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Ago30

Incendi boschivi: Ghizzoni (Fns- Cisl) “Risorse insufficienti per prevenzione”

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Incendi boschivi: Ghizzoni (Fns- Cisl) “Risorse insufficienti per prevenzione”

La gestione incendi, nel nostro Paese, è fuori controllo. La scarsa attenzione chela Regione ha riservato alla lotta agli incendi boschivi ha portato all’inferno in cui ci troviamo. Se ci sono mani criminose dietro gli eventi incendiari il governo nazionale non può accettare e concedere nessuna deroga alla legge quadro sugli incendi, la numero 353 del 2000. In questi giorni di emergenza assistiamo all’assenza totale di una politica seria di prevenzione, mai messa in campo da questo governo regionale, a tutela del patrimonio boschivo e forestale dell'Abruzzo”. Lo afferma Antonello Ghizzoni, segretario generale della FNS CISL Vigili del fuoco Abruzzo e Molise, sottolineando come siano "molteplici le dinamiche e le responsabilità che ci hanno portato a questa situazione. Le recenti catastrofi devono orientarci verso una nuova politica che sappia valutare l’investimento preventivo sulla base di costi e benefici. Alla Regione, per legge”, evidenzia Ghizzoni, “spettano la tutela del patrimonio boschivo e la lotta attiva contro gli incendi boschivi. Nei mesi scorsi abbiamo denunciato a gran voce, e ripetutamente, come i fondi destinati alla convenzione antincendi boschivi che la Regione stava stipulando con i Vigili del fuoco fossero del tutto insufficienti ed inadeguati. Invano è stata stipulata una convenzione, a livello regionale, che prevede, tra metà luglio e agosto, la composizione di una sola squadra di cinque unità in orario straordinario 8.00-20.00 nei quattro comandi provinciali abruzzesi dei Vigili del fuoco, che integra il dispositivo di soccorso provinciale e viene impiegata esclusivamente sugli incendi boschivi. E' semplicemente assurdo pensare che una sola squadra di Vigili del Fuoco per provincia possa essere sufficiente a raggiungere lo scopo”. Ghizzoni lamenta anche una carenza di mezzi e uomini: “Ai Vigili del Fuoco sono stati assegnati solo 365 ex forestali su 8mila il 5% della precedente forza ex forestale. Una scelta palesemente in contrasto con i principi espressi con l’emanazione D.lgs. 177/2016 il quale ha affidato completamente la competenza dello spegnimento degli incendi boschivi al Corpo nazionale dei vigili del fuoco”. Un trasferimento di competenze che, secondo Ghizzoni “aumenta notevolmente il carico di lavoro che li corpo già svolge con pochi organici e automezzi vetusti, al limite della loro efficienza ed efficacia sugli scenari operativi. E' vergognoso assistere in questi giorni, alla superficialità di alcuni personaggi locali, del mondo politico e non, che attribuiscono colpe e responsabilità al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Riteniamo invece, di affermare come Fns Cisl che le responsabilità sono esclusivamente attribuibili ad un sistema Paese ormai al collasso e fuori controllo. Il Ministero dell’Interno, di concerto con gli enti locali, deve promuovere un tavolo tecnico per affrontare il problema delle risorse economiche e umane da destinare alla prevenzione e repressione degli incendi boschivi”.


Monica Pelliccione

Ufficio Stampa Cisl provincia dell'Aquila

Mar29

VIGILI DEL FUOCO ESCLUSI DALLA LEGGE REGIONALE SUL TRASPORTO PUBBLICO LA FNS CISL FA APPELLO A PIETRUCCI “

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VIGILI DEL FUOCO ESCLUSI DALLA LEGGE REGIONALE SUL TRASPORTO PUBBLICO LA FNS CISL FA APPELLO A PIETRUCCI “

“Apprezziamo e sosteniamo l’iniziativa del Consiglio Regionale che ha portato all’emanazione della Legge sulle ‘Disposizioni a tutela della sicurezza del trasporto pubblico regionale’. Consentire la circolazione gratuita alle forze dell’ordine significa garantire maggior tutela sia per i viaggiatori che per il personale di bordo dei mezzi pubblici, più volte soggetti a scippi ed aggressioni da parte di malintenzionati” - questo afferma in una nota Corrado Clementoni Coordinatore Nazionale della FNS Cisl con delega alle regioni Abruzzo e Molise, rappresentante del personale della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del fuoco, intervenuto sulla legge che la Regione Abruzzo ha varato per garantire maggior sicurezza ai cittadini che fruiscono del trasporto pubblico regionale.
Nel suo intervento Clementoni si rivolge principalmente alla politica: “Quello che stride è la scelta di escludere dalla legge il personale dei Vigili del fuoco; probabilmente sfugge che tra i compiti principali che lo Stato demanda al Corpo Nazionale VVF c’è proprio la salvaguardia dell'incolumità delle persone e dell'integrità dei beni, attraverso il Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile! Tuttavia – continua il segretario della Cisl – c’è ancora il tempo intervenire su questa stortura, attraverso un progetto di legge fermo presso la II^ Commissione, Territorio Ambiente e Infrastrutture della Regione Abruzzo, che includerebbe i Vigili del Fuoco nella normative citata. Facciamo appello al Presidente Pierpaolo Pietrucci che sappiamo essere persona attenta e sensibile a tali problematiche e profondo conoscitore della professionalità degli uomini e delle donne appartenenti al Corpo Nazionale dei VVF. Abbiamo chiesto al Presidente Pietrucci e a tutta la II^ Commissione di essere ascoltati per fornire il nostro contributo nell’iter di correzione della norma. Proprio perché la legge tende a massimizzare la sicurezza dei cittadini sui mezzi di trasporto, risulta fondamentale avvalersi della competenza di personale altamente qualificato per il soccorso e la difesa civile - conclude Clementoni - Ecco perché confidiamo nella ragionevolezza della politica ed auspichiamo che si orienti ad effettuare la giusta scelta volta a tutelare i nostri corregionali che viaggiano sul territorio abruzzese”.


FEDERAZIONE NAZIONALE SICUREZZA
Segreteria Interregionale Abruzzo Molise

Oct30

PRESIDIEREMO IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE PER FARCI RICEVERE DA MARTINA

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PRESIDIEREMO IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE PER FARCI RICEVERE DA MARTINA

"Le organizzazioni sindacali SAPAF, UGL-CFS, FNS-CISL, FP-CGIL e UIL-DIRFOR, in rappresentanza del personale del Corpo forestale dello Stato, stanno organizzando un presidio di fronte al Dicastero delle politiche agricole, che si terrà nei prossimi giorni, per sollecitare il Ministro Martina a fare chiarezza sulle sorti del personale e delle funzioni del CFS ".
Lo dichiarano i leader sindacali Marco Moroni, Danilo Scipio, Pompeo Mannone, Francesca Fabrizi e Massimiliano Violante.
"Maurizio Martina risulta completamente assente dal dibattito politico sul riordino delle funzioni di polizia ambientale ed agroalimentare, che potrebbe comportare l'assorbimento del Corpo Forestale dello Stato da parte dell'Arma dei Carabinieri, rendendosi così complice di chi vuole militarizzare i Forestali e mettere a rischio la tutela dell’ambiente".
"Pretendiamo una risposta chiara ed esaustiva - e la pretendiamo dal Governo - sul futuro di tutti i dipendenti del Corpo Forestale dello Stato, divenuti in questi ultimi mesi merce di scambio per soddisfare la frenesia dei Capi di altre Forze di polizia, che non hanno certamente ben valutato gli effetti dannosi della parcellizzazione delle competenze del Corpo ".

Oct16

Riforma Sicurezza: sindacati denunciano militarizzazione funzione di polizia e ordine pubblico e preannunciano mobilitazione

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Riforma Sicurezza: sindacati denunciano militarizzazione funzione di polizia e ordine pubblico e preannunciano mobilitazione

Nel ribadire la comune volontà di non arrestare il processo riformatore, non si può prescindere dall’esigenza di vederlo attuato attraverso scelte ispirate ai principi di trasparenza, logicità ed efficacia dei risultati in termini di incremento di efficienza del sistema e risparmio della spesa. In tal caso ringraziamo il Presidente Mattarella per aver rammentato che la sicurezza, al pari della salute e dell’istruzione è una funzione irrinunciabile dello stato democratico, che garantisce i diritti dei cittadini ed i processi democratici delle istituzioni, evidenziandone così il carattere civile degli ordinamenti delle forze di polizia.

Per tali ragioni, non si comprende davvero come la razionalizzazione del Comparto sicurezza e del sistema sicurezza possa essere attuata attraverso l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri che, come noto, è la quarta forza armata a cui sono attribuiti tra l’altro compiti di polizia a competenza generale, ausiliari e permanenti.

Lo affermano i segretari generali del SIULP, SIAP/ANFP, SILPCGIL, UGL e UIL Polizia che rappresentano percentualmente la stragrande maggioranza dei lavoratori della Polizia di

Stato. Appare evidente, affermano i sindacati, che questo progetto può essere giustificato attraverso la politica riformatrice, senza peraltro considerare la rimilitarizzazione di importanti funzioni affidate alle forze di Polizia, comprimendo così i diritti di libertà dei cittadini e dei lavoratori del Corpo Forestale dello Stato cui sarebbe sottratto un vitale e consolidato patrimonio di diritti individuali e collettivi.

Per queste ragioni, aggiungono, invitiamo il Presidente del Consiglio a chiarire che l’obiettivo del Governo sia quello della riduzione delle forze di Polizia e non certamente quello della rimilitarizzazione della funzione di polizia con l’attribuzione di inedite competenze alla quarta forza armata.

In tal senso i Sindacati di Polizia lanciamo l’allarme al Parlamento invitando tutti i Parlamentari a presentare interrogazioni al Governo per scongiurare che questioni strategiche e vitali per l’equilibrio del sistema vengano affrontate e risolte in sordina o subordinate ad interessi di cui si sconosce il grado e la natura.

E’ ovvio, concludono i sindacati, che rispetto alla eventuale persistenza di un atteggiamento di silente indifferenza, sarà necessario ricorrere a strumenti più incisivi di sensibilizzazione, compresa la possibilità di indire lo stato di agitazione contro il tentativo di spostare indietro le lancette della storia e riportare il Paese a prima degli anni 70, conculcando i diritti dei cittadini e di una parte significativa dei lavoratori del comparto sicurezza.

Sep29

IN QUALE TORBIDO GIOCO STA FINENDO LA GRANDE RIFORMA DELLA FORESTALE?

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IN QUALE TORBIDO GIOCO STA FINENDO LA GRANDE RIFORMA DELLA FORESTALE?

È iniziata male, potrebbe finire ancora peggio. Annunciata dal Governo come una manovra di razionalizzazione istituzionale per potenziare e riorganizzare le funzioni di polizia a tutela dell’ambiente, la soppressione del Corpo forestale dello Stato sta assumendo la forma di una “matrioska” di interessi solo parzialmente dichiarati.
Una delle matrioske nascoste è il PERCHÉ dell’incomprensibile stravolgimento di un percorso ultradecennale, compiuto dal Corpo forestale dello Stato in termini di riordino e di sinergie di fatto, e non a parole, con la più
prossima delle Amministrazioni di Polizia, visto che addirittura il percorso formativo viene svolto (dal 2001) dai Funzionari e dai Dirigenti del CfS presso la Scuola Superiore della Polizia di Stato. Perché l’Arma dei Carabinieri
ha lanciato contro questo percorso virtuoso (di vera razionalizzazione e potenziamento nel mantenimento delle rispettive specificità con la PdS) un’OPA -qualcuno direbbe ostile- sul Corpo forestale dello Stato? Forse la
ragione vera è anche quella più inconfessabile, ovvero che l’Ambiente non interessa a nessuno, nemmeno al Governo, ma i Forestali servono a quello che bene esprime il COCER CC:
FORESTALE: COCER CC, COL PASSAGGIO NELL' ARMA RIPRISTINO SERVIZI RIDOTTI
Con la riforma della pubblica amministrazione circa 7mila forestali passeranno nell'Arma dei Carabinieri. "Per noi sarà una boccata di ossigeno", commenta con l' Adnkronos Giuseppe La Fortuna del Cocer Carabinieri. "Negli ultimi 5 anni, essendo stato bloccato il tourn over l' Arma ha perso circa diecimila uomini, con sette mila uomini in più potremo recuperare alcuni servizi che avevamo ridotto. Negli ultimi cinque anni, infatti, con la spending review abbiamo perso circa cinquemila pattuglie al giorno sul territorio nazionale".
E i Forestali non dovrebbero essere CONTRO il disegno di fare semplicemente i tappabuchi dei Carabinieri, anziché continuare a svolgere i propri compiti di polizia ambientale?
L’altra matrioska contenuta dentro la precedente è non solo l’ottosettembre del nostro Capo, ma anche la convinta inversione a 180°, una svendita totale senza condizioni, un appiattimento con riduzione al silenzio al progetto del partner più interessato e probabilmente, per compito d’istituto, del più informato. Già campione del “fine sedia: mai”, sopravvissuto come un OGM a ben otto Ministri. Anche se la combinazione sembra assai strana (la matrioska), vero è che le capacità mnemoniche gli hanno fatto recentemente difetto anche quando si è “dimenticato” di cosa è il Corpo forestale dello Stato, e soprattutto di comunicare a Governo, a Funzione Pubblica e, soprattutto, ai Carabinieri che i Forestali sono CONTRARI alla loro MILITARIZZAZIONE, altrimenti il COCER CC non avrebbe così proseguito:
Chi ha scelto l'Arma passerà "da un ordinamento civile a un ordinamento militare - chiarisce il rappresentante del Cocer Carabinieri - questo significa che dovranno mettere le stellette e quindi giurare fedeltà, esattamente come hanno fatto i Carabinieri quando sono entrati a far parte dell' Arma". "Sarà una trasformazione radicale per loro - continua La Fortuna - e il fatto che così tanti abbiano scelto di diventare carabinieri ci inorgoglisce. Forse lo hanno fatto perchè un po' come noi la loro struttura è capillare, territoriale, e quindi si somiglia alla nostra". E i Forestali non dovrebbero lottare perché vincano trasparenza, competenza e democrazia?
I Giochi ormai sono chiari per tutti e la lotta è appena iniziata! Sia ben chiaro anche ai colleghi Carabinieri: i Forestali non cesseranno MAI di essere uno spirito LIBERO, DEMOCRATICO, PROFESSIONALE E MODERNO in qualsiasi struttura andranno a collocarsi! La STORIA NON TORNA INDIETRO!
FORESTALI, MANTENIAMO LUCIDITA’, INDIPENDENZA E DETERMINAZIONE!
COMPETENZE E FUNZIONI SONO LA NOSTRA RICCHEZZA E IL NOSTRO DONO AL PAESE!
NON LE DISPERDEREMO!

Sep25

il personale del Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei Carabinieri

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il personale del Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei Carabinieri

Siamo convinti che alla democrazia non servano le trincee e neppure icampi di battaglia ma, invece, utili e necessari terreni di confronto e di mediazione.
 Il Governo, tuttavia, ignorando le strade che conducono al confronto e alla mediazione, si prepara a far assorbire il personale del Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei Carabinieri, costringendo settemila persone, che oggi fanno parte di una forza di polizia ad ordinamento civile, a cambiare il loro status giuridico da civile a militare.
Tutele sindacali e di conseguenza l'organizzazione familiare di migliaia di persone, demolite con un Decreto Legislativo!
Inaccettabile una compressione dei diritti per legge laddove in tutta Europa stanno facendo esattamente l'opposto!!
La Legge Italiana, infatti, vieta a uomini e donne in servizio nell’Arma dei Carabinieri, l’adesione e la partecipazione in costituzione ad Associazioni Sindacali, i quali, quindi, non possono usufruire quali “benefciari di diritto” di
un organismo sindacale che tuteli i propri diritti di fronte a qualsiasi forma di
ingiustizia e imparzialità.
La raccomandazione europea n. 2001/10 Rec., tuttavia, (sottoscritta dal comitato dei Ministri dei paesi aderenti alla CEDU) ha sancito che il personale di polizia deve benefciare degli stessi diritti civili e politici degli altri cittadini, compresi diritti di associazione sindacale. In ragione di tali principi la Sentenza della Corte di Giustizia Europea nr. 32191/09 del 02.10.2014, ha di fatto riconosciuto il Diritto Sindacale per i Militari, sancendo che il divieto di
costituzione di sindacati e di associazioni professionali tra militari è illegittimo.
Premesso quanto sopra, nella sciagurata ed inaccettabile ipotesi che il CFS venga assorbito e militarizzato con il passaggio nell'aArma dei Carabinieri, che alimenta sempre più sentimenti di rabbia e di frustrazione nel personale, le scriventi OO.SS., nell'ottica di continuare ad essere portatrici di interessi collettivi e di tutelare il personale del Corpo forestale dello Stato comunicano che hanno già conferito mandato ad un pool di illustri ed esperti avvocati specializzati in materia affnché venga predisposto in via preliminare, riallacciandosi ai precedenti giurisprudenziali internazionali, un ricorso alla Corte di Giustizia Europea per riconoscere ai Carabinieri, a quel punto a tutti i
Carabinieri, il diritto di costituzione e di libera associazione ai sindacati.
Comunque vada, la battaglia sindacale è solo all'inizio e continuerà in tutte le
sedi ed in tutti i modi per garantire al personale il mantenimento di quei diritti
faticosamente conquistati che non permetteremo vengano cancellati con un
semplice colpo di spugna legislativo.
Massimo rispetto per l'Arma alla quale diciamo che siamo tutti colleghi, lavoratori, professionisti della sicurezza, ma pur sempre lavoratori con molti doveri, ai quali non intendiamo sottrarci, ma anche diritti, che intendiamo difendere con le unghie e con i denti e magari anche con il sostegno dei tanti Carabinieri che la pensano come noi e che non possono, oggi, manifestare liberamente questi pensieri ed ai quali ci rivolgeremo, lo stiamo già facendo, trovando fortissimi consensi ed adesioni, per un sostegno non solo morale.
Vorrà dire che saremo molti di più che settemila Forestali a lottare!!

Lug16

FNS CISL E POLITICA IN DIFESA DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO

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FNS CISL E POLITICA IN DIFESA DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO

“Come Fns Cisl, Federazione Nazionale Sicurezza della Cisl, apprezziamo e sosteniamo l’iniziativa presa dall’On. Giulio Sottanelli in difesa del Corpo Forestale dello Stato che rischia lo smantellamento a causa di scomposte iniziative del governo, mosse in nome di una confusionaria riorganizzazione delle forze di polizia nel paese” - questo afferma in una nota Corrado Clementoni Coordinatore Nazionale della FNS Cisl con delega alle regioni Abruzzo e Molise, intervenuto all’Appello comune in difesa del Corpo Forestale, l'Abruzzo, Regione Verde d'Europa, unito per la tutela dell'ambiente e della legalità, fortemente voluto dal parlamentare abruzzese On. Giulio Sottanelli.
All’evento tenutosi questa mattina a Pescara nella splendida cornice della sala dei marmi della provincia, oltre al deputato organizzatore hanno aderito numerose autorità politiche nazionali e regionali tra cui il Presidente della regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, gli Onorevoli Gianni Melilla e Paolo Tancredi, gli Assessori regionali Dino Pepe e Mario Mazzocca, il presidente della Commissione Agricoltura e consigliere regionale Lorenzo Berardinetti ed ben oltre 50 sindaci provenienti dai comuni regionali dislocati sui quattro territori provinciali.
Presenti in sala anche massimi esponenti del Corpo Forestale tra cui il Comandante Regionale dell’Abruzzo Ing. Ciro Lungo ed il Comandante generale della scuola del CFS Umberto D’Autilia. Nel suo intervento Clementoni si è rivolto principalmente alla politica: “E’ necessario salvaguardare le funzioni di tutela dell’ambiente e dell’agroalimentare che vanno garantite ai cittadini e che risultano al contempo necessarie allo sviluppo economico del Paese. Tematiche importanti come il Made in Italy, la tutela dei parchi e delle riserve naturali ed il contrasto di fenomeni criminosi come quelli della terra dei fuochi devono a nostro avviso essere assicurate attraverso l’impiego di un corpo di polizia specializzato quale è oggi il Corpo Forestale dello Stato. Noi non siamo contrari ad una riorganizzazione dei corpi di Polizia – continua il segretario della Cisl – ma ciò va fatto con un’attenta e ragionata ristrutturazione complessiva delle forze dell’ordine che superi le duplicazioni di funzioni e le sovrapposizioni di competenze. Siamo contrari a manovre semplicistiche che porterebbero solo ad una dispersione di competenze e professionalità che il Corpo Forestale mette a disposizione come servizio reso ai cittadini”. "Ecco perché confidiamo nella ragionevolezza della politica - conclude Clementoni - ed auspichiamo che si orienti ad effettuare le giuste scelte volte a tutelare delle bellezze naturali del nostro paese”.

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