INAS Stress lavoro-correlato in Europa: ecco le cifre
16-06-2015 - Fonte: inas.it
Secondo studi dell'Eu – Osha, le malattie stress lavoro-correlato costituiscono, dopo i disturbi muscolo-scheletrici, il problema più comune nell'attività lavorativa e causano circa il 50-60% delle giornate di lavoro perse.
Data la rilevanza del fenomeno, l’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro (Eu – Osha) di Bilbao ha lanciato una campagna europea per il biennio 2014/2015 sul tema.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere, in tutti i Paesi europei, una maggiore conoscenza nei confronti del fenomeno che, in Europa, riguarda 1 lavoratore su 10 e che comporta gravi conseguenze sulla salute mentale e fisica dei lavoratori.
Gli effetti negativi non si riflettono solo sul benessere psico-fisico del lavoratore - esposto a stress intenso e per un periodo di tempo prolungato - ma hanno anche considerevoli ripercussioni sulle imprese e sull’economia nazionale, in termini di perdita di produttività e assenteismo.
Le cause più comuni sono da ricercarsi nella riorganizzazione del lavoro (per il 72% dei lavoratori), nelle ore lavorate e nel carico di lavoro eccessivo.
Tra le patologie più diffuse quelle fisiche e psicofisiche, come stati d’ansia, esaurimento, depressione, ma anche disturbi dell’apparato cardiocircolatorio.
Tramite il patronato Inas è possibile inoltrare domanda all’Inail per il riconoscimento della malattia professionale derivata da mobbing, stress lavorativo o, più in generale, disagio lavorativo.
Per informazioni è possibile contattare lo “Sportello nazionale mobbing e disagio lavorativo”, chiamando il numero 06/84438364, il martedì ed il giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17.