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Apr12

La CISL FP alle elezioni delle RSU nel Pubblico Impiego in Abruzzo e in Molise registra una forte affermazione

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La CISL FP alle elezioni delle RSU nel Pubblico Impiego in Abruzzo e in Molise registra una forte affermazione

Un forte consenso della CISL FP tra le lavoratrice e i lavoratori degli Enti locali abruzzesi e molisani in voti e percentuali, confermandosi il primo sindacato nelle Regioni di Abruzzo e di Molise, nelle città capolugo e negli enti comunali con più di 15 mila abitanti.

“Abbiamo ottenuto la maggioranza assoluta ai Comuni di Pescara, Chieti, Isernia, al Comune di Teramo, di Sulmona, di Vasto, San Giovanni Teatino, Giulianova, Silvi, Spoltore e Città Sant’Angelo dove abbiammo raggiunto il primato. La CISL FP vince al Comune di Chieti, con il 60%. Si impone come prima sigla sindacale alla Provincia di Chieti e Campobasso, e a Isernia come primo sindacato confederale . Con oltre il 55,7% dei voti al di Comune di Pescara la CISL FP incrementa e conferma i propri consensi, come al Comune di Vasto e di San Salvo ed in tantissimi altri comuni e province abruzzesi e molisani. Alle Camere di Commercio di Chieti-Pescara e del Molise la CISL FP raggiunge il primato in termini percentuale superando il 50% dei consensi in entrambe le Camere.

La CISL si conferma la prima sigla sindacale negli Enti pubblici non economici con una media  percentuale di oltre il 45%, vincendo all’INPS e all’INAIL, all’ispettorato del Lavoro e con una forte affermazione nei Ministeri. Si affermano i colori della CISL FP confermandosi la prima organizzazione sindacale nella Regione Abruzzo e ottenendo per la prima volta il primato nella Regione Molise, - dichiarano   Vincenzo MENNUCCI, Segretario Generale della CISL FP AbruzzoMolise,  e Giovanni NOTARO, Segretario Generale della CISL AbruzzoMolise”.

Anche nel comparto sanità la nostra organizzazione incassa risultati positivi in quasi tutte le ASL nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, in particolare cresce in termini di percentuali e voti nella ASL di Pescara e si conferma in quella di L’Aquila.  Alla ASREM siamo la prima organizzazione sindacale confederale”.

“E’ stato un grande risultato per la CISL e la CISL FP nonostante la pandemia che non ha consentito a molte lavoratrici e lavoratori di recasi ai seggi elettorali ed esprimere il proprio consenso. Siamo soddisfatti e ringraziamo le migliaia di lavoratori e lavoratrici che ancora una volta hanno dato la loro fiducia alla Federazione del Pubblico Impiego della CISL- affermano, nel commentano i risultati, Vincenzo Mennucci e Giovanni Notaro”.

“Il consenso ottenuto nei confronti dei candidati della CISL FP è il giusto riconoscimento al lavoro svolto in questi anni dalle colleghe e dei colleghi, e dai candidati delle nostre liste che, con impegno, passione e abnegazione, hanno tutelato e rappresentato i lavoratori ed hanno sempre messo la propria faccia per un lavoro pubblico di qualità. Come con il Patto sottoscritto il 10 marzo 2021, “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e della coesione sociale”, che rimette al centro del pubblico impiego le competenze e le professionalità delle risorse umane, in questi anni la CISL e la CISL FP, in Abruzzo e in Molise, hanno cercato di valorizzare le professionalità, riqualificare la spesa, investire nella formazione e nel turn over generazionale. Grazie a tutte e tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e hanno lavorato per raggiungere con soddisfazione questo importante risultato”

“Le elezioni delle RSU nel pubblico Impiego sono la migliore risposta del sindacato verso il populismo che in questi anni hanno cercato di demolire il lavoro dei pubblici dipendenti. La partecipazione e le affluenze alle elezione del 2022, nonostante la pandemia, hanno dimostrato ancora una volta che i dipendeti credono nei valori del sindacato. La CISL FP è un 'sindacato di prossimità', in grado di difendere i servizi pubblici ed essere vicino alle necessità e ai bisogni delle lavoratrici, dei lavoratori e dei professionisti che rappresentiamo ogni giorno. Grazie ai nostri candidati abbiamo dimostrato di essere una grande famiglia” - dichiara il Segretario Generale della Cisl FP AbruzzoMolise.

“Il risultato raggiunto con queste elezioni ci impegna per il futuro ad un’azione sindacle ancora  più forte e radicata, volta a tutelare meglio gli iscritti e i lavoratori, sia attraverso gli strumenti contrattuali, che attraverso una capillare presenza dei servizi offerti dalla CISL sul territorio, - concludono  Mennucci e Notaro”.

 

 Il Segretario Generale                                          Il Segretario Generale

CISL FP AbruzzoMolise                                                  CISL Abruzzo Molise

 Vincenzo MENNUCCI                                                      Giovanni NOTARO

Gen28

Vincenzo Mennucci riconfermato alla guida della CISL FP Abruzzo Molise

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Vincenzo Mennucci riconfermato alla guida della CISL FP Abruzzo Molise

Il III Congresso Interregionale della CISL FP Abruzzo Molise, svoltosi ieri a Francavilla al Mare, ha riconfermato Vincenzo Mennucci alla guida del sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori del Pubblico Impiego. “Esserci per innovare la PA – lavoro, competenze e partecipazione”, questo il titolo del Congresso che ha visto la presenza di otre 150 partecipanti tra delegati e invitati, provenienti da tutto il territorio interregionale, in rappresentanza dei lavoratori abruzzesi e molisani della sanità pubblica e privata, delle funzioni centrali, delle autonomie locali e del terzo settore.
Ai lavori, aperti dalla relazione del Segretario Generale della CISL FP Abruzzo Molise Vincenzo Mennucci, sono intervenuti il Segretario nazionale CISL FP Franco Berardi e il Segretario della USI Cisl Abruzzo Molise, Michele Tosches.

Il Congresso ha posto l’accento sulle condizioni critiche in cui sono chiamati ad operare da oltre 23 mesi, per via dell’emergenza pandemica ancora in atto, i tanti infermieri, gli operatori socio-sanitari e tutto il personale impegnato nell’emergenza. Il dibattito congressuale si è sviluppato sulle tematiche principali del pubblico impiego quali: il taglio delle cure, la mancata formazione del personale, il mancato ricambio generazionale, l’errata riforma delle province, la mancata digitalizzazione della pubblica amministrazione, il mancato riconoscimento alla Polizia locale e provinciale, e un Ispettorato Unico (Inps, Inail, Ispettorato del Lavoro) più efficace per una maggiore sicurezza sul lavoro e per garantire più controlli – ha dichiarato il Segretario Generale – “Scelte queste che, hanno contribuito solo all’arretramento delle Istituzioni dai territori e influito negativamente sulla qualità e sulla quantità dei servizi alla collettività”.

Vincenzo Mennucci ha evidenziato l’importanza di rilanciare l’attività sindacale in questa complicata situazione, “noi siamo chiamati ad esercitare il nostro mandato, consapevoli del senso di responsabilità attribuitoci; un senso di responsabilità che non ci esime dall’esercitare un ruolo autorevole, forte e deciso quando si tratta di far valere i bisogni delle persone che si affidano a noi ogni giorno” – ha continuato il Segretario Generale – “Le persone che rappresentiamo, chi mette il proprio volto e la propria professionalità a sostegno e difesa dei servizi pubblici per i cittadini, in un momento di grandissimo bisogno come questo, lo fa semplicemente per fare la differenza nella vita degli altri”.

“Vogliamo dare dignità al lavoro di queste persone. La pandemia ha evidenziato notevolmente l’utilità di una pubblica amministrazione che funzioni e che sia capace di fornire servizi ottimali ai cittadini” – ha dichiarato Franco Berardi, Segretario nazionale CISL FP – “guardiamo al futuro per offrire proposte e riflessioni, utili per innovare efficacemente la pubblica amministrazione a servizio della collettività anche attraverso il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, che abbiamo firmato con il Governo”.

“Ogni giorno nella nostra azione sindacale dobbiamo avere sempre viva in noi una buona dose di utopia, per mantenere viva l’esigenza della verticalità, di guardare in alto e non solo in avanti inseguendo così la nostra ombra per dare all’Abruzzo, al Molise, alle lavoratrici, ai lavoratori e alle nostre famiglie quella speranza di poter uscire definitivamente dalla pandemia con un vero e proprio riscatto sociale” - così ha concluso il Segretario Generale della CISL Funzione Pubblica.

Lug31

FINALMENTE E’ STATO SOTTOSCRITTO L’ACCORDO REGIONALE PREMIALITA’ COVID – 19

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FINALMENTE E’ STATO SOTTOSCRITTO L’ACCORDO REGIONALE PREMIALITA’ COVID – 19

La CISL FP e la CISL Medici non avevano sottoscritto con la Regione Abruzzo la precedente bozza di accordo premialità COVID-19, in quanto ritenevano che tutti i lavoratori meritavano il giusto riconoscimento per il lavoro svolto in emergenza e che andava definito in sede regionale il perimetro esatto entro il quale proseguire con la contrattazione decentrata aziendale.

La nuova convocazione del 28 luglio, ha dimostrato che vi erano margini di miglioramento rispetto alle precedenti proposte e che responsabilmente si è continuato a lavorare al fine di premiare concretamente tutte le lavoratrici ed i lavoratori che nel periodo emergenziale erano stati impegnati nelle aziende del servizio sanitario regionale a tutela della collettività.

La CISL FP e la CISL Medici hanno sempre evidenziato la necessità di definire nella sede regionale, in maniera chiara, i criteri utili al riconoscimento dello sforzo messo in atto da tutti e a tal proposito, ha registrato positivamente, l’inserimento della terza fascia economica nell’accordo premialità COVID-19. L’ulteriore fascia, scongiura eventuali disparità di trattamento tra un territorio e l’altro della Regione e soprattutto riconosce nella dovuta forma il giusto impegno messo in campo da tutti i lavoratori durante i mesi più critici dell’emergenza sanitaria.

L’accordo riconosce inoltre, il lavoro prestato da parte delle tante lavoratrici e dei tanti lavoratori interinali esclusi in precedenza e che risultano essere assenti ad oggi, in tutti gli accordi regionali sinora sottoscritti. Infatti, i lavoratori interinali in Abruzzo, verrano anchessi premiati in sede di contrattazione decentrata aziendale così come previsto dall’art. 59 del CCNL del comparto sanità.

Inoltre, l’attuale accordo sottoscritto oggi, pone le basi per riconoscere a differenza della precedente bozza, anche il duro lavoro svolto dai tanti lavoratori convenzionati e accreditati con il sistema sanitario regionale. Di fatti la Regione Abruzzo, si è impegnata nella sottoscrizione al reperimento di ulteriori risorse economiche e di vincolarle per queste categorie di lavoratrici e di lavoratori.   

Le Aziende del SSR Abruzzese, a seguito dell’accordo odierno, convocheranno le OO.SS. territoriali entro e non oltre trenta giorni per la stipula degli accordi aziendali al fine di procedere al pagamento della premialità con la mensilità di settembre.

La CISL FP, ha sottoscritto l’accordo regionale di premialità Covid-19, in quanto finalmente ritiene che lo stesso riconosce e premia nella giusta misura l’operato di tutti.

Lug31

SANITÀ PRIVATA, SINDACATI E REGIONE INCALZANO L’AIOP: “FIRMI SUBITO IL CONTRATTO NAZIONALE ATTESO DA 14 ANNI”

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SANITÀ PRIVATA, SINDACATI E REGIONE INCALZANO L’AIOP: “FIRMI SUBITO IL CONTRATTO NAZIONALE ATTESO DA 14 ANNI”

Si è concluso con l’impegno della Regione Abruzzo a convocare l’Aiop per domani, giovedì 30 luglio, il sit in di protesta di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl che si è tenuto questa mattina davanti agli uffici dell’assessorato alla Sanità della Regione Abruzzo a Pescara. Una manifestazione che ha visto la partecipazione di numerosi lavoratori del comparto sanità privata, che attendono da ben 14 anni il rinnovo del contratto nazionale.

Una vicenda che da qualche settimana sembrava avviarsi a conclusione, ma che di fatto si è nuovamente bloccata per l’inspiegabile assenza di Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) al tavolo della firma finale, previsto lo scorso 13 luglio, dopo l’importante preaccordo sottoscritto il 10 giugno, tavolo al quale si era invece regolarmente presentata l’Aris (Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari).

A guidare la protesta, i segretari regionali Paola Puglielli (Fp Cgil), Vincenzo Mennucci (Cisl Fp) e Giuseppe De Angelis (Uil Fpl), che al termine della mattinata sono stati ricevuti dall’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì e dal direttore del Dipartimento regionale Sanità Claudio D'Amario, che hanno preso l’impregno di convocare per domani, giovedì, l’Aiop al fine di raggiungere un accordo da chiudere entro il 31 luglio, come da accordi.

Commentano i segretari Puglielli, Mennucci e De Angelis: “È del tutto inaccettabile che dopo 14 anni di assenza, dopo ben 3 anni di trattative estenuanti, dopo tutte le garanzie poste in essere ad ogni livello, Aiop continui ancora a fare marcia indietro. Un atteggiamento inspiegabile che ci vede decisamente contrariati. Per questo, siamo contenti di essere stati ricevuti da Verì e D'Amario che ci hanno confermato che convocheranno Aiop in assessorato al fine di trovare soluzioni immediate alla problematica, naturalmente sempre tenendo conto che c'è un monitoraggio nazionale sulla nostra sanità. Al tempo stesso, la Regione si è detta disponibile a trovare le necessarie risorse aggiuntive una volta che sarà stato sottoscritto l’accordo. Non c’è più tempo da perdere: ne va della dignità di tantissimi lavoratori di un comparto importante. Non accetteremo più prese in giro: ora è il tempo della responsabilità”.

 

ANGELIS

May20

“Da 14 anni ARIS e AIOP non rinnovano il contratto della sanità privata e da 8 anni quello delle rsa” E’ UNA VERGOGNA!

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“Da 14 anni ARIS e AIOP non rinnovano il contratto della sanità privata e da 8 anni quello delle rsa”  E’ UNA VERGOGNA!

Le segreterie regionali FP CGIL- CISL FP - UIL FPL hanno chiesto al Presidente ed all’Assessore regionale della sanità un incontro urgente in merito alla vertenza in atto per il rinnovo del CCNL della Sanità Privata vista la Proclamazione dello Sciopero Nazionale per il prossimo 18 Giugno.
La rottura definitiva si è perpetuata nelle scorse ore a seguito di dichiarazione delle nostre controparti Aris ed Aiop che ancora una volta mettono in discussione la sostenibilità del rinnovo contrattuale, dopo aver sottoscritto un verbale presso il Ministero con le Regioni e il Governo, dopo aver raggiunto un accordo con i nostri sindacati sulle tabelle economiche, dopo aver avuto ulteriori conferme dell’impegno massimo delle Regioni a risolvere anche nei territori dove gli accordi sulla remunerazione delle prestazioni erano in ritardo, oggi si utilizza la pandemia per chiedere ulteriori risorse, che comunque sono arrivate sia dal Dl Cura Italia che dal Dl Rilancio.
La misura è colma da 14 anni i lavoratori della sanità privata e da 8 quelli delle rsa non vedono alcun aumento a fronte di profitti delle imprese che continuano a crescere grazie al contributo pubblico.
E’ una vergogna!
Per questo abbiamo chiesto al Presidente Marsilio ed all’Assessore Verì di adoperarsi per i lavoratori che garantiscono quei servizi e che meritano di vedersi rinnovato il Contratto. Non possiamo più giudicare affidabili soggetti datoriali che nel corso di questi mesi hanno disatteso ogni impegno, non solo convenuti ai tavoli negoziali, ma anche quelli pattuiti ai tavoli istituzionali.
In molte Regioni si sta procedendo alla risoluzione degli accreditamenti tema cruciale nell’ambito della discussione del Patto della Salute.
I datori di lavoro si definiscono, impropriamente, la componente di diritto privato del sistema sanitario nazionale, volendo far riferimento ai rapporti che intercorrono tra le loro aziende e gli enti pubblici, ebbene questi rapporti sono regolati da vincoli non solo regolativi, normativi ma anche etici e queste imprese li violano non riconoscendo la giusta ed equa retribuzione ai lavoratori grazie ai quali fanno profitto utilizzando risorse del sistema pubblico.
Chiediamo che di fronte a questa ingiustizia le Istituzioni si adopererino per ripristinare una corretta modalità di relazione non solo tra le parti negoziali ma nel riaffermare il principio che i soggetti che operano in convenzione, accreditamento o concessione con il sistema pubblico devono operare nel rispetto dei diritti del lavoro oltre che delle norme che regolano il rapporto tra soggetti pubblici e privati.




 FP CGIL                                                       CISL FP                                                    UIL FPL
 f.to Paola PUGLIELLI                             f.to Vincenzo MENNUCCI                       f.to Pino DE ANGELIS

May04

Quale sanità ai tempi del Coronavirus ?

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Quale sanità  ai tempi del  Coronavirus ?

L’epidemia  provocata dal Coronavirus, che ha colpito il nostro Paese e la nostra regione, anche se quest’ultima in maniera meno invasiva, impone una riflessione che non sia improntata al  semplice giustificazionismo  “ del senno del poi “ , ma neanche alla  ricerca di un giustizialismo ancora più deplorevole in un contesto oggettivamente complesso.

 

La CISL FP, con l’inizio della Fase 2, ritiene che la classe politica abruzzese nella sua interezza, ma chiunque si occupa di politica sanitaria nella nostra regione, abbia l’obbligo di capire cosa non ha funzionato, quali errori siano stati fatti, passati e presenti, per evitare di ripeterli.

 

Colpevole sarebbe infatti accettare analisi di comodo, risposte semplicistiche e ancora peggio fare della vuota retorica dell’emergenza.

La risposta alla pandemia in Abruzzo, come in altre regioni, ha avuto come elemento centrale la gestione ospedaliera dei malati Covid, con tutto ciò che questo tipo di gestione ha comportato in termini di diffusione del contagio, sia di altri pazienti che dello stesso personale sanitario.

Il vero problema è che questa è stata la sola e unica risposta e di conseguenza il territorio è stato abbandonato a se stesso.

La mancata attivazione delle risorse del territorio (medici di medicina generale, distretti sanitari, ADI   ecc. ) ha avuto le conseguenze drammatiche che sono sotto gli occhi di tutti. E’ comprensibile che l’urgenza di dare risposte  per il contenimento del contagio  non siano state tutte immediatamente adeguate, ma non è giustificabile aver lasciato l’assistenza degli ammalati a domicilio solo alla cura dei medici di base, con l’assenza di protocolli  e contraddittorietà delle indicazioni da seguire, creando confusione negli stessi medici,  ma anche  nei pazienti e nei familiari.

Eppure sul territorio sono presenti medici e infermieri che dovevano semplicemente essere coordinati e attrezzati. Invece sono stati lasciati non solo senza indicazioni e protocolli chiari, ma anche senza dispositivi di protezione adeguati e senza possibilità di prescrivere tamponi per la diagnosi e la prevenzione.

Si è evidenziata, a giudizio della CISL FP, una grave pecca strutturale del sistema sanitario regionale abruzzese, un deficit  macroscopico della medicina territoriale che va immediatamente colmato superando la logica ospedalocentrica  della sanità  e concependo l’ ospedale solo come luogo di cura delle acuzie.    

 

La CISL FP ritiene imprescindibile , nella Fase 2 , il coinvolgimento del territorio non solo nominalmente, ma attraverso dei protocolli che mettano nelle condizioni ottimali i medici di famiglia e le strutture territoriali per  fare prevenzione e cura.  

Mar30

Case di riposo un campanello d’allarme

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Case di riposo un campanello d’allarme

Le case di riposo sono un’emergenza non solo per gli anziani ospiti ma anche per tanti lavoratori e per le loro famiglie, che quotidianamente cercando di assistere queste persone vulnerabili.

Purtroppo il coronavarisu ha bussato alla porte prima a Loreto Aputrino e poi a Pescara all’Istituto Sorelle della Misericordia. “Sono un focolaio di infezione come è avvenuto nelle regioni del nord”, ha affermato Traniello Segretario della CISL FP.  “La prevenzione, - come ha ricordato più volte la CISL FP -, avrebbe evitato la diffusione del virus tra gli ospiti ma anche tra il personale, a cui sono state affidate al loro impegno e alla loro generosità le strutture residenziali”.

“Dobbiamo creare un coordinamento regionale per salvaguardare le case di riposo di tutta la regione Abruzzo. Le Aziende sanitarie provinciali, - continua in una nota Traniello-, devono con urgenza fare maggiori controlli in tutte le strutture private prevedendo tamponi, con particolare attenzione alle Residenze sanitarie Assistenziali. Inoltre, il personale deve essere tutelato devono essere garantite le regole di salute e sicurezza come previste dal Protocollo firmato con il Governo, in modo particolare devono avere i Dispositivi di Protezione individuali, per poter assistere gli ospiti e svolgere il loro lavoro in tranquilità”.

“Questa rappresenta un’altra sfida per la Regione e le Istituzioni salvare gli anziani e supportare il lavoro degli operatori delle Case di riposo, perché rischiano di essere una bomba ad orologeria sanitaria per la diffusione del Covid-19. In questo periodo dobbiamo responsabilmente tutelare tutti i cittadini da ogni rischio di contagio, - conclude Traniello

 

 

Il Segretario Generale

   Vincenzo Traniello

Mar27

Asl 2 Abruzzo: Una Direzione strategica disorienta

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Asl 2 Abruzzo:  Una Direzione strategica disorienta

“Dopo 20 giorni dal primo D.P.C.M. emanato dal Governo e il proliferare di una epidemia da tempo annunciata, la Direzione strategica della ASL Chieti, Lanciano , Vasto, non ha ancora individuato in maniera certa  i percorsi epidemiologici e le strutture ospedaliere da destinare alla presa in carico dei pazienti contagiati da Covid19”, - denuncia Vincenzo Traniello, Segretario Generale della Federazione del Pubblico Impiego della CISL.

 Per la CISL FP AbruzzoMolise, “non è più consentito temporeggiare, anche perché i focolai di contagio nella provincia di Chieti si moltiplicano e le strutture ospedaliere sono già in affanno. Questo atteggiamento tentennante sta creando confusione e disorientamento sia tra gli operatori sanitari che tra i cittadini.

Inoltre, non possiamo stare in silenzio davanti ad una forte carenza dei dispositivi di protezione individuali (mascherine, camici, ecc..) per il personale medico, infermieristico, tecnico e ausiliare”- continua Traniello-. “Il personale viene quotidianamente esposto al contagio, ed inoltre lo stesso personale diventa veicolo, inconsapevole, della diffusione del virus, come già avvenuto a Vasto e Lanciano. A tutto il personale sanitario e di supporto, che ha contatti quotidiani con i pazienti, vanno fatti i tamponi.

Manca la regia della Direzione Sanitaria aziendale, tutto viene lasciato alla buona volontà e alla capacità decisionale dei singoli responsabili sanitari di presidio. Il personale sanitario non può essere mandato allo sbaraglio con conseguenze anche pesanti per la popolazione, per le scelte di una Direzione che si attarda ad ottemperare alle prescrizioni burocratiche, piuttosto che a porre in essere tutti quei provvedimenti per salvaguardare la salute e la vita delle persone.

Il Sindacato, responsabilmente, comprendendo l’emergenza che tutto il Paese vive in questi giorni, non si ferma a denunciare le carenze, ma vuole contribuire attraverso i suoi associati, medici, infermieri e tecnici, a dare il proprio apporto alla soluzione dei problemi sanitari e logistici che incombono sulla ASL di Chieti.

 

Il Segretario Generale

   Vincenzo Traniello

Mar26

IL SILENZIO ASSORDANTE DELLA REGIONE ABRUZZO

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IL SILENZIO ASSORDANTE DELLA REGIONE ABRUZZO

Le scriventi segreterie stigmatizzano il comportamento della Regione Abruzzo che nonostante le ripetute note, segnalazioni, diffide prodotte e trasmesse nell’ultimo mese  si guardano bene da aprire un confronto ed una interlocuzione con chi rappresenta le lavoratrici ed i lavoratori che oggi, in piena emergenza COVID – 19, garantiscono con spirito di sacrificio la propria attività professionale nei servizi e nelle strutture sanitarie, socio sanitarie e socio assistenziali sia pubblici che privati, e nei servizi territoriali (MMG, PLS, specialistica ambulatoriale, continuità assistenziale).

Abbiamo chiesto di essere urgentemente informate e contestualmente convocate in merito a:

  • l’adozione di misure utili al fine del contenimento del contagio in ambito sanitario e la situazione in ordine alla fornitura dei DPI in tutte le strutture ed i servizi del Servizio sanitario pubblico e nelle strutture private accreditate; aggiornamento dei DVR ed azioni formative del personale;
  • la possibilità di effettuare i tamponi a tutto il personale sanitario entrato in contatto con casi positivi al Covid 19;
  • le azioni di contenimento del contagio nelle attività socio-sanitarie e socio-assistenziali e di servizio negli ospedali, ad esempio pulizie, in ordine alle forniture di DPI. Aggiornamento dei DVR ed azioni formative del personale.
  • le iniziative da adottare in applicazione del D.L. 9 marzo 2020 n°14 e del D.L. 17 marzo 2020 n° 18, aventi ad oggetto le misure urgenti per l’accesso del personale sanitario e dei medici al Servizio sanitario nazionale, avendo per altro appreso dalla stampa dei bandi pubblicati da diverse ASL che hanno optato per assunzioni mediante collaborazioni continuate e continuative e/o prestazione di libera professione riaffermando ancora una volta quale considerazione si abbia per il personale sanitario anche in una fase in cui è innegabile ed evidente lo spirito di sacrificio e dedizione nell’interesse pubblico;
  • l’applicazione previsioni del CCNL Sanità in ordine alle risorse aggiuntive alla luce delle emergenza COVID – 19.

Rilevato che a oggi queste segreterie non hanno avuto alle richiamate note alcun cenno di riscontro ieri abbiamo trasmesso formale diffida alla Regione Abruzzo affinché ripristini una corretta interlocuzione con le rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori oggi impegnati in prima linea nell’emergenza COVID – 19.

Pensiamo che pur in un momento emergenziale non sono venute meno, come testimoniato dalle interlocuzioni in atto sugli stessi temi nelle altre Regioni italiane anche in quelle con situazioni oggettivamente più drammatiche rispetto a quella abruzzese, le prerogative sindacali e con esse la necessità di tenere in debito conto le istanze degli operatori della sanità oggi pesantemente colpiti dalla drammatica situazione emergenziale.

E’ necessario ancora aprire una interlocuzione proficua in ordine ad altri temi afferenti l’emergenza in atto a partire dall’individuazione di presidi COVID – 19 dedicati ed all’aumento previsto dei posti letto  in terapia intensiva, di quali numeri parliamo?  Assistiamo ad un balletto di informazioni ed adozione di atti da parte di ASL poi smentite e riscritte.

Riteniamo che ciò che serve è una struttura atta a superare l’attuale stato emergenziale e le previsioni del Decreto  Legge del 17 marzo 2020 all’art.4 consentono di acquisire strutture pubbliche e/o private per tale scopo. Quindi perché non utilizzare per l’emergenza strutture sanitarie private presenti nel territorio che dispongono di terapia intensiva e sale operatorie in alcuni casi ormai inutilizzati? Od ancora presidi ospedalieri minori nel tempo in parte chiusi? Con interventi minimi e preservando l’operatività dei presidi ospedalieri pubblici sarebbe possibile approntare una struttura dedicata ai paziento COVID 19 e contemporaneamente  continuare a rispondere agli odierni e futuri dei bisogni di salute dei cittadini

C’è ancora la necessità di dare una risposta urgente alle lavoratrici ed ai lavoratori che temono di costituire un pericolo per le proprie famiglie e quindi approntare delle strutture e dedicate che possano permettere, su base volontaria, di riposare al termine del turno di lavoro eliminando una ulteriore,ragionevole e concreta fonte di preoccupazione.

Non è più accettabile non ricevere risposte dalla Regione Abruzzo anche alla luce della recente stipula di un protocollo nazionale sui temi qui richiamati che ribadiscono la centralità del servizio sanitario nazionale e le necessarie azioni di tutela per le lavoratrici ed i lavoratori dei servizi e nelle strutture sanitarie, socio sanitarie e socio assistenziali sia pubblici che privati, e nei servizi territoriali (MMG, PLS, specialistica ambulatoriale, continuità assistenziale) di operare nella massima sicurezza, assicurando l'adozione di tutte le misure necessarie a tutela della loro salute, nonché ad evitare la diffusione del contagio nei servizi stessi ed all'interno del nucleo familiare degli addetti. .

 

    FP CGIL – FP Medici                                      CISL FPL - CISL Medici                                UIL FPL  - UIL Medici                

 Paola Puglielli – Maria Piccone             Vincenzo Traniello  -   Luigi Mascia                   Pino De Angelis – Raffaele Di Nardo           

 

is Silvana De Paolis

Feb06

RIORGANIZZAZIONE GIUNTA REGIONALE RELAZIONI SINDACALI: QUESTE SCONOSCIUTE

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RIORGANIZZAZIONE GIUNTA REGIONALE RELAZIONI SINDACALI: QUESTE SCONOSCIUTE

Continua la grottesca pantomima in regione Abruzzo per quanto riguarda le relazioni sindacali. La G.R. d’Abruzzo continua imperterrita a violare le prerogative che la legge ed il contratto attribuiscono alle rappresentanze sindacali visto che prima adotta gli atti e poi informa le Organizzazioni sindacali. Questa tardiva informazione, per altro carente,
è di fatto priva di efficacia visto che la norma prevede che l’informativa, al fine di rendere il confronto tra le parti concreto e rispettoso dei ruoli di tutti, sia data preventivamente. E’ inutile, d’altronde, un confronto in relazione ad un atto adottato e definitivo, quindi non modificabile.
Per questo unitariamente, le OO.SS. FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, DIRER e la RSU, hanno, in sede di riunione sindacale del 30 gennaio, chiesto che la Giunta regionale sospendesse con atto formale le Delibere inerenti la riorganizzazione dei Dipartimenti e Servizi per consentire un confronto leale e corretto con la RSU, le segreterie territoriali e le Confederazioni delle OO.SS., quest’ultime tenute all’oscuro di tutto. E’ evidente, in merito, la violazione
della Legge regionale 77/99 art.17, comma 2 che prevede appunto l’informativa preventiva anche alle Organizzazioni sindacali confederali.
Purtroppo la Giunta regionale non ha adottato nessun atto di sospensione e quindi oggi queste segreterie, concordemente con le confederazioni interrompono le relazioni sindacali con la Giunta regionale.
L’impressione è quella che questa riorganizzazione sia conseguente ad una visione elitaria che ha tenuto fuori da ogni possibilità di partecipazione gli stessi Dirigenti e il personale tutto, che è poi quello che materialmente produce servizi.
La motivazione che l’informazione successiva sia stata determinata dall’urgenza non giustifica quanto accaduto, soprattutto in considerazione del fatto che sono mesi che le OO.SS. chiedono di incontrarsi su questo tema.
Per queste ragioni e per la palese violazione, a nostro avviso, delle prerogative sancite dalla Legge e dal contratto ci siamo ritirati dal tavolo sindacale ed avvieremo le azioni sindacali necessarie a ripristinare corrette relazioni sindacali presso la Giunta reg.le a partire dalla convocazione delle assemblee del personale ed ogni altro mezzo utile.
I SEGRETARI GENERALI REGIONALI
FP CGIL FP CISL FPL UIL FPL DIRER/FEDIRETS
Paola Puglielli Vincenzo Traniello Giuseppe De Angelis Silvana De Paolis

Gen31

La AUSL di Pescara cancella le ore di straordinario effettuate dai dipendenti: “Le ore di straordinario vanno pagate o fruite come riposo e non si prescrivono”.

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La AUSL di Pescara cancella le ore di straordinario effettuate dai dipendenti:   “Le ore di straordinario vanno pagate o fruite come riposo e non si prescrivono”.

Con la mensilità di gennaio 2020, alcuni lavoratori, si sono visti decurtare da parte della AUSL di Pescara, le ore di lavoro straordinario effettuate nell’anno 2014.
 
Ormai da anni, vista la carenza di personale, nonché per sopperire ad ulteriori assenze fisiologiche (malattia-ferie-permessi), in fase di predisposizione dei turni di lavoro, la AUSL di Pescara procede di “default” ad inserire ore aggiuntive rispetto al normale orario di lavoro per singolo dipendente.

Alcuni lavoratori, maggiormente quelli impiegati presso reparti di emergenza/urgenza, vista la carenza di personale cronica che da anni le OO.SS e la RSU denunciano in vano, se pur decidono di non voler monetizzare la prestazione aggiuntiva, sono impossibilitati per esigenze di servizio a recuperare le ore aggiuntive lavorate.

Dalla voce utilizza in busta paga per la decurtazione delle ore, la AUSL di Pescara ritiene che le stesse sono prescritte. Qualora il lavoratore, non vuole monetizzare le ore aggiuntive lavorate e per esigenze di servizio non può fruire del permesso compensativo, la prescrizione del diritto ad ottenere gli arretrati dello stipendio e quindi anche il permesso compensativo, è di cinque anni ed il termine di prescrizione inizia a decorrere dalla cessazione del rapporto di lavoro in quanto, una volta confluite nella banca ore, il totale complessivo si commistione. Pertanto i cinque anni si contano a partire dal momento in cui il rapporto di lavoro cessa.

Oltre a ciò, va rappresentato che la AUSL di Pescara non ha mai tenuto incontri fra le parti, finalizzati al monitoraggio dell’andamento della banca delle ore e all’assunzione di iniziative tese a favorirne l’utilizzazione, di cui al comma 5 dell’art. 40 del CCNL integrativo del 20.09.2001. Quindi, risulta ulteriormente impropria la decurtazione unilaterale delle ore aggiuntive lavorate e mai recuperate per esigenze di servizio.

Con apposita nota, la CISL FP ha chiesto al Direttore Generale f.f. della AUSL di Pescara Antonio Caponetti, di non procedere alla decurtazione delle suddette ore accantonate, evidenziando che per i dipendenti a cui la decurtazione riferita alla annualità 2014 è stata già effettuata, di ripristinare la situazione originaria.  

Nella stessa nota, la CISL FP ha chiesto inoltre di trovare soluzioni aggiuntive, anche collettive, per l’utilizzo dei riposi accantonati e quindi di convocare con urgenza apposito incontro previsto dall’art. 40 del CCNL integrativo del 20.09.2001.
                        
          
              Il Segretario CISL FP
           Vincenzo MENNUCCI

Nov08

CONTINUA LO STATO DI AGITAZIONE AL COMUNE DI CHIETI PER LA DIFESA DEL CONTRATTO, DEL RUOLO SINDACALE E DEL SALARIO DEI LAVORATORI

Categoria: Notizie - FP

CONTINUA LO STATO DI AGITAZIONE AL COMUNE DI CHIETI PER LA DIFESA DEL CONTRATTO, DEL RUOLO SINDACALE E DEL SALARIO DEI LAVORATORI

Si è svolto oggi presso la Prefettura di Chieti il tentativo di conciliazione previsto dalla normativa vigente nell’ambito della dichiarazione dello stato di agitazione dei dipendenti del Comune di Chieti.

In apertura di riunione la parte sindacale unitariamente ha ribadito le ragioni alla base della protesta ed ha comunque aperto ad una composizione della questione a patto che fossero ripristinate corrette relazioni sindacali e si addivenisse alla stipula definitiva del Contratto decentrato già sottoscritto tra le parti in data 29 agosto 2019.

Il Signor Sindaco sin da subito invece ha dichiarato di non essere disponibile a ricomporre alcunché visto che, a suo dire, tutte le doglianze di parte sindacale sono prive di fondamento o quasi.

Le scriventi segreterie hanno ribadito invece che le ragioni che hanno condotto la parte sindacale a dichiarare lo stato di agitazione e nello specifico:

> mancata stipula definitiva del contratto decentrato già sottoscritto in forma di ipotesi tra le parti;

> obbligatorietà a discutere e contrattare con le rappresentanze sindacali, tutte, la eventuale sottrazione di risorse dal salario accessorio di tutti i dipendenti delle risorse necessarie al pagamento delle PO;

sono valide e supportate dalle previsioni contrattuali e legislative vigenti.

Per altro anche le altre questioni sollevate da parte sindacale, ad esempio in merito alla mancata informazione preventiva su materie per le quali invece la fonte contrattuale la prevede od ancora sulla obbligatorietà di contrattare annualmente il fondo per la ripartizione del salario accessorio dei dipendenti, ha trovato da parte dei rappresentati del Comune di Chieti il totale disconoscimento.

Per queste ragioni il confronto odierno, ed anche il tentativo di ricomposizione esperito dal vicario Dott. Di Gaetano che ha proposto di concordare una data a breve termine per una riconvocazione delle parti,  si è concluso, per indisponibilità della parte pubblica, negativamente.

Alla luce di ciò le scriventi convocheranno nei prossimi giorni l’assemblea sindacale dei dipendenti e, alla luce degli odierni accadimenti, saranno decise le modalità di prosieguo dell’azione sindacale.

Inoltre sarà valutata l’attivazione degli strumenti legali a tutela delle prerogative sindacali che ad avviso delle scriventi sono state ampiamente disattese dalla parte pubblica.

 

                                                   

     FP CGIL                              CISL FP                                 UIL FPL                              C.S.A.

Paola Puglielli                  Vincenzo Mennucci                   Marco Angelucci            Walter Falzani

Ago30

COMUNE CHIETI: FINALMENTE IL CONTRATTO PER I DIPENDENTI

Categoria: Notizie - FP

COMUNE CHIETI: FINALMENTE IL CONTRATTO PER I DIPENDENTI

Il Segretario CISL FP Abruzzo Molise Vincenzo Mennucci e il Segretario Aziendale CISL FP Claudio Fedele, si ritengono soddisfatti dei degli accordi sottoscritti in favore dei dipendenti dell’Ente comunale di Chieti.

All’incontro sindacale del 29.08.2019, tra le OO.SS./R.S.U. con la Parte Pubblica, è stato, finalmente, sottoscritto all’unanimità l’ipotesi di contratto, nel quale sono stati siglati importanti e sostanziali riconoscimenti economici per alcuni istituti previsti dal CCNL, come ad esempio le specifiche responsabilità, l’esposizione al rischio, disagio e maneggio valori, nonché disciplinati i nuovi istituti riguardanti gli operatori della Polizia Locale.

Infatti, ai dipendenti della Polizia Locale, così come il CCNL prevede, hanno riconosciuto  riconoscimento l’indennità di servizio esterno e di funzione, quindi vengono, per la prima volta, previsti, nuovi ed importanti istituti che danno il giusto riconoscimento agli appartenenti del Corpo di Polizia Locale del Comune di Chieti.

Inoltre è stata prevista la procedura per l’attribuzione delle eventuali Progressioni Economiche Orizzontali, che la CISL FP nella contrattazione di secondo livello richiederà di stanziare le risorse.

Nell’incontro sindacale sono stati sottoscritti anche il regolamento per le attribuzioni delle Posizioni Organizzative al fine di ripristinare gli incarichi, e il regolamento degli incentivi, che dovevano essere contrattati con la parte sindacale da diversi anni.

Inoltre il Fondo delle risorse decentrate anno 2018, è stato ripartito, in una delle precedenti riunioni, in € 150.000,00 per la performance individuale ed € 50.000,00 per specifiche responsabilità, importi che verranno erogati ai dipendenti dell’Ente, negli stipendi delle prossime mensilità.

La CISL FP, al termine di un lungo lavoro portato avanti al tavolo della contrattazione, ritiene di aver contribuito alla sottoscrizione di importanti strumenti atti al riconoscimento delle tante professionalità che contribuiscono giornalmente al miglioramento dell’organizzazione del lavoro nonché dei servizi alla collettività del Comune di Chieti.

 

 

   Il Segretario CISL FP Abruzzo Molise

          Vincenzo MENNUCCI                                                                                                                               

Lug24

Teate Servizi

Categoria: Notizie - FP

Teate Servizi

Nella giornata odierna si è tenuta una assemblea con i lavoratori di Teate Servizi per fare il punto della situazione. In precedenza si è tenuto l'incontro con la Società per avere notizie sulle
diverse tematiche.
1) Il Comune ha grossi problemi di liquidità  tali da non consentire il pagamento delle retribuzioni;
Non è dato sapere quando verranno erogati;
2) sulle conversioni a tempo indeterminato per i 16 vincitori di concorso continuano a persistere  diversi rimpalli di responsabilità  su atti compiuti e da compiere tra Teate Servizi, Socio Unico, Controllo analogo, ecc. ; che vanno dalla ennesima presentazione del piano industriale,  alla mancata approvazione del bilancio 2018,  alla presentazione del bilancio preventivo 2019 con relativo conto economico, ecc.
3) non ci sono notizie circa la volontà di procedere con un avviso pubblico per i lavoratori attualmente a tempo determinato.
4) in tutto questo siamo fortemente preoccupati anche per il futuro complessivo di Teate Servizi.

Per tutte queste ragioni
venerdì 26 luglio 2019
dalle ore 11.30 alle ore 13.30
ci sarà un presidio dinnanzi al Comune di Chieti
con relativa conferenza stampa.

Ci riserviamo naturalmente ulteriori iniziative qualora non dovessere arrivare risposte concrete.

Cisl-Fp         Confsal Fenal          Cgil-Fp
Traniello             Ricciuti                 Rucci    

May08

Provincia di Isernia.

Categoria: Notizie - FP

Provincia di Isernia.

Si è tenuta nella sala gialla presso la sede della Provincia di Isernia l’Assemblea Sindacale organizzata dalla CISL FP Regione Molise per discutere della situazione del personale dipendente della Regione Molise alla luce delle due determinazioni riorganizzative e la riassegnazione del personale all’interno dei servizi autonomi della presidenza della giunta regionale e dei dipartimenti.
La questione oggetto di maggiore interesse è stata quella riguardante il trasferimento fisico degli uffici e delle attività ad essi connesse verso Campobasso con il relativo personale, con ciò arrecando danno alla collettività isernina che, ancora una volta, viene ad essere privata dei servizi di interesse generale.  
L’Assemblea, quindi, alla luce delle numerose problematiche emerse, ha deciso di conferire mandato allo scrivente sindacato al fine di intervenire presso la Presidenza della Giunta regionale per favorire decisioni concordate che portino, nelle more, alla cessazione degli effetti dei provvedimenti dirigenziali assunti; ciò anche al fine di evitare che le lamentate illegittimità comportino gravi disagi all’utenza isernina.
Sin da ora, i dipendenti, confidando in una soluzione favorevole, chiedono misure risolutive urgenti, significando che, in difetto, dovranno tutelare le proprie posizioni nelle sedi opportune.
E’ di evidenza che questo sindacato, in assenza di concrete misure, provvederà anche alla tutela delle proprie prerogative sindacali.
Si rappresenta che, nel corso della assemblea, non sono mancate lamentele nei confronti di amministratori e politici locali ed in particolare di quelli regionali eletti nella provincia di Isernia che, sebbene al corrente dei provvedimenti penalizzanti in parola, nulla, ad oggi, hanno fatto.
Riguardo all’emendamento legislativo proposto in materia dal PD, riflettente la “ ..salvaguardia dei servizi essenziali sui territori e quindi del personale regionale ivi assegnato” sono emerse forti critiche in quanto tale modifica normativa penalizza maggiormente l’utenza isernina in quanto i pochi servizi rimasti nel capoluogo sono da ritenersi ormai tutti essenziali alla stregua  di quelli del capoluogo regionale.
Si resta, quindi, in attesa di sollecita convocazione da parte della Giunta regionale entro il termine massimo del giorno 16 maggio 2019.



    
UGL
Gianna De Amicis

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