Nov13

CONOSCERE ORGANIZZARE RAPPRESENTARE

Categories // Notizie - Sicet

CONOSCERE ORGANIZZARE RAPPRESENTARE

La Conferenza nazionale di organizzazione tenutasi a Riccione il 12 e 13 novembre 2015: approva e sostiene gli obiettivi e il programma operativo indicati nella relazione del segretario generale, con gli spunti, le riflessioni e gli arricchimenti emersi dal dibattito e dall'intervento della segreteria confederale CISL; sollecita e impegna gli organismi dirigenti ad assumerne le indicazioni e coerentemente programmarne l’attuazione. Rispetto ai nuovi scenari della crisi degli alloggi, la Conferenza ritiene compito di primaria importanza per gli Organismi dirigenti del SICET assicurare piena sintonia del programma sindacale e del progetto organizzativo con le necessità di difesa e tutela dei ceti popolari, stanti il diffuso aggravamento del disagio e del rischio abitativi e, infine, l'esclusione e discriminazione di fasce sempre più consistenti di povertà e svantaggio da qualsivoglia rete pubblica di protezione e d'offerta sociale. La Conferenza, sulla base degli obiettivi di politica generale, come tratteggiati dagli atti del 7° Congresso, considera urgenti, sia per il confronto ai tavoli istituzionali nazionali, sia per il raccordo con l'attività sindacale in ambito regionale e territoriale e della mobilitazione degli inquilini e della domanda casa, l’iniziativa sui seguenti temi della proposta di politica abitativa del SICET sui quali sono indiferibili l’impegno e il coinvolgimento della CISL: 1. la ripresa di una programmazione nazionale e del finanziamento per l'edilizia residenziale pubblica, considerando la competenza dello Stato sulla determinazione dell'offerta minima di alloggi da destinare alle fasce sociali con più grave disagio e svantaggio, il bilancio negativo dei piani casa nazionali definiti e finanziati fra il 2008 e 2014, l'urgenza di una normativa quadro di riferimento per l’ERP e la revisione del decreto ministeriale concernente la definizione di alloggio sociale per qualificare distintamente la missione di servizio dell'edilizia pubblica rispetto all'edilizia agevolata e convenzionata; 2. il contrasto alla perdurante emergenza abitativa e la tutela pubblica in materia di sfratti per morosità e finita locazione, intervenendo anche sul rifinanziamento statale del fondo affitti, integrato da risorse autonome delle regioni, per garantire nel territorio continuità di servizio dei dispositivi di assistenza e aiuto economico alla famiglie in difficoltà, ma anzitutto rimettendo al centro della proposta e dell’azione rivendicativa la necessità di una riforma della legge 431/98 per introdurre nel mercato della locazione Riccione 12-13 novembre 2015 Documento Finale Conferenza Nazionale d’Organizzazione Riccione 12 – 13 novembre 2015 2 privata un sistema di regole e istituti tesi a riequilibrare la posizione contrattuale delle parti e un’effettiva sostenibilità dei canoni, con il solo regime contrattuale del canone concordato; 3. l'intervento legislativo in materia urbanistica, con norme stringenti sulla quota di vantaggi pubblici che devono essere ceduti dai privati a seguito d’operazioni immobiliari, per garantire una provvista pubblica d’aree e quote volumetriche sul costruito, con obblighi e quantità non derogabili di dotazione territoriale per l'edilizia pubblica e uno strumento di valenza strategica per l'intervento integrato sulle periferie urbane nelle aree metropolitane e nelle grandi città, connotando la riqualificazione edilizia dei quartieri ERP con interventi finalizzati al risparmio energetico. Il programma sindacale deve trovare anche una forte dimensione progettuale e operativa a livello regionale, di territorio e di comune, costruendo insieme alla CISL “piattaforme per l'abitare sociale”, centrate sui temi dell'accessibilità al sistema abitativo, del contrasto all'emergenza casa e alla povertà abitativa, della politica urbanistica e dell'offerta d’alloggi sociali, della gestione delle case popolari, per rapporto alle iniziative legislative che in molte regioni d’Italia sono avviate per riformare gli ordinamenti vigenti dell’edilizia pubblica, con evidenti rischi di stravolgimento della missione, del modello e dei profili di servizio dell'ERP. La Conferenza ribadisce la scelta di fondo di un rilancio del progetto di sviluppo organizzativo centrato sul livello territoriale dell’organizzazione e sulla crescita del SICET come soggetto sindacale per la rappresentanza degli inquilini e delle persone e famiglie con un disagio abitativo, puntando nei contesti organizzativi più deboli ad un superamento della dimensione di mero ufficio casa o sportello di servizio, ancora prevalente in diversi territori. Il rilancio organizzativo del SICET si fonda sul patto associativo con la Confederazione, confermando e aggiornando la convenzione nazionale e le convenzioni che lo concretizzano ai diversi livelli, e che oltre a stabilire i criteri di tesseramento, l’assistenza e la tutela sindacale agli iscritti CISL, fissano punti di principio basilari del progetto di «sindacato inquilini dentro la CISL», quali:  il riconoscimento al SICET della titolarità sulla politica dell’abitare e della rappresentanza degli interessi e dei bisogni abitativi;  l’impegno programmatico per la crescita dell’autonomia economica del SICET, la cui fonte primaria, seppure non esclusiva, non può che consistere nello sviluppo del proselitismo. Da questi principi deve discendere una più coerente e precisa regolazione del rapporto fra strutture SICET e sistema CISL, in particolare i CAF, affinché da detto rapporto non derivino limitazioni o riduzioni delle potenzialità di sviluppo del proselitismo SICET. Perciò, a tutti i livelli organizzativi, bisognerà proseguire nella direzione di una puntuale applicazione e, dove necessario, di un aggiornamento e rafforzamento del sistema delle convenzioni, verificandone con la CISL lo stato d’attuazione e i risultati conseguiti in termini di qualità ed efficienza del servizio sindacale, di sviluppo del radicamento organizzativo, d’accrescimento del proselitismo e di miglioramento dell’autonomia economica del SICET. La Conferenza impegna gli Organismi dirigenti regionali e territoriali, con il supporto della segreteria nazionale e il coinvolgimento della CISL nei rispettivi ambiti, a definire le tappe Documento Finale Conferenza Nazionale d’Organizzazione Riccione 12 – 13 novembre 2015 3 programmatiche di avvicinamento agli obiettivi di maggiore solidità associativa e di presenza organizzativa del SICET nel territorio di competenza, considerando:  le situazioni che richiedono una messa a punto delle condizioni minime d’intervento e di garanzia della continuità dei servizi d’assistenza e tutela sindacale agli inquilini;  l’esigenza di una verifica di alcuni accorpamenti organizzativi allo scopo di rimediare situazioni che si sono dimostrate inadatte rispetto all’esercizio della rappresentanza sindacale per rapporto alla differente articolazione territoriale di importanti istituzioni di settore, o per il rilancio del progetto organizzativo del SICET;  l'urgenza di irrobustire le capacità di rappresentanza e contrattazione di tutti i presidi organizzativi SICET, per garantire un'offerta organizzativa adeguata sotto il profilo della competenza e della prossimità dei servizi d’assistenza giuridica e tutela sindacale;  le potenzialità di crescita e rafforzamento dell’attività e del proselitismo SICET nelle grandi aree urbane, sia aumentando gli iscritti, in particolare nel settore dell’edilizia pubblica, sia regolarizzando il tesseramento, tanto dal lato del valore del costo tessera, laddove esso è eccessivamente basso rispetto alle norme interne di riferimento, quanto dal lato dell’applicazione delle convenzioni CISL/SICET;  le opportunita di allargamento della “squadra” operativa impegnata nella gestione delle sedi di recapito, cercando un rapporto con le categorie CISL ed in particolare stringendo una migliore collaborazione con la Federazione Pensionati per programmare insieme percorsi formativi di base finalizzati ad accrescere e stabilizzare l’intervento volontario nelle attività organizzative e di tutela sulla casa nei territori; La Conferenza sollecita gli Organismi dirigenti ad assumere come priorità organizzativa in questa fase un progetto di politica dei quadri per favorire il ricambio generazionale del gruppo dirigente del SICET, governando i processi per salvaguardare e valorizzare i risultati raggiunti nonché garantire alle nostre Strutture risorse operative sufficienti per la continuità di servizio e di rappresentanza Nazionale, Regionale e Territoriale sulla base di:  una sistematica e articolata programmazione e cura dei processi formativi, di professionalizzazione e valorizzazione dei quadri e dei militanti impegnati nell’attività sindacale SICET sul territorio  un patto di collaborazione con la CISL e la FNP per riattivare, tramite ANTEAS, un canale d'acceso per il SICET al Servizio Civile Volontario.

Condividi su...

La CISL AbruzzoMolise si sta adeguando al Regolamento Europeo 2016/679 in materia di protezione dei dati personali. Piu informazioni. Accetto i cookies da questo sito. Accetto