto dare il via al piano di riassunzioni, che prevedeva il reintegro, entro giugno, di sessanta lavoratori, per arrivare gradualmente, nel prossimo biennio, a coprire la pianta organica, con 129 assunzioni”. Lavoratori che provenivano dalle ex aziende del polo elettronico: Finmek Solution, Intercompel, Fida, PA Service e che da mesi sono in mobilità. “Se dovesse saltare l'intera operazione”, dichiarano Sangermano e Biondi, “per le maestranze dell'ex polo elettronico, che da circa un anno non percepiscono alcuni sussidio, non ci sarebbe possibilità di reinserimento nel ciclo produttivo”. La Cisl rivolge un appello alla Regione “che a fine dicembre avrebbe dovuto riunire un tavolo di concertazione con azienda e sindacati. Al momento”, concludono Sangermano e Biondi, “non abbiamo notizie. Sollecitiamo la Regione ad attivare un confronto immediato sulle sorti dell'azienda e dei lavoratori, visto che a marzo prossimo scadranno anche le ultime mobilità. Questa vicenda colpisce particolarmente in quanto gestita direttamente dalla politica locale, sottoposta a controllo e supervisione di organi pubblici e, pertanto, inspiegabile”. L'inchiesta, avviata dalla Procura su presunti reati ambientali, ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati del direttore generale dell'Accord Phoenix, Francesco Baldarelli, e del responsabile della produzione, Jorgen Hansen.

 

Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl della provincia dell'Aquila

 

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Nov11

Ricostruzione post sisma. Cisl “Rischio dequalificazione professionale”

Categoria: Notizie - L'Aquila

Ricostruzione post sisma. Cisl “Rischio dequalificazione professionale”

Nel sistema della ricostruzione post sisma si evidenziano delle incongruenze che vanno sanate. Siamo di fronte a una fenomeno in crescita in provincia dell'Aquila: la dequalificazione professionale, contrattuale e retributiva dei lavoratori impegnati nei cantieri edili”. Il segretario generale Cisl della provincia dell'Aquila, Paolo Sangermano, lancia l'allarme sulla gestione della ricostruzione e sugli effetti che la stessa ha sulle imprese locali. “Un argomento”, spiega Sangermano, “sottoposto anche all'attenzione dell'Osservatorio sulla ricostruzione, istituito in Prefettura su proposta della nostra Organizzazione sindacale. Registriamo una crescente dequalificazione della manodopera impiegata nei lavori post sisma, sia dal punto di vista professionale che retributivo, con grave danno per le prestazioni aggiuntive erogate dal sistema delle casse edili locali. Altro nodo da sciogliere, evidenziato anche dall'Associazione costruttori (Ance), è quello relativo allo scarso coinvolgimento delle ditte locali, a tutto vantaggio di grandi gruppi che arrivano da fuori cratere e da fuori Regione, che nell'immediatezza dell'emergenza hanno fatto man bassa di lavori finendo, poi, in concordato e mettendo in crisi subappaltatori e fornitori”. “A questo”, denuncia la Cisl, “si aggiunge la sostituzione di manodopera effettuata da alcune imprese, con il licenziamento dei dipendenti diretti a favore dell'utilizzo di cottimisti e subappaltatori che provengono da altre zone del Paese, mettendo fuori gioco i lavoratori del territorio. Monitoraggio”, sottolinea Sangermano, “che viene inibito dall'introduzione nel resto d'Italia, eccezion fatta per il cratere sismico, del Dol, documento che attesta la regolarità contributiva, che ha sostituito il Durc, impedendo di fatto l'incrocio dei dati anche in provincia dell'Aquila e lasciando un margine di manovra più ampio a quelle imprese edili che oprano ai margini della normativa vigente. Il Durc, infatti, consente un maggiore controllo, anche attraverso gli Enti bilaterali, della congruità della manodopera degli appalti”. Secondo il segretario provinciale della Cisl, “il rilancio e lo sviluppo del territorio aquilano non può prescindere dal rapporto tra formazione, occupazione e attrazione di investimenti nel campo della ricerca industriale, ma in tutto questo”, conclude, “a giocare il ruolo più forte è ancora l'edilizia legata alla ricostruzione, che può e deve produrre economica, lavoro e sviluppo nel più grande cantiere d'Europa e in una regione, l'Abruzzo, che continua a vivere l'emergenza terremoto”.

 

 

Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl della provincia dell'Aquila

 

 

 

 

Nov04

Convegno Dibattito Avezzano 3 Novembre 2016 -Truffe e raggiri alle persone anziane.

Categoria: Notizie - L'Aquila, Notizie - FNP

Convegno Dibattito Avezzano 3 Novembre 2016 -Truffe e raggiri alle persone anziane.

Visto l’alto tasso con cui vengono quotidianamente perpetrate truffe agli anziani, a persone che hanno in media più di 65 anni, che molto spesso sono sole e per questo sono più vulnerabili di altri.

La SST-FNP di  Avezzano, insieme al Coordinamento Donne Territoriale e all’Anteas Avezzano Marsica ha organizzato un Convegno Dibattito  sul tema “Truffe e raggiri alle persone anziane”. Il convegno, svoltosi il 3 novembre, presso la Sala Conferenze della Comunità Montana “Montagna Marsicana” di Avezzano (AQ) è stata l’occasione per ascoltare preziosi consigli su come difendersi  il più possibile da truffe, furti e raggiri, ma anche per sapere come reagire una volta essere caduti vittime dei disonesti. Alla presenza di un folto pubblico, ha introdotto i lavori il Coordinatore Territoriale della SST-FNP Avezzano Mario Gatti, in veste anche di moderatore del convegno che ha preceduto l’intervento del Capitano Enrico Valeri Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Avezzano che ha evidenziato quali sono le truffe più comuni, ha dato utili consigli per cercare di non essere raggirati, ma si è soprattutto raccomandato di denunciare sempre, senza provare la minima vergogna, qualora si dovesse cadere vittima di qualsiasi reato.  Il Dott. Angelo Gallese, psichiatra responsabile Centro Salute Mentale di Avezzano ha illustrato gli aspetti psicologici delle truffe e le conseguenze che possono scaturire in chi le subisce. Dopo un breve saluto delle Istituzioni locali, rappresentate  dall’Arch. Fabrizio Amatilli Assessore al Welfare alla coesione sociale e territoriale, cultura e sport del comune di Avezzano, il Segretario interregionale USI Abruzzo-Molise Paolo Sangermano ha sottolineato l’importanza delle politiche di prevenzione e di sviluppo del concetto di solidarietà nella società per non lasciare soli gli anziani. Sull’importanza dell’informazione e di fare, come sindacato, tutto il possibile per il bene degli iscritti, proponendo soluzioni e dando risposte concrete, si è soffermato il Segretario organizzativo della Fnp Abruzzo-Molise Antonio Tatone. L’aiuto che il sindacato può dare ai propri iscritti con l’Adiconsum, l’associazione di difesa dei consumatori della Cisl, con le attività dell’Associazione di volontariato Anteas Avezzano Marsica e le tante altre attività promosse dal Coordinamento Territoriale della Fnp di Avezzano per essere vicina ai propri iscritti, sono stati altri argomenti approfonditi  nell’intervento di chiusura dei lavori.

 

 

 

Nov02

Uffici Postali chiusi, sciopero generale il 4 novembre anche in provincia dell'Aquila

Categoria: Notizie - L'Aquila

Uffici Postali chiusi, sciopero generale il 4 novembre anche in provincia dell'Aquila

 

Le Segreterie SLP-CISL, SLC-CGIL, FAILP-CISAL, CONFASAL-COM e UGL-COM hanno indetto uno sciopero generale, per l’intera giornata del 4 novembre, per protestare contro la privatizzazione di Poste Italiane..

La decisione del Consiglio dei Ministri di quotare in Borsa un ulteriore 29,7% e del conferimento a Cassa Depositi e Prestiti del rimanente 35% del capitale, con l’uscita definitiva del Ministero dell’Economia dall’azionariato di Poste Italiane, muta completamente gli assetti societari e il controllo pubblico in Poste Italiane”, afferma Giuseppe Di Giuseppe, segretario Cisl postali della provincia dell'Aquila, “una decisione assunta a breve distanza dal primo collocamento azionario di oltre il 30% effettuato ad ottobre 2015. Una privatizzazione che ha il solo fine di fare cassa e recuperare qualche miliardo di euro per "lenire" il debito pubblico, ma che non tiene in considerazione il ruolo sociale svolto da Poste Italiane sull’intero territorio. Già ora si assiste ai reiterati interventi di chiusura degli Uffici Postali, soprattutto nelle zone più disagiate della provincia dell'Aquila, e al recapito della corrispondenza a giorni alterni, compromettendo la qualità del servizio offerto e la garanzia del servizio”.

Le organizzazioni sindacali ritengono “estremamente grave e antieconomica l’intera operazione di dismissione, da parte dello Stato di Poste Italiane, in considerazione che dal 2002 ad oggi l'azienda ha sempre avuto bilanci positivi. Con questa operazione”, dichiara Di Giuseppe, “il Governo viene meno, al dovere di garantire alla cittadinanza e alle sue fasce sociali più deboli un servizio essenziale. La privatizzazione totale di Poste italiane mette in discussione non solo anni di sacrificio e di lavoro dei dipendenti, profusi per darle una dimensione d’impresa tra le più importanti in Italia, ma anche il futuro svolgimento del servizio, l’unitarietà dell’Azienda e la sua tenuta occupazionale.

E mentre il management di Poste Italiane, in questi giorni, è impegnato in ulteriori acquisizioni societarie nel campo finanziario, la concorrenza continua ad erodere fette di mercato al suo core business tradizionale, vedi i competitors privati con il ritiro delle spedizioni nelle edicole e l’accordo sul pagamento delle bollette nelle farmacie. Uno scenario che comporterà un’ulteriore chiusura di Uffici Postali, con un impatto negativo sulle comunità locali, e una riduzione dei posti di lavoro. 20mila i posti di lavoro a rischio su tutto il territorio nazionale”.

 

Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl della provincia dell'Aquila

Oct21

Vertenza Cementir-Sacci: presidio dei lavoratori davanti alla Regione

Categoria: Notizie - L'Aquila

Vertenza Cementir-Sacci: presidio dei lavoratori davanti alla Regione

Presidio dei circa 90 lavoratori dello stabilimento “Cementir- Sacci” di Cagnano Amiterno, che questa mattina, dalle 8 alle 11, hanno protestato davanti alla sede della Regione, all'Aquila. Le maestranze e le rappresentanze sindacali sono state ricevute dal vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, per illustrare le motivazioni della vertenza. “La Cementir- Sacci ha aperto una procedura di licenziamento per 260 dipendenti a livello nazionale, di cui 17 nel sito di Cagnano Amiterno”, spiegano Pietro Di Natale, segretario Filca – Cisl Abruzzo e Paolo Sangermano, segretario Cisl della provincia dell'Aquila, “licenziamenti inaccettabili, in quanto il presupposto per il rilevamento del gruppo Sacci da parte della Cementir, avvenuto a luglio scorso, prevedeva il rinnovo della concessione mineraria della cava, in scadenza. Concessione rilasciata dalla Regione Abruzzo a condizione che lo stabilimento aquilano mantenesse intattii livelli occupazionali. Con l'avvio della procedura di licenziamento, l'azienda è venuta meno agli impegni presi nei confronti della Regione, del Comune di Cagnano Amiterno e, soprattutto, dei lavoratori”. Di Natale e Sangermano fanno sapere che “la Regione si è impegnata a convocare immeditamente il gruppo Caltagirone, proprietario della Cementir- Sacci, per chiedere il blocco dei licenziamenti, la tutela nel tempo dei posti di lavoro e la prosecuzione dell'attività nel cementificio aquilano”.

 

Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl della provincia dell'Aquila

Sep19

Esuberi Camera di commercio dell'Aquila: Cisl chiede incontro urgente

Categoria: Notizie - L'Aquila

Esuberi Camera di commercio dell'Aquila: Cisl chiede incontro urgente

Due esuberi, su un totale di una quarantina di lavoratori della Camera di commercio dell'Aquila, che potrebbero essere tamponati con la formula del prepensionamento. 32, invece, i posti a rischio tra Cresa, Agenzia per lo sviluppo, Centro esteri e Centro interni. “E' il quadro emerso nell'ultimo consiglio camerale, che si è svolto la settimana scorsa”, dichiara Paolo Sangermano, segretario Cisl della provincia dell'Aquila, “stiamo seguendo da vicino l'evoluzione della vertenza relativa alla riforma camerale e alle conseguenze della stessa sul territorio, anche alla luce del previsto accorpamento con la Camera di commercio di Teramo, su cui i due enti hanno accumulato un pesante ritardo”. La Cisl punta ad ottenere “il massimo delle garanzie per i lavoratori e la tutela di tutti servizi”. “Chiederemo un incontro urgente al presidente della Camera di commercio dell'Aquila, Lorenzo Santilli, che invitiamo a prendere con maggior chiarezza una posizione pubblica”, dice Sangermano, “la Riforma camerale e il futuro assetto della Camera di commercio dell'Aquila sono argomenti troppo importanti per poter essere trattati in “camera caritatis”: l'ente camerale abbraccia, infatti, tutte le associazioni di categoria che operano nella nostra provincia ed ha un peso economico, relazionale e istituzionale che non può essere ignorato. Chiediamo al presidente Santilli di aprire un tavolo di concertazione con le organizzazioni sindacali per fare, finalmente, chiarezza sulla fusione con Teramo. Nell'ultimo consiglio camerale è stato presentato il piano di riorganizzazione del personale che individua due esuberi all'interno della Camera di commercio dell'Aquila: dipendenti che potrebbero, per anzianità, andare in prepensionamento. Ma destano preoccupazione”, sottolinea Sangermano, “sia i ritardi nella fusione con la Camera di commerciodi Teramo che la situazione dei 32 dipendenti del Cresa, delle Aziende speciali dell'Aquila e di Chieti, del Centro esteri e del Centro interni”. La Cisl torna a ribadire “che vanno garantiti i servizi e i livelli occupazionali. Mentre la Camera di commercio di Pescara e Chieti hanno avviato da tempo il percorso di fusione, stilando anche un accordo preliminare”, conclude Sangermano, “all'Aquila la situazione è rimasta al palo. È necessario stringere i tempi e avviare subito un tavolo di concertazione con i sindacati, per arrivare a una definizione della vertenza, al di là delle posizioni personali. Destano preoccupazione anche i possibili riflessi negativi della riforma su servizi alle imprese e ai cittadini. Chiediamo al presidente della Camera di commercio di convocare i sindacati e fare chiarezza sui tanti nodi da sciogliere”.

 

 

Monica Pelliccione

Ufficio stampa Cisl della provincia dell'Aquila

 

 

Apr26

Cisl: “La Asl dell'Aquila ha dichiarato 90 esuberi”

Categoria: Notizie - L'Aquila, Notizie - FP

Cisl: “La Asl dell'Aquila ha dichiarato 90 esuberi”

Nell'incontro con il direttore generale della Asl Avezzano- Sulmona – L'Aquila, Rinaldo Tordera, che si è svolto il 20 aprile scorso, l'azienda sanitaria ha dichiarato un esubero di infermieri pari a 90 unità. Un dato che contrasta palesemente con le reali esigenze degli ospedali della nostra provincia e dei servizi territoriali”. A lanciare l'allarme, dopo la riunione con il nuovo manager della Asl, convocata “per un primo esame della situazione relativa alla sanità”, è Gianfranco Giorgi, responsabile Cisl sanità della provincia dell'Aquila. “Siamo rimasti sconcertati da quanto affermato da Tordera”, spiega Giorgi, “la Asl ha dichiarato, infatti, 90 esuberi relativi a personale infermieristico, in controtendenza con quanto denunciano da tempo le organizzazioni sindacali. In diversi dipartimenti, in particolare chirurgia, pediatria, ostetricia e diagnostica per immagini, si ha difficoltà a programmare i turni, le ferie e i riposi che spettano per legge. In molti servizi”, prosegue Giorgi, “i dipendenti vengono posti in reperibilità nei giorni di riposo. Tutto questo, a fronte di una pianta organica che non rispecchia le reali esigenze della sanità nella nostra provincia”. Giorgi evidenzia “la particolare situazione che vive l'ospedale San Salvatore dell'Aquila, dove si va avanti con personale a tempo determinato per tamponare le emergenze che, di volta in volta, si presentano. Un'analoga situazione si vive nella zona di Sulmona e Castel di Sangro. Spesso”, incalza il responsabile della Cisl sanità, “è impossibile programmare le ferie, proprio per mancanza di personale. Anche il problema dei precari va affrontato e risolto”. La Cisl chiederà alla Asl la convocazione di un immediato tavolo di confronto “per una verifica oggettiva delle carenze nei diversi presìdi ospedalieri e nei servizi territoriali. Quanto affermato dal manager è assolutamente inaccettabile”.

 

 

 

Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl della provincia dell'Aquila

 

 

 

 

Apr15

Al via la campagna fiscale Caf- Cisl della provincia dell'Aquila

Categoria: Notizie - L'Aquila

Al via la campagna fiscale Caf- Cisl della provincia dell'Aquila

Al via la campagna fiscale del Caf-Cisl della provincia dell'Aquila per l'elaborazione dei modelli 730, Unico, Imu e Tasi. Il servizio viene reso esclusivamente per appuntamento prenotando ai numeri 0862-318911 e 0863-415861 oppure on line consultando il sito www.cafcisl.it e seguendo la procedura guidata. Gli sportelli del Caf-Cisl sono attiviti all'Aquila, Avezzano, Sulmona, Castel Di Sangro, Pratola Peligna, Carsoli e Celano, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15,30 alle 18,30 e il sabato dalle 9 alle 13. La data di scadenza, per la presentazione della dichiarazione dei redditi, è il 7 luglio 2016. “Il 730 precompilato”, spiega Domenica Paris, responsabile Caf-Cisl della provincia dell'Aquila, “disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate, che può essere elaborato autonomamente da ciascun contribuente, presenta una serie di limiti, in quanto i dati inseriti possono essere confermati o modificati dal contribuente stesso, che tuttavia non è esentato dai controlli da parte dell'Agenzia delle Entate, soprattutto in relazione ad alcune spese detraibili. Il ricorso ai Caf”, conclude Paris, “esonera invece l'utente da qualsiasi responsabilità, che ricade sul Centro di assistenza fiscale a cui si è rivolto”.

 

 

Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl della provincia dell'Aquila

 

 

 

 

Apr07

Cisl su ricostruzione dell'Aquila: “Manodopera irregolare nei cantieri”

Categoria: Notizie - L'Aquila

Cisl su ricostruzione dell'Aquila: “Manodopera irregolare nei cantieri”

La maggior parte degli operai dipendenti di imprese impegnate alla ricostruzione post-terremoto, che risultano avere sede legale sul territorio, arriva da fuori provincia. La massa salariale indicata per tali lavorazioni, pur in presenza del sostanziale stesso numero di imprese e di operai impiegati, continua a decrescere, confermando l’ipotesi della presenza di irregolarità nei cantieri della ricostruzione”. La denuncia è del segretario Cisl della provincia dell'Aquila, Paolo Sangermano che, alla vigilia del settimo anniversario del terremoto, parla di “un territorio che ancora non riesce a metabolizzare la confusione e l’interpretabilità di norme e regole, spesso in contraddizione tra esse, che si è determinata all'indomani del sisma (con la certezza che ne seguiranno altre…), a cui si aggiunge l'evidente disagio sociale che ancora permane tra la popolazione. Ad oggi, tutti gli indicatori economici della provincia aquilana continuano ad essere negativi”, sottolinea Sangermano, “l'export, dal 2014 al 2015 è sceso del 16,2%, contro un -2,6% della media abruzzese. 1.641 le imprese iscritte alla Camera di commercio, contro 1.791 cessazioni di attività. Il territorio, nell'ultimo anno, ha perso 150 imprese. Il quadro economico è il peggiore del Centro-sud, in termini occupazionali e di sviluppo, nonostante gli ingenti flussi finanziari legati alla ricostruzione. Ma ciò che maggiormente preoccupa è la situazione delle aziende impegnate nei lavori di ristrutturazione”. Sangermano evidenzia come “la massa salari continua a diminuire, favorita dalla presenza di oltre 600 norme che regolano le attività sulla ricostruzione, spesso scollegate o in contraddizione tra loro, che favoriscono il proliferare di imprese poco serie, oltre ad un aumento del numero dei subappalti, ben oltre quanto previsto dalla vigente normativa, falso lavoro autonomo, disinvolto utilizzo dei distacchi di manodopera, aumento dei “vouchers” (lavoro occasionale non organizzato), utilizzo di contratti diversi dall’edilizia, incompatibili con l’attività di ricostruzione strutturale, condizionata dal rispetto delle norme sulla sicurezza per la presenza di perenne rischio di infortuni. A tutto ciò”, prosegue Sangermano, “si aggiunge il problema dell'introduzione, da parte del Governo, del meccanismo del DOL ( Durc on line), non utilizzabile nei Comuni del cratere, che diversi addetti, contrariamente alle disposizioni legislative in merito, utilizzano trascurando il fatto che tale comportamento annulla, di fatto, ogni possibilità di controllo della congruità della manodopera impiegata nei singoli cantieri. Tale atteggiamento favorisce l’aumento del lavoro irregolare nei cantieri della ricostruzione con grave nocumento per la trasparenza, la legittimità degli atti e per la ricostruzione in senso lato”. Secondo i dati elaborati dalla Cassa Edile dell’Aquila, a chiusura di bilancio 2015, gli operai residenti in provincia dell'Aquila sono stati 4.418 contro i 9.646 totali. Tra questi, 2.666 lavoratori risultano di origine non italiana e rappresentano il 27,64% del totale, mentre i non residenti nel territorio aquilano provengono da ben 91 province d’Italia. “Le ore lavorate”, conclude Sangermano, “denunciate alla Cassa Edile e per le quali sono stati effettuati versamenti contributivi sono state 7.641.772 , con un decremento di 426.565 ore (-5,28%), rispetto al 2014. In sostanza, si è lavorato di meno pur in presenza di un importante aumento dei flussi finanziari provenienti da Roma”.

 

 

Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl della provincia dell'Aquila

 

 

 

 

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