Notizie - Molise

Nov03

I lavoratori postali scioperano contro la privatizzazione

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I lavoratori postali scioperano contro la privatizzazione

Domani i lavoratori postali scioperano contro la privatizzazione messa in atto che ha il solo fine di fare cassa e recuperare qualche miliardo di euro per "lenire" il debito pubblico, poca cosa rispetto al debito totale di 2.400 miliardi di euro e che non tiene in considerazione il ruolo sociale svolto da Poste Italiane sull’intero territorio.
    Questo già si evince dai reiterati interventi di chiusura degli Uffici Postali nelle zone più disagiate e al recapito della corrispondenza a giorni alterni, scelta contestata recentemente dal Parlamento Europeo, compromettendo qualità del servizio offerto e la garanzia del servizio universale, scelta che continua ad impoverire la zona interna della nostra regione.
    Lo sciopero prevede delle manifestazioni regionali, un presidio nazionale sia davanti alla sede centrale di poste Italiane a Roma e sia davanti al MEF.
    In Molise la manifestazione si terrà a Campobasso davanti alle sede centrale a partire dalle ore 9.00.


Giovanni Notaro Segretario Generale Aggiunto

Nov03

La GAM è di Amadori

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La GAM è di Amadori

E’ arrivata finalmente la decisione del giudice per quanto atteneva l’assegnazione della GAM alle due società che avevano presentato le offerte, l’esito della decisione è stato di affidarla ad Amadori.
Adesso inizia la sfida per il rilancio e con un imprenditore del settore, affermato su tutto il territorio nazionale e di spessore, ciò è già di se motivo di soddisfazione.
Bisogna da subito aprire il confronto con Amadori, la Giunta deve mettere in campo tutto quanto abbiamo concertato a favore del rilancio della filiera, con i vari strumenti a partire da quelli previsti dall’area di crisi complessa.
A questo punto necessita che si chiuda anche l’accordo di programma sull’area di crisi complessa, in modo di aggiungere sostanza e criteri sia per il gruppo imprenditore sia per i lavoratori. E’ fattivo l’impegno del sindacato e della Giunta per la proroga di un anno della cassa integrazione straordinaria, necessaria per fare in modo di avere il maggior tempo possibile per favorire la ricollocazione dei lavoratori, anche qui l’impegno è necessario per avere il risultato.
La concretezza del lavoro sul territorio con tutte le proposte emerse in cabina di regia dell’area di crisi, il lavoro e l’impegno della Giunta presso i ministeri, e anche la sensibilità dei Giudici e Commissari della GAM, sta facendo in modo che si possa costruire quella “clausola sociale” che è mancata nel bando, tutti consapevoli della sofferenza delle circa 300 famiglie interessate.
Le opportunità del PSR e dei vari fondi, le misure del Governo adottate nell’ultimo periodo su sollecitazione di CGIL CISL e UIL, sia per le flessibilità in uscita sia per le politiche attive per il lavoro, devono essere di supporto e affiancate a tutto quello che può essere la dote individuale di ogni lavoratore al fine della ricollocazione dei lavoratori, e a questo punto bisogna sedersi al tavolo e completare tutto il lavoro avviato nella cabina di regia.
La nostra convinzione come CISL rimane sempre quella, che se uniti affrontiamo le situazioni emergenziali presenti in regione apportando tutti un contributo fattivo, i risultati possono arrivare, quello di oggi con Amadori, è un bel risultato che comincia a dare sostanza a quanto finora auspicato, un competitor forte che investe in una regione pronta a tornare con i suoi lavoratori protagonisti.
La sfida complessiva per tutti i lavoratori della regione vede nel rilancio della GAM un banco di prova fondamentale per tutto il processo di reindustrializzazione delle aree maggiormente colpite dalla crisi.
Per questa ragione riteniamo ora più che mai indispensabile riaprire sul territorio un confronto che dia continuità alle tante cose discusse ai tavoli, cominciando a ragionare adesso con atti concreti alla mano e su come affrontare insieme all’impresa la sfida del rilancio della GAM e della competitività.
La CISL la sua FAI e tutte le RSU della GAM sono pronte a dare il proprio contributo con coerenza e coraggio in ogni decisione da prendere, lavorando sul pezzo e su ogni singola questione, con impegno da parte di tutti per far si che sia il lavoro, con la qualità dei lavoratori molisani della GAM il propulsore del rilancio industriale in quell’area del Molise.
La CISL come i lavoratori della GAM hanno mostrato pazienza e impegno, come ricordato anche dal Governatore, adesso attendiamo che siano i fatti a parlare, per dimostrare che il lavoratore della GAM ha solo voglia di lavoro, mettere in atto tutte le capacità per svolgerlo e in modo di riconquistare ognuno la propria dignità per se e la sua famiglia e per far ripartire il Molise.
Il merito è e sarà dei tanti che ci credono, i quali con il loro impegno contribuiranno a realizzare quanto auspicato, a loro andrà il ringraziamento dei lavoratori e delle loro famiglie.
Giovanni Notaro Segretario Generale Aggiunto


Giovanni Notaro Segretario Generale Aggiunto

Oct23

PARTIMMO MINATORI

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PARTIMMO MINATORI

Il giorno 23 ottobre a Riccia, a partire dalle ore 18,00 si svolge una bellissima e importante iniziativa presso la sala del consiglio Comunale.
L'iniziativa organizzata dal Comune di Riccia, vede tra i relatori RODOMONTI Italo che è il Segretario Generale della Federazione CSC Belga per i settori Minerari, Energia e Chimica e responsabile del Patronato INAS CISL in Belgio
Con la CSC Belga è in atto ormai da anni una collaborazione con la FEMCA CISL Abruzzo Molise e poi con l'USI, su progetti che riguardano quei settori e con un profilo europeo.
L'iniziativa è comunque di pregio e valore e si pone l'obiettivo di rafforzare la memoria nel ripercorrere quei tratti di storia che hanno contribuito a rafforzare anche il tessuto sociale molisano.
Ricorre il 70° dell'accordo Italo-Belga per il lavoro nelle miniere, con lo scambio nei fatti, braccia in cambio di carbone, e, dove a migliaia i molisani sono partiti per dare un futuro alle loro famiglie.
Ciò a significato sacrifici, tragedie come quella di Marcinelle che è costata la vita proprio a molti molisani.
Il futuro desiderato dai minatori si è avverato nei fatti per le loro famiglie e a caro prezzo per loro stessi a causa delle malattie generate da quel durissimo e faticoso lavoro al limite delle capacità umane e che li ha portati comunque alla morte prematura.
Di questi tempi vediamo ripetere la storia con una migrazione incontrollata di uomini donne e bambini che cercano come settanta anni fa di assicurarsi un futuro, allo sbaraglio e accolti poco da questa Europa che non crea più opportunità con regole, molti di loro sono dispersi e morti nel mediterraneo.
Il Belgio colpito al cuore dal terrorismo, è una nazione accogliente e ancora oggi costituisce un'opportunità per i molisani che sanno di trovare lì accoglienza proprio dai loro familiari che adesso vivono bene e pienamente integrati in quel tessuto sociale a tutti i livelli sociali e istituzionali.
Un grosso plauso per l’iniziativa, dove anche una delegazione della CISL Abruzzo Molise sarà presente con piacere e vicino all'amico Italo.


Giovanni Notaro Segretario Generale Aggiunto

Oct21

Reintegra e risarcimento per i 30 lavoratori della 3G

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Reintegra e risarcimento per i 30 lavoratori della 3G

La FISTel e la CISL  di Abruzzo Molise esprimono piena soddisfazione per l’importante risultato ottenuto oggi e che chiude il calvario dei 30 lavoratori ingiustamente licenziati dalla 3G.
    Il risultato ottenuto e frutto di un lavoro di squadra messo in campo dalle Federazioni di CGIL CISL e UIL: SLC, FISTeL e UILCOM con il loro Pool d’Avvocati composto da Fiore Angela, Mancini Nicola e Pescolla Gianluca.
    La posizione da subito espressa dalla FISTeL CISL teneva conto anche dello scenario nazionale assai complesso che riguarda i circa 80 mila lavoratori dei Call -Center per la perdita di commesse, il rischio evidenziato ripetutamente dai sindacati è diventato un problema sociale per il paese.
    Le cause afferma la CISL sono le gare al massimo ribasso, la delocalizzazione del lavoro e la mancanza di ammortizzatori stabili che consentono di gestire gli esuberi creando una situazione di concreta precarietà, che preoccupa seriamente il settore.
    In questa situazione a dir poco preoccupante per il Sindacato e i Lavoratori, la FISTel e la CISL a seguito dell’ordinanza di oggi 21/10/2016 del tribunale di Campobasso che prevede il reintegro in Azienda e il risarcimento per i circa trenta Lavoratori licenziati dalla 3G spa, propongono a tutti i livelli istituzionali, un intervento concreto alla regolamentazione del settore per far fronte a queste continue mortificazioni per i lavoratori e le loro famiglie.
    Il buonsenso la lungimiranza e la coerenza ci hanno fatto sempre sperare in questo provvedimento esemplare, con una vertenza portata avanti in maniera unitaria.         Per il risultato ottenuto ringraziamo i lavoratori tutti che hanno creduto in noi, i Legali che hanno sostenuto la vertenza e i Giudici che hanno reso giustizia alle tante famiglie private, a seguito del torto subito, della loro dignità.


              Giovanni Notaro                                                         Salvatore Pizzuto  
Segretario Generale Aggiunto                   Segretario Interregionale
          CISL Abruzzo Molise                          FISTeL CISL Abruzzo Molise

Oct13

Richiesta incontro per l'area di crisi complessa

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Richiesta incontro per l'area di crisi complessa

Gentilissimo Presidente,
con la presente le scriventi segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL, sono a sollecitarVi anche con urgenza un’incontro, per completare il percorso dell’area di crisi complessa in merito alla platea dei lavoratori, della GAM, dell’ITTIERRE e i relativi indotti e dell’indotto dell’auto nel settore metalmeccanico.
La Call di Invitalia si è chiusa e dagli annunci sulla stampa si evidenzia ottimismo, cosa che certamente può solo fare piacere, anche perché era quanto si auspicava nel guardare in positivo.
A questo punto si ritiene non più rinviabile la discussione nel merito della definizione delle misure in capo ai singoli lavoratori su cui la profilazione è già partita, per centrare al meglio l’obiettivo della loro ricollocazione.
Il percorso finora è stato condiviso ed ha dimostrato che se si è uniti nel perseguire il risultato, si può ottenere come per l’area di crisi, per gli ammortizzatori e per la riforma sulle pensioni, dimostrato nei fatti con l’impegno di tutti e a tutti i livelli, sia Istituzionali sia sindacali.
Vi sono ancora però situazioni impellenti che s’intrecciano con i risultati finora ottenuti e la necessità di avviare un percorso delle politiche attive per il lavoro, con la partecipazione di tutti i soggetti interessati.
Per queste ragioni bisogna riprendere da subito il confronto al tavolo istituito quale cabina di regia per l’area di crisi entrando nel merito e valutando le manifestazioni d’interesse pervenute.
Il percorso è necessario per arrivare subito all’accordo di programma e per creare un modello da esportare anche nell’area di crisi non complessa, dove bisognerà solo utilizzare altre fonti di finanziamento come nello specifico per i lavoratori, ad esempio, dello Zuccherificio.
Certi di un riscontro positivo alla presente porgiamo cordiali saluti.
CGIL Molise CISL Abruzzo Molise UIL Molise
Il Segretario Generale Il Segretario Generale Aggiunto Il Segretario Generale
Sandro DEL FATTORE Giovanni NOTARO Tecla BOCCARDO

Sep26

GAM inizia la sfida per il rilancio

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GAM  inizia la sfida per il rilancio

Il bando per l’assegnazione ha visto due competitor nel fare le offerte, la Dasco già aggiudicataria del fitto e Amadori, buon segno perché in un modo o nell’altro adesso c’è l’imprenditore.
“ Adesso è davvero questione di giorni per vedere come riparte e, in che modo l’azienda” afferma Giancarlo D’ilio in nome della RSU della GAM. “ Siamo certamente in fibrillazione per vedere se le tante cose messe in campo e tutto l’impegno dimostrato da tanti, cominci a ripagare i sacrifici che abbiamo fatto vivendo da cassaintegrati con il futuro incerto”, continua D’ilio.
“ L’impegno della FAI a tutti i livelli dalla RSU fino ai nazionali in questa fase è quello della proroga della cassa integrazione”, a dirlo è il segretario regionale della Fai De Simone Raffaele, “ dal giorno dopo l’assegnazione cominceremo il confronto sul piano industriale e i tempi di attuazione, per capire se davvero, rilancio sarà con la ricollocazione dei lavoratori”.
Il segretario generale Notaro dichiara che adesso bisognerà mettere ancora più impegno e stringere su ogni azione messa in capo per favorire il rilancio.
Accogliamo favorevolmente l’arrivo di ogni azione concreta, quella dell’aggiudicazione definitiva è una di queste, dal giorno dopo possiamo avere il confronto con l’imprenditore.
Abbiamo accolto favorevolmente e consequenziali alle nostre richieste anche dal territorio le misure sugli ammortizzatori e le politiche attive annunciate dal Governo.
Adesso ogni giorno, deve essere un giorno da spendere bene, lunedì inizia la fase di profilazione per i lavoratori dell’area di crisi e ovviamente i primi a farlo saranno quelli della filiera avicola.
Martedì c’è l’incontro a Roma tra CGIL CISL UIL Confindustria e il Ministro Poletti per la definizione di misure atte a creare opportunità di uscita anticipata per la pensione, altri tasselli utili a portare un risultato anch’esso funzionale alla ricollocazione dei lavoratori unendo misure che favoriscano accompagnamenti.
Il trenta chiude la CALL Invitalia, quindi sapremo anche che valore e che dimensione assume la partita dell’area di crisi che a ottobre dovrà vedere il decreto che dà l’avvio reale agli investimenti.
Bene crediamo che la regione debba fare la sua parte accompagnando sia i processi sia garantire i sostegni dovuti su ogni partita, quindi attivare subito i tavoli di confronto.
Ottobre sarà davvero un mese intenso che deve necessariamente far segnare quel cambio di passo al fine di rendere concreto a favore dei tanti lavoratori che sfiniti ma con dignità vogliono riavere un futuro.




Sep22

La CISL del Molise perde un grande uomo: Peppino PASQUARIELLO

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La CISL del Molise perde un grande uomo: Peppino PASQUARIELLO

La scomparsa di Peppino PASQUARIELLO lascia una profonda ferita nella CISL Molisana.
Persona di spessore che svolgeva con abnegazione il suo ruolo di dirigente della FNP (Federazione dei Pensionati di Abruzzo Molise) e collaboratore dell'INAS , del CAF è della CISL.
Umile attento e instancabile nel servire gli altri come quasi sua unica missione di vita, mai una parola fuori posto, rispettoso degli altri e delle regole.
Paziente e tenace nel perseguire il risultato e portare risposte a chiunque si rivolgeva a lui, un sindacalista capace è una persona di grandi valori abbiamo perso con la sua scomparsa.
Ricorderemo sempre Peppino come una icona della nostra organizzazione e come modello di chi nel fare il sindacalista analizza davvero i bisogni di chi ha di fronte e sa come e da chi andare per risolverli.
Per la CISL del Molise era il componente del Comitato Provinciale dell’INPS di Campobasso, da cui era appena uscito per rientrare in sede e come suo stile rapportare del suo operato.
Mancherà a noi tutti come mancherà a tutta la sua famiglia a cui vanno le più sentite condoglianze da parte di tutti gli uomini e le donne della CISL Abruzzo Molise.
Giovanni Notaro Segretario Generale Aggiunto

Sep16

Industria & Territorio nel Basso Molise: opportunità e prospettive di sviluppo

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Industria & Territorio nel Basso Molise: opportunità e prospettive di sviluppo

E’ il convegno organizzato dalla CISL Abruzzo Molise a Termoli domani, con l’obiettivo di porre al centro la questione della centralità dell’industria nel rilancio produttivo ed economico del territorio.
Il vero sviluppo della nostra regione si è avuto con l’industrializzazione proprio dal basso Molise negli anni 70 e che ha fatto da volano alla crescita del territorio, sia come espansione abitativa sia per lo sviluppo turistico dell’area, con attenzioni e accordi che salvaguardavano tutta la regione come quello sul pendolarismo, teso a tenere vitali le aree interne.
La crisi ha messo in ginocchio l’economia di tutto il paese, il sud tutto e il Molise a pagare il prezzo più alto, la mancanza di una politica industriale non ha permesso in molti casi di fronteggiare al meglio il mantenimento di molti siti industriali.
Molte aziende hanno utilizzato questo periodo per rafforzarsi e preparasi alla ripartenza, innovando e formando il personale per migliorare la qualità e la competitività, molte non hanno retto, altre con sostegni mirati sono allo stremo ma pronte a ripartire.
L’analisi dei dati elaborati per il convegno, dimostra che come l’industria riparte e dove ciò avviene c’è l’effetto trascinamento che da respiro e linfa al territorio, a Termoli in parte comincia a essere così.
Il dibattito affronterà temi quali la compatibilità dell’industria con l’ambiente e il territorio, la compatibilità con il turismo, ipotizzando l’industria del turismo e una sua filiera.
La giornata sarà momento di verifica per capire se le opportunità messe su come le aree di crisi, l’utilizzo di tutti gli strumenti finanziari e l’armonizzazione tra degli stessi, possono aiutare e favorire investimenti e insediamenti a vantaggio dei territori e di tutta la regione.
Il tema industria è al centro dell’agenda politica e sindacale a tutti i livelli, la partecipazione del segnatario nazionale Farina sarà da stimolo e impulso, oltre che garanzia di quell’impegno che noi vogliamo avere come CISL a tutti i livelli dell’organizzazione.
Per affrontare questa sfida che consiste nel rilancio del nostro Molise, bisogna essere uniti negli obiettivi, all’interno della questione dell’Italia meridionale, con la convinzione che l’Italia riparte se riparte il sud.
Servono misure straordinarie, velocità di spesa per investimenti sia pubblici sia privati con al centro il tema lavoro, e vero propulsore è la crescita facendo ripartire domanda e offerta attraverso i consumi.
Sempre più anche il Governo centrale si convince che senza il ruolo delle parti sociali, il paese non va avanti, proviamo anche attraverso l’iniziativa di domani a sviluppare ragionamenti di merito, che facciano fare dei passi avanti anche alla nostra regione.


Giovanni Notaro

Segretario Generale Aggiunto

Ago05

Area di Crisi: parte la CALL di INVITALIA parte la sfida per il rilancio

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Area di Crisi: parte la CALL di INVITALIA parte la sfida per il rilancio

La CISL esprime piena soddisfazione con il verificare che alcune certezze cominciano a concretizzarsi e auspica che si possa chiudere finalmente una fase che creava apprensione a causa dei ritardi , lasciando adesso ampi spiragli sulle opportunità.
Adesso parte davvero la sfida che deve vedere tutti uniti a fare in modo che la nostra regione possa essere considerata attrattiva dal punto di vista degli investimenti, necessari a fare in modo che si cominci a concretizzare qualche obiettivo.
Il Patto per il Molise, adesso lo start della CALL mettono in moto un meccanismo che può rendere fruibili le opportunità, ma adesso necessita di un patto di sviluppo vero reale e sostenibile per il Molise.
Settembre sarà il mese verità, forse si, certo non possiamo passarlo a vedere cosa succederà alla chiusura della CALL, per fare poi analisi dei risultati, ma dobbiamo accelerare e individuare tutte le misure da mettere in campo per centrare gli obiettivi della reindustrializzazione di quelle aree e soprattutto della ricollocazione dei lavoratori.
Bisogna individuare e perseguire tutte le vie per rendere attrattivo il nostro Molise anche con misure aggiuntive basate sulla fiscalità di vantaggio e quanto possibile e necessario per affiancare le misure già previste con l’area di crisi.
Il luogo di confronto già c’è ed è la cabina di regia, che bisogna da subito mettere al lavoro per fare in modo che il messaggio in uscita dal Molise e a promuovere lo stesso, sia chiaro e univoco.
La CISL è pronta a dare il proprio contributo, in un percorso concreto a favore dello sviluppo e del lavoro per tutta la regione.
Giovanni Notaro Segretario Generale Aggiunto

Lug27

La firma del Patto per il Molise è si motivo di soddisfazione ma adesso si deve marciare per concretizzare nei fatti i risultati attesi

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La firma del Patto per il Molise è si motivo di soddisfazione ma adesso si deve marciare per concretizzare nei fatti i risultati attesi

La CISL esprime piena soddisfazione con la firma del Patto per il Molise del Governatore Frattura e del Premier Renzi, che pone un altro importante tassello per quanto riguarda il rilancio della nostra regione.
Si chiude finalmente una fase che creava apprensione a causa del ritardo della venuta di Renzi per la firma del patto e che lasciava presagire una sorta di disinteresse nei confronti del Molise, con la firma di ieri ciò svanisce, lasciando adesso ampi spiragli sulle opportunità.
Le risorse non sono poche per gli obiettivi fissati, priorità che nei prossimi due anni devono essere realizzate, questo deve rappresentare la firma del patto, cioè un acceleratore di spesa su quelle opere immediatamente cantierabili.
Renzi ha ammonito la platea di esercitare il ruolo di controllo dal territorio, per attuare ciò che è stato sancito e nei tempi prefissati.
Ciò non è solo da apprezzare ma valorizza quanto ogni giorno noi rappresentiamo nei confronti del Governo regionale attraverso le nostre Federazioni e le nostre RSU e che riguarda soprattutto i tempi di realizzazione di quanto si concerta sul territorio.
La CISL è quindi pronta a esercitare il suo ruolo che è quello di aiutare a individuare, ricercare soluzioni che portino risultati in favore dei lavoratori e dei cittadini tutti di questa regione, soprattutto se il piglio con cui si pongono le Istituzioni è questo.
Purtroppo la situazione in regione è ancora drammatica sul versante occupazionale e non bisogna distrarsi anche quando arrivano eventi positivi come questo della firma del patto.
A questo punto necessita che si chiuda anche l’accordo di programma sull’area di crisi complessa, in modo di aggiungere sostanza e criteri sia per chi deve investire in quell’area e sia per i lavoratori che aspettano soluzioni concrete alle loro vertenze.
Adesso è altrettanto chiaro che le scadenze rappresentano un punto fermo e tutti saremo partecipi e vigili, non a guardare cosa accade ma a verificare che tutto il lavoro fatto, soprattutto dalla Giunta presso il Governo e i ministeri competenti abbia gli esiti attesi, pronti a dare il nostro contributo impegnando come sempre tutti i livelli della nostra organizzazione e pronti a dare merito se vi sono i risultati.
Per queste ragioni adesso va subito affrontata la situazione dei lavoratori dello Zuccherificio insieme istituzioni e sindacato per fare in modo che si trovi la giusta soluzione e in tempi anche rapidi per evitare un disastro. La nostra convinzione come CISL rimane sempre quella, che se uniti affrontiamo le situazioni emergenziali presenti in regione apportando tutti un contributo fattivo, i risultati possono arrivare, così come ricordato anche ieri dal Governatore Frattura.
La CISL così come i lavoratori molisani hanno mostrato pazienza, come ricordato anche dal Governatore che chiedeva i giusti tempi per cambiare rotta e ricondurre la regione al suo ruolo naturale, adesso attendiamo che siano i fatti a parlare, per dimostrare che il Molise ha solo voglia di lavoro, mettere in atto tutte le capacità per svolgerlo e in modo di riconquistare ognuno la propria dignità per se e la sua famiglia, così riparte il Molise.
Giovanni Notaro Segretario Generale Aggiunto

Lug14

Vertenza Zuccherificio

Categoria: Notizie - Molise

Vertenza Zuccherificio

Gentilissimo Presidente e Gentilissimi Assessori
con la presente le scriventi segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL, sono a sollecitarVi anche con urgenza di accogliere la richiesta d’incontro formulata dalle segretarie regionali delle federazioni di categoria FLAI CGIL, FAI CISL e UILA UIL, per la questione dello Zuccherificio del Molise, dello scorso 5 luglio.
Appare ovvio che siamo estremamente preoccupati per la situazione dello stabilimento saccarifero a seguito del fallimento intervenuto per la mancata consegna della documentazione al Tribunale di Larino che, con decreto, ha dichiarato chiusa la procedura concorsuale.
La situazione come Voi ben sapete è precipitata e in maniera negativa sul versante dei lavoratori per cui è necessario agire in fretta e coinvolgendo i livelli nazionali sia sindacali che Istituzionali, al fine di individuare soluzioni praticabili.
Vi chiediamo pertanto di coinvolgere al tavolo da convocare in tempi strettissimi sia le Confederazioni regionali di CGIL CISL UIL che le federazioni nazionali di categoria FLAI CGIL, FAI CISL e UILA UIL.
Certi di un riscontro positivo alla presente porgiamo cordiali saluti.

CGIL Molise CISL Abruzzo Molise UIL Molise
Il Segretario Generale Il Segretario Generale Aggiunto Il Segretario Generale
Sandro DEL FATTORE Giovanni NOTARO Tecla BOCCARDO

Lug14

Cgil, Cisl, Uil Molise scrivono al Presidente della Regione

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Cgil, Cisl, Uil Molise scrivono al Presidente della Regione
Egregio Presidente,
le Segreterie firmatarie della presente comunicazione, riunitesi per un esame congiunto
della situazione economica e sociale della regione, ritengono che nonostante i timidi e incerti segnali di ripresa registrati a livello nazionale, il contesto regionale sia caratterizzato ancora da forti segnali di debolezza strutturale, conseguenza oltre che delle peculiarità del proprio tessuto economico, anche degli effetti devastanti di una crisi che dati alla mano ha colpito in modo particolare il nostro territorio regionale e il suo tessuto produttivo con ripercussioni particolarmente preoccupanti sui livelli occupazionali.
A fronte di tale situazione, consapevoli del ruolo guida di cui deve farsi interprete la Regione nello svolgimento delle sue funzioni istituzionali, si ritiene urgente e indifferibile che sia riattivato un confronto strutturato e costante con i rappresentanti delle parti sociali finalizzato alla definizione di un “Patto per il Lavoro e lo Sviluppo del Molise” avente caratteristica di risposte in termini di concretezza e ciò sulla base di un’agenda e di un puntuale crono programma condivisi.
In quest’ottica le Parti sociali, sempre nel rispetto dei relativi ruoli, chiedono quindi l’avvio di una nuova fase di confronto con la Regione sui maggiori temi che impegnano la comunità civile regionale, a cominciare dai temi prioritari delle politiche fiscali anche in termini di fiscalità di vantaggio, delle politiche industriali, nonché in merito alla attrazione degli investimenti, al credito, dell’area di crisi, all’avvio immediato delle fasi attuative delle programmazioni dei fondi comunitari e nazionali, alla riorganizzazione dei servizi pubblici locali e della Sanità, alle politiche del territorio e agricole, alla valorizzazione del Turismo, al rilancio delle attività commerciali nei centri urbani.
Il confronto ha visto nel passato a partire dall’intesa “il Molise che non si arrende” una fase di responsabilità manifestata da CGIL CISL E UIL, tesa ad ottenere risultati utili e necessari per far fronte alla crisi che ha colpito tutta la regione.
I risultati stentano ad arrivare nonostante le condizioni siano favorevoli, da cui si evidenzia una mancata finalizzazione del risultato.
Siamo convinti che solo con uno sforzo congiunto si possano raggiungere obiettivi, ma altrettanto convinti siamo del ritardo che si sta accumulando e con il tempo che non è di certo una variabile indipendente, visto le impellenti scadenze soprattutto sul tema delle vertenze.
Riteniamo pericoloso e non più accettabile questo stallo su questioni importanti e urgenti e l'atteggiamento assunto dall'esecutivo che, di fatto, sta evitando il confronto con le parti sociali portatrici degli interessi dei lavoratori Molisani, in una fase delicata e di estrema difficoltà economica e sociale della Regione.
Certi della Sua attenzione e che vorrà condividere con i componenti la Sua Giunta Regionale interessati a quanto richiesto ed evidenziato, restiamo in attesa di un tempestivo riscontro, in mancanza del quale come sindacato eserciteremo il nostro ruolo di tutela dei lavoratori, dei pensionati e dei cittadini tutti.
 
Cordialmente.

CGIL Molise CISL Abruzzo Molise UIL Molise
Il Segretario Generale Il Segretario Generale Aggiunto Il Segretario Generale
Sandro DEL FATTORE Giovanni NOTARO Tecla BOCCARDO
Giu27

Mobilitazione Cgil, Cisl, Uil Rinnovo permessi di soggiorno per attesa occupazione.

Categoria: Notizie - Molise

Mobilitazione Cgil, Cisl, Uil Rinnovo permessi di soggiorno per attesa occupazione.
Cgil, Cisl, Uil nazionale hanno indetto una giornata di mobilitazione nazionale per il prossimo 28 giugno, a sostegno dei lavoratori migranti che hanno perso il lavoro e sono rimasti privi di permesso di soggiorno.
Per l’occasione, le Segreterie Regionali del Molise di CGIL CISL e UIL invitano tutte le Federazioni ad attivarsi per organizzare il presidio presso la Prefettura di Campobasso. Chiederemo espressamente al Prefetto di ricevere una delegazione sindacale per esporre le motivazioni della nostra protesta e per chiarire le nostre richieste, in particolare:
- la proroga a due anni della durata del permesso di soggiorno per attesa occupazione;
- la regolarizzazione delle posizioni dei migranti che hanno già perso il permesso di soggiorno;
- la lotta al lavoro nero ed al grave sfruttamento che ne scaturisce.
La lunga crisi economica del nostro paese ha colpito in modo grave anche i lavoratori stranieri. Decine di migliaia di immigrati negli ultimi 8 anni hanno perso il lavoro e non sono riusciti a trovarne un altro entro un anno, termine massimo per poter rinnovare il permesso di soggiorno.
Moltissimi sono stati costretti ad andarsene per cercare lavoro all’estero, spesso lasciando le famiglie in forti difficoltà; altri hanno fatto rientro nel proprio Paese d’origine. In particolare, nel solo periodo tra il 2014 e il 2015 oltre 300 mila permessi non sono stati rinnovati. Circa 100 mila stranieri si sono trasferiti all’estero e i restanti 200 mila sono scivolati nell’illegalità del lavoro sommerso, con conseguenze ancora più drammatiche per i loro familiari a carico, con particolare riferimento ai minori, magari nati in Italia.
Da troppo tempo Cgil, Cisl, Uil a livello nazionale, chiedono all’Esecutivo di estendere la durata del permesso per attesa occupazione a due anni, “vincolando il provvedimento alla messa in atto di concrete politiche attive del lavoro…”.
Per questi motivi CGIL, Cisl, Uil Molise organizzano l’iniziativa con il presidio presso la Prefettura di Campobasso a partire dalle ore 9,30 e fino alle ore 12,00 al fine di sostenere la richiesta unitaria nazionale.
CGIL Molise CISL Abruzzo Molise UIL Molise
Il Segretario Generale Il Segretario Generale Aggiunto Il Segretario Generale
Sandro DEL FATTORE Giovanni NOTARO Tecla BOCCARDO
Giu23

Lettera ai Parlamentari Molisani

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Lettera ai Parlamentari Molisani
La Giunta della Camera di Commercio del Molise, in vista della imminente definizione del decreto delegato di riforma delle Camere di Commercio ("Modifiche alla legge 580/1993 in seguito all'art.10 della legge n. 124 del 2015"), esprime le seguenti osservazioni.
La riforma del 2015 ha già definito alcuni aspetti del sistema camerale che venivano considerati fondamentali dal mondo imprenditoriale e dalle sue rappresentanze associative, in particolare una contrazione dei costi (attuata mediante il taglio del diritto annuale) e una riorganizzazione della presenza territoriale delle Camere (con la riduzione del loro numero da 105 a 60).
Se l'obiettivo di dare una maggiore efficienza alle Camere di commercio con minori costi per le imprese é condivisibile, é altrettanto importante valorizzare adeguatamente il possibile apporto delle Camere e del sistema camerale italiano al ridisegno complessivo di una PA efficiente e responsabile, nei confronti dei cittadini e delle imprese.
Sulla base di tali argomentazioni desideriamo fare opera di sensibilizzazione in merito alle conseguenze che uno smantellamento dei livelli intermedi del nostro Paese possa compromettere il presidio di un territorio complesso come quello italiano.
Occorre non dimenticare, infatti, che gli enti intermedi come le Camere di commercio hanno spesso assunto la funzione di regia, unendo le forze positive di un territorio: che questo possa diventare un fatto lasciato alla discrezionalità del livello centrale o anche solo regionale é una mortificazione delle identità e delle economie locali.
Si dovrà, altresì, tenere conto dei contenuti della riforma del Titolo V della Costituzione, che affida la competenza dello sviluppo economico locale alle Regioni: da questo scenario deriva la necessità che il prossimo decreto delegato preveda esplicitamente la possibilità di deleghe statali o regionali alle Camere e di partecipazione ad accordi di programma e/o di collaborazione tra enti pubblici. Tale processo deve essere gestito a livello centralizzato, non può essere lasciato all’iniziativa o alla forza contrattuale delle singole camere di Commercio, in quanto ciò finirebbe per produrre ulteriori sperequazioni territoriali tra le regioni d’Italia.
La soluzione potrebbe essere la definizione delle linee generali e dei contenuti minimi delle deleghe a livello di Conferenza stato- regioni, lasciando poi ulteriori margini territoriali al fine di considerare le ulteriori specificità.
Uno sviluppo imprenditoriale che sia davvero sostenibile a livello nazionale non può originarsi da situazioni di sperequazione di partenza ed è fondamentale continuare ad interpretare in maniera sistemica le esigenze e le richieste provenienti dal tessuto imprenditoriale stesso.
Se tale obiettivo venisse mancato, le Camere sarebbero svuotate di senso e ridotte al semplice ruolo di enti burocratico-certificativi, togliendo significato anche agli organi di governance, di cui si deve ridurre la consistenza numerica, come già prevede la legge n. 124/2015, ma senza privarli di quella autonomia decisionale che é stato uno dei cardini su cui si è basato in questi
decenni lo sviluppo economico delle nostre aree.
La mancata previsione di compiti in favore dello sviluppo economico locale renderebbe vani tutti gli sforzi attuati dalle preesistenti Camere di commercio di Campobasso e Isernia e dal sistema camerale per cercare di accompagnare le nostre imprese nella loro crescita in una logica di sistema omogeneo. Vi sono compiti e funzioni in materia di sviluppo economico
territoriale che oggi sono svolti in modo efficiente ed efficace dalle Camere, e questi compiti non si possono congelare o ancor più cancellare, perché ciò genererebbe nelle nostre imprese grande incertezza, se non addirittura un aumento dei costi dei servizi che le stesse dovranno sostenere.
Se la riforma é un fatto positivo, la sostanziale scomparsa delle Camere dal settore della promozione territoriale rischia di avere un impatto molto negativo sulle piccole e medie imprese italiane.
Tra il 2008 e il 2014 le Camere di Commercio di Campobasso e Isernia hanno
complessivamente aumentato le spese promozionali di ben il 68%, mettendo a disposizione del territorio complessivamente, in tale lasso di tempo, più di 15 milioni di euro, finanziando l'internazionalizzazione, la presenza a fiere e mostre all'estero, l'accesso al credito attraverso il sistema dei Confidi, la promozione delle eccellenze produttive, della legalità, dell’innovazione delle imprese e del miglioramento energetico.
Quanto alle risorse umane, pur nella convinzione che una generale riorganizzazione del pubblico impiego resti una priorità di sistema, riteniamo che una previsione di eccessiva riduzione di personale delle Camere impedirebbe loro di continuare a svolgere alcuni compiti fondamentali per lo sviluppo economico. L'applicazione secca di tagli lineari svuoterebbe di senso gli sforzi già attuati in autonomia in questi anni dalle Camere virtuose: le
Camera di Commercio di Campobasso e di Isernia, complessivamente, dal 2000 a oggi hanno già ridotto di più del 30% il proprio personale, contro un complessivo -6% del resto della PA
nello stesso periodo. Nell’ultimo biennio le due Camere esistenti hanno effettuato tutti i prepensionamenti possibili a legislazione vigente ( ben 8 dipendenti, ossia quasi il 15% rispetto al personale attualmente in servizio per la Camera di Commercio del Molise).
Lo sforzo in questi ultimi anni è stato notevole anche in termini di risparmio di risorse.
I costi di funzionamento delle due camere, complessivamente, si sono contratti del 15%, per effetto non solo della riduzione del personale ma anche del taglio di tutte le ulteriori spese, includendo anche la razionalizzazione o la riduzione dei costi delle Aziende speciali (azienda speciale Sanniolab e Azienda speciale F.A.I. della Camera di Commercio di Campobasso).
A ciò si aggiunga che con la nascita della Camera di Commercio del Molise sono stati notevolmente ridotti anche il numero complessivo dei Consiglieri (da 46 Consiglieri a 28 Consiglieri) e la conseguente spesa per il trattamento economico spettante agli Organi.
Si sta infine procedendo ad unificare le strutture collegate rimanenti, ossia Unioncamere Molise e Azienda Speciale Sviluppo economico Isernia – ora Azienda speciale sviluppo economico regione Molise.
L’eventuale eliminazione della previsione di un taglio lineare del personale non è sufficiente di per se a garantire che rimanga inalterato il numero complessivo di competenze e professionalità che il sistema camerale molisano può offrire alle imprese del territorio. Infatti, nonostante nella citata legge delega sia prescritto che i decreti delegati di imminente emanazione contengano una disciplina transitoria che garantisca la sostenibilità finanziaria dei nuovi enti, la – sembrerebbe definitiva – riduzione del diritto annuale al 50% dal 2017 genererebbe per la neo Camera di Commercio del Molise una grave situazione di squilibrio economico-finanziario, generata dal ridotto numero di imprese ricadenti nel territorio della Camera molisana rispetto alla soglia dimensionale minima richiesta, nonostante l’accorpamento effettuato rispetti il dettato normativo della riforma laddove prevede la presenza di almeno una camera per regione – impostazione peraltro condivisibile in quanto vi è una forte correlazione tra la Programmazione economica di ogni singola Regione e l’operato delle Camere di Commercio.
In tale situazione la Camera di Commercio dovrà procedere allo smantellamento di tutte le strutture collegate -con la conseguente messa in mobilità del relativo personale – ed anche alla messa in mobilità del personale camerale rilevato in esubero.
Questo determinerebbe un costo a carico della finanza pubblica e in definitiva un aggravio per la collettività, differentemente dalla situazione odierna.
Tutto il sistema camerale,infatti, le attività, i servizi, il personale, è oggi gestito e amministrato grazie al solo contributo annuale a carico delle imprese.
In conclusione, la Giunta della Camera di Commercio del Molise chiede ai Parlamentari eletti nei Collegi locali una grande attenzione per gli aspetti fin qui enunciati, in modo da attuare una riforma efficace del settore garantendo agli Enti camerali la possibilità di continuare a svolgere quel ruolo di supporto alle nostre imprese che è di vitale importanza per i nostri territori.
Il documento della Giunta è stato condiviso dalle seguenti Associazioni di Categoria e Organizzazioni che siedono nel Consiglio camerale e che, al fianco del Presidente Spina – Presidente altresì di Confcommercio Molise, determinano gli indirizzi della Camera di Commercio del Molise
Apr20

GAM è uscito il bando adesso subito l’accordo di programma per iniziare la sfida per il rilancio

Categoria: Notizie - Molise

GAM è uscito il bando adesso subito l’accordo di programma per iniziare la sfida per il rilancio
E’ uscito il bando per l’assegnazione in fitto o acquisto dei beni della GAM e adesso inizia il percorso che deve vedere il rilancio di tutta la filiera.
Il bando è ovviamente un banco di prova che permetterà di attuare quanto necessario a far si che ci sia un soggetto attuatore che permetta al sito avicolo di Monteverde una ripartenza che dia nuova linfa al territorio e a tutti quei lavoratori che vivono ancora questa condizione di estremo disagio.
Il bando è sicuramente il primo tassello che pone intanto le basi per capire le volontà di chi ha davvero interesse a investire sul territorio e in questo settore specifico, adesso che si vedono in esso valori, costi e scadenze.
A questo punto necessita che si chiuda anche l’accordo di programma sull’area di crisi complessa, per mettere un altro tassello importante che aggiunge certamente sostanza e criteri per gli investitori e i lavoratori.
Sul bando, infatti, manca tutto il pezzo sociale sui lavoratori, che deve essere ripreso e inserito proprio nell’accordo di programma in conformità a quanto stabilito anche dal confronto in cabina di regia apposita per l’area di crisi e nel PRRI ( Progetto Riconversione e Riqualificazione Industriale) .
Adesso è chiaro che le scadenze rappresentano un punto fermo che tutti staremo a guardare con apprensione e speranzosi che tutto il lavoro fatto, soprattutto dalla Giunta abbia gli esiti attesi.
La concretezza del lavoro sul territorio con tutte le proposte emerse in cabina di regia, sia per la parte degli investimenti con gli aiuti alle imprese, le opportunità del PSR ma soprattutto le misure a favore della ricollocazione dei lavoratori devono debitamente essere riportate nell’accordo di programma.
La sfida complessiva per tutti i lavoratori della regione vede nel rilancio della GAM un banco di prova fondamentale per tutto il processo di reindustrializzazione delle aree maggiormente colpite dalla crisi.
La nostra convinzione come CISL rimane sempre quella, che se uniti affrontiamo le situazioni emergenziali presenti in regione abbiamo qualche speranza per garantire un futuro con il lavoro ai tanti ma veramente tanti che ancora speranzosi ci credono e soprattutto ai giovani.
Per questa ragione riteniamo ora più che mai indispensabile riaprire sul territorio un confronto che dia continuità alle tante cose discusse ai tavoli, cominciando a ragionare adesso con atti concreti alla mano e su come fronteggiare le tante situazioni di crisi aperte.
Adesso, serve sporcarsi le mani nelle vertenze, coerenza e coraggio in ogni decisione da prendere, lavorando pezzo su pezzo e su ogni singola questione, con impegno da parte di tutti per far si che ogni vertenza aperta a partire dalla GAM veda la giusta soluzione.
I lavoratori, i disoccupati, i giovani e i cittadini tutti adesso attendono che siano i fatti a parlare, per dimostrare che il popolo molisano ha solo voglia di lavoro, mettere in atto tutte le capacità per svolgerlo e in modo di riconquistare ognuno la propria dignità per se e la sua famiglia.
Giovanni Notaro
Segretario Generale Aggiunto
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