Prosegue la paralisidella istituzione Regionalerispetto alla definizione dei Servizi Minimi dei Trasporto Pubblico Locale.
Infatti nemmeno la proclamazione di uno sciopero per il prossimo 25 maggio ha prodotto una presa di coscienza della gravità della situazione e consentito passi avanti delle procedure necessarie all’approdo in Consiglio Regionale della relativa Delibera 848/c.
La riunione tenuta il 21 maggioin regione con il Consigliere Delegato ai Trasporti avv. Maurizio Di Nicola,infatti, non ci ha purtroppo fornito gli aggiornamenti positivi che auspicavamorispetto all’avanzamento e definizionedelle procedure.
Prosegue, invece,la “partigiana” presa di posizione del Consigliere Pietrucci che non ha ancora nemmeno calendarizzato la discussione della deliberanella II Commissione che presiede vantando pubblicamente il ruolo di censore degliatti di “Governo Regionale”che si è attribuito e filtro dei provvedimenti da porre o meno all’attenzione ed all’esame degli stessi Consiglieri Regionali
Notiamo che ieri hainteso accompagnare” in regione una delegazione aquilana della CGIL in una riunione senza ovviamente mostrare interesseall’ascoltodelle tesi dellealtre sigle sindacaliconfederaliche mai hanno rinunciatoo delegatoad altri ilruolo di difesa delle aree interne del territorio regionale.
L’Abruzzo,ha avviato la riforma del Trasporto Pubblico (seconda voce di spesa del bilancio regionale) che in poco meno di due anni, ha conseguito dapprima la unificazione delle tre società regionali conrilevanti economie di scala e conseguentemente, unico caso in Italia, l’affidamento IN HOUSE del 67% dei servizi regionali alla SocietàTUA spagarantendo una gestione pubblica del servizio.
Tra le necessità amministrativo/burocratiche rientra la definizione della rete dei Servizi Minimi (ovvero l’individuazione dei servizi di trasporto, interni al territorio regionale, che l’Ente Regioneintende assicurare ai propri cittadini affinché possano esercitare il diritto alla mobilità).
Va precisato che detti “servizi minimiessenziali”sono esclusivamente, per norma nazionale ed europea, quelli in cui si verifica il così detto “fallimento del mercato” ovvero quelle relazioni in cui non si registrino presenze di offerta di trasporto plurime).
Quindi l’individuazione dellaRete dei Servizi Minimi,(varata con la delibera di Giunta Regionale n.848/c del dicembre 2017 che ha raccolto anche il positivo esame del Consiglio delle Autonomie Locali CAL), è lo strumento indispensabile per la prosecuzione della gestione dei servizi di trasporto pubblico locale a far data dal 1° gennaio2019(data in cui le “concessioni”, già in regime di proroga all’azienda regionale ed alle imprese private del settore scadranno di validità).
Tale piano di servizi all’interno del territorio regionale ha la finalità di assicurare collegamenti di trasporto pubblico ai cittadini residenti in particolare nei centri minoridovenon vi è interesse di vettori commerciali nel gestire attività di trasporto per i bassi livelli di redditività.
Dal primo gennaio 2019,dovrannoobbligatoriamentepartire le procedure per l’affidamento dei servizi attraverso affidamento in-housee gare;la mancata approvazione della delibera sui Servizi Minimi determina in particolare la decadenza dell’affidamento IN HOUSE e l’impossibilità a bandire le gare con tutto ciò che ne deriva(ulteriori penalizzazioni sui trasferimenti delle risorse economiche dallo Stato).
L’affidamento in house è strumento indispensabile per gestire la fase post-fusione ed impedire dissesti sociali e sobbalzi repentini ai livelli occupazionali che un’impresa privata non avrebbe nessun interesse ad impedire.
Pertanto è fondamentale agevolare l’iter del percorso istituzionale che deve condurre la Società fuori dalle secche della burocrazia.
Nel caso della relazione tra il capoluogo di regione e la capitale, unico argomento chetanto preoccupa il Consigliere Pietrucci, bisognaassolutamente specificare che questi servizi non verranno dismessi come si vuol far credere, bensì verranno rimodulati ed esercitati dal vettore Sangritana S.p.A.in regime di concorrenza, peraltro con criteri di sostenibilità economica, con materiale rotabiledi nuova acquisizioneecon personale neoassuntosul territorioregionale.
Nessuna penalizzazione deriverà nei confronti dell’utenza perché l’offerta di trasporto che oggi registra la presenza di domanda non subirà alcuna variazione, mentre le corse attualmente già scarsamente utilizzate verranno riorganizzate.
Infine la presenza di un vettore a capitale pubblico su relazioni commerciali dall’intero territorio regionale verso la capitale rappresenta una garanzia atta ad evitare che l’esasperazione del mercato comporti una lievitazione esagerata delle tariffe di trasporto a danno dell’utenza.
Precisiamoche l’ambito di interesse della definizione di “trasporto pubblico locale”non evidenziaaree interne e/oaree penalizzate, ma aree a domanda deboleche non sono solo nella provincia de l’Aquila, manelle quattro province (sono aree dove la domanda di trasporto èminore etra queste sono annoveratianchei bacini di Avezzano, Sulmona, Vasto, Lanciano, Teramo e tutti i paesi collinari ed interni delle quattro province).
Evidenziamo,inoltre, che ogni chilometro che dovesseessere inserito nel sistema di TPL necessita del relativo finanziamento ovvero di tagli analoghi in altre relazioni che potrebbero penalizzare, questa volta con certezza, centri minori ed areeinterne.
Siamo conseguentemente a chiedere ai Consiglieri di Maggioranza e di Opposizione di prestare, come loro costume, ancora più attenzione suquesta delicata fase della riforma dei Trasporti che è giunta quasi al traguardo ma che sta rischiando di sbriciolaretutti i risultati conseguiti a causa di sterili campanilismi, singoli riposizionamenti e fibrillazioni dacampagna elettorale.
Riteniamo che i sacrifici concretamente assicurati dai lavoratori del settore,sia in termini di crescita della produttività individuale che economici, non debbanoessere dilapidati.
Auspichiamo che nella IICommissioneprima, ed in Consiglio Regionale poi,venganosalvaguardate le aspettative di tutti i territorie esaminate le ragioni ditutti i sindacati piuttosto che soltanto quelle di unaspecifica organizzazionee di uno specifico territorio.
Rileviamoinfine unaltro pericoloso“lento procedere”degli iter rispettoalla:
1. definizione del trasferimento delle attivitàcommerciali su ferro e su gommaa Sangritana S.p.A.Ritardo che determina l’accumularsi di gravi perdite nel bilancio di TUA S.p.A.;
2. definizione delle partecipazioni societarie all’interno della società Autoservizi Cerella;
3. creazione dell’Osservatorio della Mobilitàdeputato a garantire una corretta sorveglianza, a favore dell’utenza, sulla regolarità e qualità dei servizi erogati;
4. Alla creazione dell’Agenzia della Mobilità utile anche per un significativo recupero di risorseeconomiche;
attività, queste, cherisultano indispensabili oltre che per il completamento della riforma dei trasporti anche per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali del settore avuto riguardo in particolare alla prossima chiusura della Società SISTEMA che determineràil licenziamento di ben 46 lavoratori.
Per queste motivazioni, siamo a chiedervi attenzione ed impegno per il bene della intera collettività abruzzese.
SEGRETERIE REGIONALI ABRUZZO