Notizie - Chieti

Apr05

Assemblea Congressuale CISL Chieti

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Assemblea Congressuale CISL Chieti

Chiusura uffici postali: riunione a Lentella il 23 febbraio

La classe dirigente della CISL di Chieti si è riunita all’Hotel Villa Maria di Francavilla per la sua assemblea congressuale alla presenza del segretario generale della USI Cisl AbruzzoMolise, Maurizio Spina, e il segretario Confederale nazionale della Cisl, Giovanni Luciano.

                Nella relazione introduttiva, Leo Pio Malandra, Segretario Usi Responsabile di Chieti, ha sottolineato l’importanza dell’azione sindacale per ridare dignità alle persone attraverso il lavoro, mezzo per realizzare se stessi.

“Dobbiamo cogliere l’opportunità della crisi per costruire nuove basi, fortemente valoriali ed etiche, il rilancio del Paese, dell’Abruzzo e della provincia di Chieti . Oggi grazie al progresso tecnologico e scientifico possiamo migliorare le condizioni di vita dei popoli. La CISL, con i processi di riorganizzazione e interregionalizzazione, si è preparata a gestire questa fase di cambiamento e di trasformazione. Il sindacato deve vivere questo momento da protagonista interpretando e rappresentando i bisogni e le esigenze dei cittadini nei territori , - ha spiegato Malandra”

Dopo un’analisi della crisi strutturale l’assemblea congressuale si è soffermata sulla situazione della provincia chietina. Nel corso del 2016 sono state avviate 2.295 nuove imprese, a fronte di 2.399 aziende che hanno cessato l’attività. Risultano negativi il saldo (-104) ed anche il tasso di crescita (-0,23). Sono più di 45.000 le aziende registrate nella provincia, quasi il 31% del totale regionale. Chieti ha un sistema economico equilibrato: 29 aziende su 100 sono agricole, 9 manifatturiere, 11 edili, 21 del commercio, il resto è costituito da imprese di servizi.

Chieti rappresenta più del 70% dell’export regionale. La presenza di gruppi multinazionali si fa sentire. Vengono inviati all’estero mezzi di trasporto e prodotti in gomma e plastica. I principali mercati di sbocco delle merci: Unione europea, resto d’Europa, America settentrionale, Asia. Chieti rimane la locomotiva dell’economia regionale, pur con qualche contraddizione. Nel 2014 dalle attività produttive (agricola, industriale, del commercio e dei servizi) è scaturita una ricchezza stimata in 8 miliardi e 330 milioni di euro.

Gli occupati sono 146 mila, 20 mila i disoccupati. Il tasso di occupazione, 57,1%, è il più alto a livello regionale. Dal 2008 mancano 3 mila posti di lavoro e l’occupazione è crollata di 2 punti. Sono soprattutto i giovani a pagare il peso della crisi: negli ultimi 8 anni gli occupati si sono ridotti sensibilmente nelle classi di età 15–24 e 25-34 anni; la flessione è più contenuta man mano che si sale d’età; poi, il segno diventa positivo e gli occupati crescono d’improvviso di oltre 20 punti nella classe 55-64 anni. Tra i settori, salgono agricoltura e industria, scendono le costruzioni, e di poco anche i sevizi, che comunque occupano quasi il 54% delle persone. Il tasso di disoccupazione (11,9%) raddoppia rispetto al 2008, ma resta al di sotto della media regionale. La disoccupazione giovanile, al 37% nella classe d’età 15-24 anni, è in discesa dopo anni di crescita ad un tasso molto elevato.

I disoccupati sono aumentati sensibilmente, nonostante il ricorso agli interventi della cassa integrazione, ordinaria, straordinaria e in deroga. In realtà, nel 2016, dopo anni di rapida espansione, questi strumenti si sono drasticamente ridotti, anche a causa delle nuove disposizioni di legge che ne hanno limitato l’impiego. Comunque, sono 3 milioni e 358 mila le ore di intervento richieste, soprattutto di cig straordinaria. Il 79% si è concentrato nell’industria, che ha utilizzato 2 milioni e 676 mila ore. Pur distanziato, comunque anche il settore commercio ha dimostrato una notevole difficoltà, testimoniata dal ricorso alla cassa integrazione: 434 mila ore, pari al 13% del totale.

“La salute del territorio chietino  ha bisogno, - come ha suggerito Malandra -,  di forte impulso allo sviluppo dove tutte le forze imprenditoriali non devono continuare ad offrire solo consulenza ma diventare veri e propri attori  promuovendo  nuove attività imprenditoriali, innovative ed ecosostenibili. Gli enti locali della provincia devono rafforzare la loro azione concertativa al fine di favorire gli investimenti e le start up e ridare competitività al territorio più grande della Regione Abruzzo. Tutto ciò deve avvenire senza tralasciare il valore aggiunto che può apportare il Porto di Ortona che rappresenta l’unica via di collegamento e comunicazione tra il mare Adriatico e Tirreno.”

“Ma un forte contributo per la ripresa economica ed occupazionale, - continua il segretario della CISL -  deve venire da un’azione unitaria delle forza sociali per interloquire e stimolare il mondo della politica che, fino ad oggi, nella gestione delle crisi aziendali e territoriali, si è limitata a solo generici impegni, con il coinvolgimento dei tavoli di crisi regionali e nazionali, senza produrre risultati concreti”.

 

Mar10

Progetto Toto, Cisl e Filca: "Le Istituzioni coinvolgano i sindacati nell’approfondimento di tutti i progetti sull’ex Zuccherificio di Chieti Scalo”

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Progetto Toto, Cisl e Filca:

Chiusura uffici postali: riunione a Lentella il 23 febbraio

I segretari Malandra (Cisl) e Reale (Filca-Cisl) commentano il progetto del nuovo quartiere integrato

«Qualunque progetto che sottenda una riqualificazione territoriale e possa rappresentare un rilancio per il territorio è meritevole di attenzione e di approfondimento». Così il segretario regionale della Cisl Abruzzo Molise e responsabile di Chieti, Leo Malandra commenta la presentazione del progetto di riqualificazione dell'ex Zuccherificio, proposto da Carlo Toto. «Le istituzioni -  dice ancora – dovranno essere capaci di mettere insieme tutti i progetti già presentati, in fase di progettazione e relativi all’area di Chieti Scalo, analizzandoli nel dettaglio e supportandoli per rivitalizzare il territorio non solo sotto un aspetto di riurbanizzazione del quartiere, ma anche nell’ottica di un’offerta qualificata nel settore dei servizi, e in quello occupazionale e di rilancio di tutta l’economia locale».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il segretario regionale della Filca-Cisl Abruzzo Molise, Gianfranco Reale che aggiunge: «Accogliamo con favore la notizia relativa al progetto di quello che è stato definito "nuovo quartiere integrato" di Chieti Scalo, annunciato dall'imprenditore Carlo Toto. Un progetto di 30 mila metri quadrati, con un investimento di 300 milioni di euro può rappresentare un vero rilancio per l'economia teatina. Questo progetto darà sicuramente un significativo impulso al settore edile non solo della provincia di Chieti, ma della intera regione. Ci auguriamo che la realizzazione di questo grande quartiere integrato non sia volto solo al conseguimento di profitti, bensì sia votato al rilancio economico del territorio».

I segretari si rivolgono quindi direttamente all'imprenditore, alla Alitec e alle Istituzioni lanciando un appello affinché anche le parti sociali vengano coinvolte nell’approfondimento dei progetti in essere: sia quello industriale In.Te che quello dei servizi dell’Alitec, auspicando una loro cantierabilità in una logica di complementarietà e non di alternativa.


L’Ufficio stampa               
Filca-Cisl Chieti

 

Lug16

Chiusura uffici postali: riunione a Lentella il 23 febbraio

Categoria: Notizie - Chieti

Chiusura uffici postali: riunione a Lentella il 23 febbraio

Chiusura uffici postali: riunione a Lentella il 23 febbraio

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Chieti, Germano Di Laudo, Leo Malandra e Antonio Cardo, hanno convocato una riunione il prossimo 23 febbraio alle 16,30, nella Sala Consiliare del Comune di Lentella per discutere della proposta avanzata da Poste Italiane Spa di razionalizzare e chiudere diversi Uffici Postali.

All'incontro sono stati invitati il presidente della Regione, l'onorevole Amato e il senatore Castaldi. "E' necessario - scrivono i sindacalisti nell'invito - un confronto per decidere il miglior percorso da intraprendere per cambiare una decisione di Poste Italiane Spa che, se dovesse essere confermata rappresenterebbe un ulteriore segnale di abbandono e di penalizzazione nei confronti di un territorio e di una popolazione che nel corso degli anni ha già pagato pesantemente i costi delle precedenti razionalizzazioni e del così detto mercato globale".

Per i sindacati il piano di riorganizzazione messo in atto da Poste Italiane aumenterà i disagi che già vivono le comunità interessate.

Quello di Lentella è uno dei 19 uffici della provincia di Chieti interessati dal processo di razionalizzazione, altri 4 invece, quelli destinati alla chiusura: San Giacomo di Scerni, Guastameroli, Altino e Chieti 5.



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